Iole Indovina si è laureata in Fisica all’Università di Roma “La Sapienza” e ha ottenuto un dottorato in Neuroscienze all’Università di Roma “Tor Vergata” nel 2001 studiando meccanismi di controllo motorio tramite risonanza magnetica funzionale (fMRI) col Prof. Francesco Lacquaniti presso il Laboratorio di Fisiologia Neuromotoria della Fondazione Santa Lucia di Roma, presso il quale continua a svolgere attività di ricerca. Nel 2008 ha vinto una borsa di studio Marie Curie al dipartimento di Psicologia Sperimentale a Cambridge (UK) per studiare gli effetti dell’ansia sull’attività cerebrale tramite fMRI. Dal 2020 è Professore Associato di Fisiologia nel Dipartimento di Scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali dell’Università di Messina. La sua attività di ricerca si è concentrata sullo studio dei meccanismi cerebrali di percezione ed elaborazione cognitiva attraverso fMRI. I principali argomenti della ricerca ricoprono la percezione visivo-vestibolare e la codifica del movimento nel campo gravitazionale, dal moto di oggetti al movimento personale, alla codifica neurale della navigazione nello spazio tridimensionale. Una delle principali scoperte di tale ricerca è che l’uomo codifica nella corteccia vestibolare (in particolare nell’insula) un modello interno di gravità che gli permette di interagire in maniera efficace con l’ambiente esterno nell’intercettamento di oggetti e nell’interazione con gli ostacoli durante il movimento personale. Ha anche studiato l’alterazione di tali meccanismi in pazienti vestibolari cronici e l’interazione tra condizioni vestibolari patologiche e l’ansia. Ha ricevuto finanziamenti dalla Commissione Europea, dal Ministero della Salute Italiano e USA (NIH) e dal Dipartimento della Difesa USA (DoD). È membro del comitato editoriale di Frontiers in Neurology (Neurotology section).