Il Corso di Studi

Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della Laurea lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal piano di studio, a eccezione di quelli assegnati alla prova finale, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all'università. Per il conseguimento della Laurea lo studente presenta alla Segreteria studenti, per il tramite del Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, domanda di assegnazione dell'elaborato finale, controfirmata dal relatore, non oltre 90 giorni prima della data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine far fede la data del protocollo di ingresso. All'atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente relatore, che lo assiste nella preparazione dell'elaborato finale, el'argomento che gli è stato assegnato. Possono svolgere il ruolo di docente relatore tutti i docenti titolari di un incarico di insegnamento nel Corso di Studio.
 
La prova finale per il conseguimento della laurea consiste nella discussione pubblica dell'elaborato. L'elaborato finale, munito del visto di approvazione del docente relatore, deve essere depositato in via informatica dal candidato ai competenti uffici amministrativi non oltre sette giorni prima della seduta di laurea. L'elaborato è reso visionabile ai componenti della Commissione di laurea. L'elaborato finale potrà essere presentato parzialmente o interamente in lingua inglese, purché venga allegata una presentazione in italiano, completa di riassunto dei contenuti e corredata del visto di approvazione del docente relatore. L'elaborato finale potrà prevedere la predisposizione di un abstract in lingua inglese.
 
Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di110/110 con eventuale attribuzione della lode. Il punteggio dell'esame di laurea è pari alla somma tra il punteggio di base e il voto di valutazione della Commissione di laurea. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica (comunicata dalla Segreteria studenti) ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi previste nel piano di studio del candidato,con arrotondamento dei decimi all’unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di31. Per l'attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino a un massimo di quattro punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- mobilità internazionale con acquisizione di CFU;
- conclusione degli studi in corso; il criterio è utilizzabile nel caso in cui l'ultimo esame sia stato sostenuto entro l'ultima sessione dell’anno solare e la laurea sia conseguita entro l'ultima sessione utile dell'ultimo anno di corso;
- acquisizione di almeno due lodi nelle materie di base e caratterizzanti;
- tirocini formativi e di orientamento presso aziende o enti di ricerca.
L'attribuzione del voto di valutazione della tesi si basa sull’accertamento da parte della Commissione esaminatrice della qualità del lavoro svolto, della maturità culturale e della capacità di elaborazione del candidato. La commissione ha a disposizione fino a un massimo di sette punti, che possono essere assegnati sulla base dei seguenti criteri:
- la qualità del lavoro dell'elaborato;
- l'entità dell'impegno profuso nella realizzazione dell'elaborato;
- la conoscenza da parte dello studente degli argomenti del suo elaborato e della principale bibliografia di riferimento e la capacità di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del corso di studio;
- la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti;
- la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato e i risultati raggiunti entro il tempo assegnato per l'esposizione;
- la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente.
L’attribuzione della lode, richiesta dal docente relatore, subordinata alla accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal candidato e alla valutazione unanime della Commissione.
 
Lo svolgimento degli esami finali di laurea è pubblico e si svolge in presenza del candidato con proclamazione finale ecomunicazione del voto di laurea assegnato dalla Commissione. Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della laurea deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione dell'elaborato. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne su proposta del Coordinatore del Corso di laurea. La Commissione è composta da almeno sette membri, individuati almeno in parte tra i professori di ruolo titolari di insegnamento presso il Corso di Studio; possono far parte della commissione anche altri docenti dell'Ateneo, di altre Università ed esperti di enti di ricerca. Di norma, Presidente della Commissione è il Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne o il Coordinatore del Consiglio di Corso di Laurea, o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. Al Presidente spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal Consiglio di Corso di Laurea.
 
La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione dell'elaborato, anche mediante l’ausilio di supporto multimediale, e una discussione anche con domande rivolte allo studente. I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea,indipendentemente dal numero dei candidati stessi. Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto. La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale. Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli. La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico.
 

Titolo: 
[4072/2021] - BENI ARCHEOLOGICI: TERRITORIO, INSEDIAMENTI, CULTURA MATERIALE
Tipo: 
Corso di Laurea Triennale
Sede: 
Palazzo della Cultura Carlo Giavanti, Via A. Sofia 78, 96017 Noto (SR)
Lingua: 
italiano
Coordinatore: 

Prof. Lorenzo Campagna

Modalità: 

In presenza

Anni Attivi: 
2021-2022
Accesso: 

Libero

Requisiti

Per l'accesso alla Classe delle Lauree in Beni Culturali è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, nonché la padronanza della lingua italiana parlata e scritta. Sono altresì richieste adeguate conoscenze iniziali di base in campo letterario e storico geografico, come espressamente indicato sul sito del Corso di Studio e sul Regolamento didattico. Oltre a queste, sono richieste conoscenze basilari di materie scientifiche ( fisica e chimica). Gli studenti devono, inoltre, possedere conoscenze della lingua inglese almeno di livello A2. L’accertamento di queste conoscenze in ingresso avverrà attraverso una prova di verifica (test TOLC CISIA o equivalenti) obbligatoria ma non interdittiva all’immatricolazione (ex art. 6, comma 1 del D.M. 270/04) (per la descrizione delle modalità di verifica, vedi Regolamento didattico del Corso di Studio).

