[9219/2020] - BIOLOGIA ED ECOLOGIA DELL'AMBIENTE MARINO COSTIERO
Prof. Demetrio Milea
Prova finale
Per essere ammesso alla prova finale, denominata esame di laurea magistrale, lo studente dovrà avere acquisito i crediti previsti dal Regolamento Didattico, fatta eccezione per quelli assegnati all'esame finale (20 CFU).
La prova finale consiste nella discussione, in seduta pubblica, di una tesi a carattere esclusivamente sperimentale, che apporti un contributo originale, elaborata sotto la guida di un relatore designato dal Corso di laurea su domanda dello studente.
Per coloro che hanno frequentato il curriculum Marine Production, l'elaborato della tesi di laurea dovrà essere redatto e presentato in lingua inglese.
L'attività sperimentale contribuisce alla formazione del biologo con impostazione marina completando le conoscenze acquisite durante il corso degli studi con la finalità di sviluppare autonomia nella ricerca, capacità critica nell'analisi e nella valutazione dei dati sperimentali, nonchè abilità nelle pratiche sperimentali relative alla ricerca biologica applicata al mare, alle sue risorse e alla sua conservazione.
Durante la discussione della tesi, lo studente dovrà, altresì, dare prova di avere ben assimilato le tematiche sviluppate nel corso degli studi in modo da essere in grado di svolgere un ruolo dirigente per le attività per cui è chiamato.
Requisiti
Possono accedere al corso di laurea magistrale in Biologia ed Ecologia dell'Ambiente Marino Costiero coloro che abbiano conseguito una laurea di primo livello in Scienze biologiche, Classe L-13 (DM 270/04) o Classe 12 (DM 509/99), presso qualunque università italiana.
Possono, inoltre, accedere coloro che siano in possesso di altro titolo di studio conseguito in Italia o all'estero riconosciuto idoneo, nell'ambito di un percorso formativo che preveda l'acquisizione di un numero congruo di CFU conseguiti in settori scientifico-disciplinari ritenuti indispensabili per l'apprendimento delle conoscenze del corso di secondo livello. In particolare, lo studente, all'atto del colloquio, dovrà dimostrare di possedere conoscenze in discipline di base quali matematica, informatica, fisica, chimica e discipline biologiche che forniscono conoscenze sull'organizzazione del mondo animale e vegetale e sui principi dell'ecologia.
I requisiti minimi richiesti sono i seguenti:
-MAT (Da MAT/01 A MAT/09) - INF/01: 8 CFU
-FIS (Da FIS/01 A FIS/08): 6 CFU
-CHIM (CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06): 10 CFU
-BIO (Da BIO/01 a BIO/19): 36 CFU
La verifica della preparazione dello studente (ex art. 6, comma 2 del DM 270/04) viene effettuata, prima dell'immatricolazione, da un'apposita Commissione nominata in seno al Consiglio di CdS.
Obiettivi
Il corso di Laurea Magistrale in BIOLOGIA ED ECOLOGIA DELL'AMBIENTE MARINO COSTIERO ha come obiettivo la formazione di professionisti nell'ambito della biologia ed ecologia dell'ambiente marino costiero con competenze specifiche e capacità progettuali nel monitoraggio, nella gestione e protezione, dal punto di vista biologico ed ecologico, degli ambienti marini costieri, compresi gli ambienti salmastri e di transizione nonché nella gestione di impianti di acquacoltura, di acquari, parchi e aree marine protette.
Per il raggiungimento di tali obiettivi il corso di laurea prevede, oltre alle lezioni in aula, attività seminariali specialistiche, attività di laboratorio e sul campo, queste ultime comprendenti le procedure di campionamento utilizzate per le ricerche in mare.
I laureati del corso dovranno quindi aver acquisito:
a) una solida preparazione culturale nella biologia di base ed una elevata preparazione scientifica e operativa nei diversi settori della biologia applicata al mare, con un'elevata preparazione scientifica ed operativa nelle discipline che caratterizzano la classe e in particolare di quelle a contenuti più prettamente inerenti alla biologia ed ecologia marina;
b) competenze operative, applicative e gestionali negli ambiti di interesse della biologia e dell'ecologia degli ambienti marini con particolare riguardo agli ambienti costieri e di transizione (lagune, laghi costieri etc..), impianti di acquicoltura, parchi e aree marine protette, nonché delle biotecnologie marine in genere;
c) una buona padronanza del metodo scientifico di indagine e delle principali metodologie devolute allo studio, al monitoraggio e alla protezione degli ambienti costieri e alla valutazione di impatto ambientale;
d) una buona conoscenza di base sulle metodologie sperimentali e sulle tecnologie utilizzabili in biologia ed ecologia marina e nella valutazione di impatto ambientale;
e) conoscenza degli strumenti matematici ed informatici di supporto;
f) una buona conoscenza della lingua inglese in forma scritta e parlata, con particolare riferimento ai lessici disciplinari.
Per il raggiungimento di tali obiettivi il corso di laurea prevede, oltre alle lezioni in aula, attività seminariali specialistiche, attività di laboratorio e sul campo, queste ultime comprendenti le procedure di campionamento utilizzate per le ricerche in mare.
I laureati del corso dovranno, infine, essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo ruoli manageriali e responsabilità di progetti, strutture e personale.
Il primo anno del corso prevede l'acquisizione di nozioni generali di ecologia marina sugli organismi acquatici.
Il secondo anno invece è stato volutamente suddiviso in due curricula: Ecologico, volto alla salvaguardia e tutela dell'ambiente marino, e Marine Production, in lingua inglese, mirato allo sfruttamento delle risorse marine e a fornire supporto scientifico alle produzioni acquicole.
