I principali sbocchi occupazionali e professionali dei laureati magistrali in Ingegneria Meccanica sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione, sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e comprendono i seguenti settori: - industrie meccaniche ed elettromeccaniche; - imprese manifatturiere; - industrie di trasformazione; - aziende ed enti per la produzione e la conversione dell'energia; - studi di progettazione ed attività libero professionale. La formazione che caratterizza l'Ingegnere Meccanico è apprezzata in particolare dalle imprese di piccole e medie dimensioni, laddove venga richiesta capacità di adattamento, approccio flessibile e rapido. Le competenze acquisite permettono anche la continuazione degli studi nell'ambito di Dottorati di Ricerca sia in Italia sia all'estero. Il corso prepara alla professione di: Ingegnere meccanico (2.2.1.1.1).
Sbocchi professionali
In sintesi il corso prepara alle figure professionali che rientrano nella classificazione ISTAT di Ingegneri meccanici 2.2.1.1.1
funzione in un contesto di lavoro:
I principali sbocchi occupazionali e professionali dei laureati magistrali in Ingegneria Meccanica si collocano all’interno delle piccole, medie e grandi imprese del settore manifatturiero, automotive, energetico, petrolchimico e industriale, dove occorrano figure qualificate nel campo dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi così come anche nella libera professione. Le imprese di riferimento, a titolo non esaustivo di esempio sono: - industrie meccaniche ed elettromeccaniche; - industrie del settore trasportistico; - imprese manifatturiere; - industrie di trasformazione; - aziende ed enti per la produzione e la conversione dell’energia; - enti di ricerca dell'area meccanica, meccatronica ed energetica; - studi di progettazione ed attività libero professionale (previa abilitazione a seguito di superamento degli esami di stato).
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Parere delle parti sociali
In sintesi, dagli incontri effettuati, sono emersi interessanti spunti di riflessione, di seguito riepilogati:
• L’industria sta attraversando una trasformazione digitale (Industria 4.0) e nel giro di pochi anni le aziende che non si adegueranno rischieranno di ritrovarsi obsolete. L’Italia (secondo manifatturiero in Europa) dev’essere in grado di aggiornarsi continuamente
• L’ingegnere meccanico del futuro deve essere aperto sempre più a saper spaziare in tutti i settori e parlare agli specialisti, con particolare riferimento alla parte elettronica e controllistica
• Temi sempre più interessanti sono gli ambienti Simulativi e le tecnologie additive
• Interesse verso il product e il project managment, gli aspetti tecnico-normativi e di costo
• Forte interesse per i progetti sportivi, allo scopo di sondare il team working e il problem solving
Oltre ai citati incontri promossi con le aziende, si è svolta la regolare attività del Comitato d’indirizzo, per discutere sull'Offerta Formativa vigente e sulla proposta di modifica dell'Offerta Formativa.
In tale contesto, sono state raccolte le valutazioni in merito alla proposta portata avanti per un nuovo CdLM in Ingegneria Meccanica, raccogliendo un significativo apprezzamento per le modifiche proposte.