Obiettivi

Il Corso di Studi mira alla formazione di laureati in grado di operare, a diversi livelli, in tutti i settori di attività che riguardano i beni archeologici, dallo studio e dalla catalogazione alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione. Attraverso un bilanciato spettro di insegnamenti e in un'ottica di multidisciplinarietà, il percorso didattico intende fornire una solida preparazione connotata dall'interazione tra le conoscenze di impianto umanistico negli ambiti geografico, storico e letterario ed un'adeguata gamma di competenze specifiche nel campo dei beni archeologici, con particolare attenzione agli aspetti teorici e pratici delle metodologie e delle tecnologie, indispensabili per la formazione richiesta dagli sbocchi occupazionali attuali. Il percorso formativo è strutturato in tre anni, durante i quali gli insegnamenti sono distribuiti secondo un criterio di periodizzazione cronologica e di omogeneità tematica. Al primo anno sono raggruppati tutti gli insegnamenti di base, che costituiscono il bagaglio essenziale della formazione dello studente: le discipline filologico-letterarie (L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04, L-FIL-LET/10), che trattano tematiche culturali coerenti con gli obiettivi del corso; le discipline storiche (L-ANT/02, L-ANT/03), con focus particolari sull'ambito territoriale di riferimento del corso; le discipline geografiche (M-GGR/01), con una speciale attenzione ai temi dell'ambiente e del paesaggio. Allo stesso anno appartengono anche alcuni insegnamenti caratterizzanti che introducono gli studenti al mondo dell'archeologia: la preistoria e la protostoria del Mediterraneo (L-ANT/01); la storia dell'arte greca (L-ANT/07); le metodologie della ricerca archeologica, in cui sono compresi l'archeologia teorica, le tecniche dello scavo stratigrafico e gli altri aspetti operativi del lavoro sul campo, tra i quali quelli dell'archeologia preventiva (L-ANT/10). Nel secondo anno il percorso è costituito in gran parte da discipline caratterizzanti e affini di ambito strettamente archeologico, riguardanti un ampio arco cronologico compreso tra l'età classica e quella medievale e sempre con uno sguardo particolare rivolto al territorio di riferimento: l'archeologia delle città greche della Sicilia e dell'Italia meridionale (L-ANT/07); la storia dell'arte romana (L-ANT/07); la numismatica antica e medievale (L-ANT/04). A questi si uniscono anche due corsi integrati, sempre di ambito archeologico, innovativi e spiccatamente connotanti il corso: l'uno, che riguarda la topografia e l'archeologia dei paesaggi e degli insediamenti antichi (L-ANT/07, L-ANT/09); l'altro, che propone un focus specifico sugli approcci metodologici più avanzati dell'archeologia e della geologia allo studio della cultura materiale, con un particolare riferimento alla ceramica, che costituisce la categoria di reperti più numerosi che il tempo ci ha lasciato (L-ANT/10, GEO/09). L'offerta formativa del secondo anno è completata dalla storia medievale (M-STO/01) e, infine, da un insegnamento affine di informatica (INF/01), che si collega strettamente alle altre discipline perché intende sviluppare negli studenti le abilità finalizzate all'uso degli strumenti informatici necessari per gestire digitalmente i dati della ricerca sul campo e in laboratorio, oltre che per elaborare progetti di comunicazione nel settore dei beni culturali. Nel terzo anno il percorso formativo prevede gli insegnamenti caratterizzanti di archeologia medievale (L-ANT/08) e di storia dell'arte medievale (L-ART/01), indispensabili alla formazione dello studente sul Medioevo; ma, nello stesso tempo, include anche insegnamenti caratterizzanti di ambiti diversi, che concorrono a fornire la preparazione ad ampio spettro richiesta dal mondo attuale dei beni culturali: un insegnamento che offre le conoscenze fondamentali di carattere giuridico in materia di amministrazione e gestione del patrimonio culturale, nonché sulle istituzioni operanti nel settore, a livello sia nazionale che regionale (IUS/10); un corso integrato, che raggruppa due settori disciplinari (FIS/07, CHIM/12) e fornisce agli studenti le competenze adeguate per essere in grado di rapportarsi con l'ambito delle cosiddette "scienze dure", quali la fisica e la chimica, applicate alla ricerca archeologica sul terreno e allo studio dei reperti. Il Corso consentirà, infine, l'acquisizione di importanti esperienze formative sul campo, con l'obiettivo di trasmettere agli studenti specifiche competenze ("saper fare") utili all'inserimento nel mondo del lavoro, proponendo loro laboratori (di ceramica, di disegno e di rilievo, GIS, antropologia fisica, ecc.), tirocini (attività di scavo, ricognizioni territoriali, catalogazione, ecc.) e stages presso imprese ed enti pubblici e privati (Soprintendenze, Musei e Parchi archeologici, Enti locali, società private e cooperative che operano nel settore).