Risultati
I laureati del corso dovranno, infine, essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo ruoli manageriali e responsabilità di progetti, strutture e personale. Il laureato magistrale in "Biologia ed Ecologia dell’Ambiente Marino Costiero” dovrà essere in grado di svolgere attività professionali e manageriali riconosciute dalle normative vigenti come competenze della figura professionale del biologo in tutti gli specifici campi di applicazione che, pur rientrando fra quelli già previsti per il laureato triennale della Classe 13, richiedano il contributo di una figura di ampia formazione culturale e di alto profilo professionale in particolare nell'ambito della biologia ed ecologia marina.
Il laureato in “Biologia ed ecologia dell'ambiente marino costiero” potrà inserirsi nelle amministrazioni pubbliche (comuni, province e regioni) e private, presso altri enti pubblici e società private, nella gestione di parchi marini ed aree protette, in laboratori di ricerca pubblici e privati che si occupano, con un approccio ecologico multidisciplinare, di biologia marina (dal livello genico all’ecosistemico), dell'inquinamento marino, della gestione della pesca e di impianti di acquicoltura (in-shore e off-shore), di valutazione di impatto ambientale, etc.
Sbocchi professionali
Il laureato magistrale in Biologia ed Ecologia dell'Ambiente Marino Costiero deve possedere competenze operative, applicative e gestionali negli ambiti di interesse della biologia e dell'ecologia degli ambienti marini in genere e mediterranei in particolare, nonché degli ambienti salmastri, costieri e di transizione, e degli impianti di acquicoltura.
Le discipline inserite sono indispensabili per approfondire le conoscenze biologiche ed ecologiche della zona di mare maggiormente soggetta all'impatto antropico e mirano a sviluppare una buona padronanza del metodo scientifico di indagine con le principali metodologie rivolte allo studio, al monitoraggio degli ambienti costieri e alla valutazione
dell'impatto ambientale.
Il Corso fornisce una preparazione utilizzabile già nei primi anni di impiego nel mondo del lavoro al fine di poter lavorare in qualità di: Esperto nel monitoraggio e nella salvaguardia dell'ambiente marino costiero e delle sue risorse, nel contesto della legislazione comunitaria e nazionale vigente. Esperto nella gestione delle aree marine protette, con competenza nella salvaguardia e nel controllo delle specie animali e vegetali marine, di ambienti salmastri e di ambienti di transizione, in grado di applicare in modo coerente le norme comunitarie e nazionali vigenti in materia.
Esperto di acquicoltura, progetta e gestisce allevamenti di specie marine in impianti in-shore, off-shore e in ambienti lagunari, si occupa dei cicli riproduttivi, dei mangimi e del mantenimento della qualità ottimale delle acque di allevamento e del prodotto finale, nel contesto della legislazione comunitaria e nazionale vigente in materia di acquicoltura, responsabile di impianti di acquicultura e maricultura, tecnico specialistico in acquacoltura, operatore in acquacoltura, piscicoltore, allevatore ittico.
La formazione acquisita consentirà ai laureati della classe di svolgere attività professionali riconosciute dalle normative vigenti come competenze della figura professionale del biologo (Sez A dell'albo professionale) e in tutti gli specifici campi di applicazione come riportato nel comma 1 dell'art. 31 del DPR 328 5 giugno 2001, (suppl. GU 190 17 giugno 2001) e nella legge 396 del 24.5.1967 sull'ordinamento della professione del biologo, previo superamento dell'esame di stato e iscrizione all'Ordine Nazionale dei Biologi. Il laureato potrà inserirsi nelle amministrazioni pubbliche (comuni, province e regioni) e private, presso altri enti pubblici e società private, nella gestione dei parchi marini e delle aree protette, in laboratori di ricerca pubblici e privati che si occupano di organismi marini, dell'inquinamento marino, della gestione della pesca e di acquacoltura, di valutazione di impatto ambientale, etc.
Il corso prepara alle professioni di:
Bioecologo marino: esperto nel monitoraggio e nella salvaguardia dell'ambiente marino costiero e delle sue risorse, nel contesto della legislazione comunitaria e nazionale vigente.
Biologo responsabile della gestione di parchi marini ed aree protette: esperto nella gestione delle aree marine protette, con competenza nella salvaguardia e nel controllo delle specie animali e vegetali marine, di ambienti salmastri e di ambienti di transizione, in grado di applicare in modo coerente le norme comunitarie e nazionali vigenti in materia.
Biologo responsabile della gestione di impianti di acquicoltura e maricoltura: progetta e gestisce allevamenti di specie marine in impianti in-shore, off-shore e in ambienti lagunari. Si occupa dei cicli riproduttivi, dei mangimi e del mantenimento della qualità ottimale delle acque di allevamento e del prodotto finale, nel contesto della legislazione
comunitaria e nazionale vigente in materia di acquicoltura, responsabile di impianti di acquicultura e maricultura, tecnico specialistico in acquacoltura, operatore in acquacoltura, piscicoltore, allevatore ittico.
Parere delle parti sociali
Ogni anno si svolge un incontro tra i rappresentanti del mondo del lavoro e varie componenti del Corso di Laurea. L’incontro ha il fine di creare un contatto tra il Corso di Laurea e le realtà produttive ed economiche del territorio per individuare le reali esigenze del mondo del lavoro. In questa occasione il Coordinatore illustra l’offerta formativa del Corso di Laurea alle organizzazioni rappresentative.