Sbocchi occupazionali
Il laureato magistrale in Biologia ed Ecologia dell'Ambiente Marino Costiero deve possedere competenze operative, applicative e gestionali negli ambiti di interesse della biologia e dellecologia degli ambienti marini in genere e mediterranei in particolare, nonché degli ambienti salmastri, costieri e di transizione, e degli impianti di acquicoltura. Il laureato potrà inserirsi nelle amministrazioni pubbliche (comuni, province e regioni) e private, presso altri enti pubblici e società private, nella gestione dei parchi marini e delle aree protette, in laboratori di ricerca pubblici e privati che si occupano di organismi marini, dell'inquinamento marino, della gestione della pesca e di acquacoltura, di valutazione di impatto ambientale, etc.
Per potere raggiungere i sopracitati obiettivi, nel corso dei due anni, liter formativo prevede di fornire approfondite conoscenze di discipline caratterizzanti quali Botanica marina, Botanica ambientale, Biochimica marina, Biotecnologie marine, Acquicultura, Indicatori ecologici, Ecofisiologia, Ecocitotossicologia, Procedura di impatto ambientale e Biologia della pesca. Tali discipline sono indispensabili per approfondire le conoscenze biologiche ed ecologiche della zona di mare maggiormente soggetta all'impatto antropico e mirano a sviluppare una buona padronanza del metodo scientifico di indagine con le principali metodologie rivolte allo studio, al monitoraggio degli ambienti costieri e alla valutazione dellimpatto ambientale. Le rimanenti discipline concorrono sia alla formazione culturale in senso ampio sia ad abilitare il futuro professionista ad inserire la propria attività nel contesto dei servizi diretti alla salvaguardia e alla gestione razionale dell'ambiente marino costiero e delle sue risorse, presso enti pubblici e privati, industrie, enti di ricerca, studi privati di progettazione di opere che hanno impatto sul mare.
Molta attenzione viene rivolta alle attività di laboratorio ed in campo, specialmente a quelle necessarie per lo svolgimento della tesi sperimentale di laurea, che deve apportare risultati originali.
La formazione acquisita consentirà ai laureati della classe di svolgere attività professionali riconosciute dalle normative vigenti come competenze della figura professionale del biologo (Sez A dell'albo professionale) e in tutti gli specifici campi di applicazione come riportato nel comma 1 dell'art. 31 del DPR 328 5 giugno 2001, (suppl. GU 190 17 giugno 2001) e nella legge 396 del 24.5.1967 sull'ordinamento della professione del biologo.
Il corso prepara alle professioni di:
Bioecologo marino- Esperto nel monitoraggio e nella salvaguardia dellambiente marino costiero e delle sue risorse, nel contesto della legislazione comunitaria e nazionale vigente.
Biologo responsabile della gestione di parchi marini ed aree protette- Esperto nella gestione delle aree marine protette, con competenza nella salvaguardia e nel controllo delle specie animali e vegetali marine, di ambienti salmastri e di ambienti di transizione, in grado di applicare in modo coerente le norme comunitarie e nazionali vigenti in materia.
Biologo responsabile della gestione di impianti di acquicoltura e maricoltura- Progetta e gestisce allevamenti di specie marine in impianti in-shore, off-shore e in ambienti lagunari. Si occupa dei cicli riproduttivi, dei mangimi e del mantenimento della qualità ottimale delle acque di allevamento e del prodotto finale, nel contesto della legislazione comunitaria e nazionale vigente in materia di acquicoltura.
Altri possibili sbocchi occupazionali:
Dottorato di ricerca e Master di 2° livello.