Risultati

Il Corso di Studi mira a fornire le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per ognuno dei profili professionali individuati. In particolare:
  • Collaboratore tecnico-scientifico nello scavo archeologico e nella ricognizione topografica (corrispondente all’archeologo III fascia, ex DM 244/2019 MIBACT). Le competenze che si prevede di fornire sono la capacità di svolgere attività di scavo archeologico e di ricognizione topografica sotto la guida del direttore scientifico e di redigere la relativa documentazione di schede, grafica e fotografica; la capacità di identificare, classificare e documentare reperti archeologici; la capacità di eseguire rilievi manuali e strumentali di monumenti e aree archeologiche.
  • Tecnico dei musei, con funzioni di collaborazione all’allestimento di esposizioni temporanee e permanenti di reperti archeologici, nonché all'organizzazione di eventi culturali su tematiche relative ai beni archeologici. Le competenze che si prevede di fornire sono la capacità di classificare reperti archeologici e numismatici, di sistemare gli oggetti all’interno di vetrine e di collaborare all’allestimento del percorso espositivo, di redigere testi illustrativi e pannelli didattici.
  • Perito numismatico, con la funzione di stimare l’autenticità di monete antiche da collezione pubblica o privata e di attribuire ad esse il valore commerciale. Le competenze che si prevede di fornire sono la capacità di identificare e catalogare reperti numismatici.
  • Guida al patrimonio culturale, con funzioni di introduzione alla fruizione/conduzione di visite didattiche presso strutture museali, siti e monumenti archeologici e nell’ambito di itinerari turistici. Le competenze che si prevede di fornire sono la capacità di esporre in forma divulgativa ma scientificamente qualificata i caratteri storico-archeologici di un sito, di un territorio o di una esposizione museale; la capacità di ideare itinerari turistici per la fruizione del patrimonio archeologico.
 
Le conoscenze e le competenze richieste in ognuno dei profili individuati saranno acquisite attraverso un percorso formativo articolato in ambiti disciplinari di base e caratterizzanti tra loro interconnessi. I laureati del Corso di Studio possiederanno conoscenze di base dei processi storico-culturali relativi all’Antichità e al Medioevo, con particolare riferimento alla storia dei fenomeni insediativi, della cultura materiale e delle manifestazioni artistiche nel loro contesto politico-economico e geografico-ambientale; saranno inoltre in grado di comprendere i fattori e le dinamiche principali di trasformazione del paesaggio storico. Avranno una conoscenza adeguata delle metodologie della ricerca documentaria e dei metodi e strumenti della ricerca archeologica e topografica; acquisiranno inoltre la capacità di comprendere le tecniche utilizzate per realizzare manufatti e monumenti storici, sulla base di una conoscenza generale della geologia e delle principali procedure delle scienze chimico-fisiche applicate alla caratterizzazione e alla diagnosi in campo archeologico. I laureati matureranno anche una piena comprensione dei principi e delle norme legislative che regolano l’individuazione, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, con particolare attenzione alla disciplina in materia di beni archeologici. 
I risultati attesi verranno conseguiti attraverso la frequenza alle lezioni frontali, che saranno integrate da seminari, conferenze e approfondimenti specifici, con una particolare attenzione agli sviluppi più recenti delle conoscenze e delle metodologie in campo archeologico. Una parte fondamentale nell’apprendimento dei metodi e degli strumenti di indagine sarà assegnata alle attività di laboratorio, alle esercitazioni e ai tirocini formativi.
Alla fine del percorso triennale il laureato avrà acquisito, nei singoli ambiti disciplinari e trasversalmente, una solida conoscenza dei contenuti e delle metodologie che definiscono il profilo culturale e professionale delle figure sopra individuate e sarà pertanto in grado di applicarli alle diverse funzioni che sarà chiamato a svolgere.
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