Angelina
Midiri
Email: 
angelina.midiri@unime.it

ALTRE INFORMAZIONI

SSD: MEDS-03/A
Profilo: Ricercatori Universitari

CURRICULUM

Curriculum

Nascita:Messina, 04/02/1968
Educazione universitaria: Laurea in Scienze Biologiche presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Messina in data 13/03/1995.

Curriculum post-laurea

-Abilitazione all'esercizio della professione di Biologo presso l'Università degli Studi di Messina conseguita nella I sessione relativa all’anno 1996.
-Dottorato di Ricerca (XV° ciclo) in “Microbiologia generale e medica applicate” conseguito presso l’Università degli Studi di Messina nell’anno 2002.
-Borsa di studio finanziata dalla Comunità Europea per lo svolgimento del progetto internazionale “HOSPATH” (contratto n° QLK2-CT-2000-00336) dal 01/11/2002 al 31/10/2003.
-Specializzazione in Microbiologia e Virologia presso l’Università degli Studi di Messina nell’anno 2003.
-Ha conseguito il titolo di Assegnista di Ricerca sul tema “Vaccini anti-idiotipici ed infezioni sostenute da batteri capsulati” presso l’Università degli Studi di Messina nell’anno 2007.
-E’ stata nominata Ricercatore Universitario per il raggruppamento scientifico-disciplinare MED/07 in data 29/12/2008. Dal 01/10/2012 afferisce al Dipartimento di Scienze Pediatriche, Ginecologiche, Microbiologiche e Biomediche della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Messina.
-Dal 01/10/2015 afferisce in qualità di ricercatore al Dipartimento di Patologia Umana dell'adulto e dell'età evolutiva "G. Barresi" dell'Università degli studi di Messina.




Attività didattica

Nell’ambito dell’attività didattica la Dott.ssa Midiri ricopre i seguenti incarichi:
- è titolare dell’insegnamento di Microbiologia e Microbiologia Clinica del Corso di Laurea in “Igiene Dentale” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Messina dall’anno accademico 2009-2010 al 2012/2013;
- è titolare dell’insegnamento di Microbiologia e Microbiologia Clinica del Corso di Laurea in “Fisioterapia” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Messina dall’anno accademico 2011-2012;
-Docente di Microbiologia e Microbiologia Clinica, Corso Scienze Biologiche, Laurea Triennale in tecniche di Laboratorio Biomedico, Dipartimento di Scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali, Università degli studi di Messina dal 2015/2016
-Docente di Virologia, Corso Scienze Biologiche, Laurea Triennale in tecniche di Laboratorio Biomedico, Dipartimento di Scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali, Università degli studi di Messina dal 2019/2020
- è titolare degli insegnamenti di Batteriologia Diagnostica e di Microbiologia della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Messina dall’anno accademico 2010-2011 al 2014-2015;
-Docente dell’insegnamento di Microbiologia e Microbiologia Clinica, Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia dall’anno accademico 2012-2013; in quest’ambito è stato membro effettivo della Commissione per l’esame finale di Specializzazione per la Scuola di Microbiologia e Virologia
- è stata titolare dell’insegnamento di Diagnostica Virologica nell’ambito del Master di II° livello “Metodologie diagnostiche molecolari per la salute dell’uomo” organizzato dalle Facoltà di Farmacia e Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Messina per l’anno 2011;
- è docente nel Dottorato di Ricerca in Biotecnologie Microbiche e della Proliferazione cellulare dell’Università degli studi di Messina;
-ha svolto seminari ed esercitazioni teorico-pratiche nell’ambito dell’insegnamento di Microbiologia e Microbiologia Clinica per gli studenti del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Messina tenuto dal Prof. Giuseppe Teti.

Nel complesso l’attività didattica della Dott.ssa Angelina Midiri si è articolata in lezioni frontali, attività interattiva, seminari ed esercitazioni; nell’ambito del corso di Dottarato di Ricerca in Biotecnologie Microbiche e della Proliferazione cellulare e della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia ha svolto inoltre attività di tutor curando, in qualità di relatore, la stesura di alcune tesi per il conseguimento del relativo diploma.


Attività di ricerca

L’attività di ricerca della Dott.ssa Midiri ha interessato vari settori della Microbiologia e dell’Immunologia con particolare riguardo alla patogenesi delle infezioni da microrganismi capsulati. In particolare gli studi svolti hanno riguardato:
-Lo studio del ruolo svolto da alcune citochine proinfiammatorie nelle infezioni batteriche con particolare riferimento agli streptococchi di gruppo B (SGB). Le ricerche svolte hanno evidenziato soprattutto l’importanza del ruolo esercitato dall’interleuchina 18 nella patogenesi dello shock settico neonatale.
-L’identificazione dei recettori, delle vie di trasduzione del segnale e delle citochine responsabili della risposta immune innata nei confronti di microrganismi capsulati o di loro componenti. Il recettore Toll-like 2, la proteina adattatrice MyD88 e le “Mitogen-activated protein kinases” si sono rivelati fattori cruciali nelle risposte difensive nei confronti di specifici microrganismi quali gli SGB, Haemophilus influenzae e Cryptococcus neoformans. Al contrario, il recettore Toll-like 4 risultava fondamentale nel mediare le risposte dirette contro Bacteroides fragilis. Questi studi inoltre hanno dimostrato il duplice ruolo (da un lato come fattori di resistenza alle infezioni, dall’altro come fattori patogenetici) dei recettori Toll-simili e di alcune citochine pro-infiammatorie nel corso delle infezioni invasive sperimentali causate da microrganismi capsulati.
-Lo studio di alcuni aspetti della patogenesi e della prevenzione delle malattie provocate da microrganismi capsulati. Per quel che riguarda la prevenzione, è stata presa in esame la messa a punto di vaccini sperimentali volti a stimolare una risposta immunitaria umorale nei confronti di polisaccaridi degli SGB e della Neisseria meningitidis di gruppo B (MenB), due importanti cause di mortalità e di deficit neurologici permanenti, mediante mimiche molecolari degli stessi carboidrati. Allo scopo di indurre una risposta anti-idiotipica sono stati dapprima prodotti e caratterizzati anticorpi monoclonali tipo-specifici dotati di elevata attività protettiva. Questi anticorpi erano diretti nei confronti di epitopi protettivi dei polisaccaridi capsulari e svolgevano attività terapeutica in modelli murini neonatali di infezione sperimentale. Le nostre ricerche hanno inoltre dimostrato che questi anticorpi erano in grado di evocare una risposta anti-idiotipica protettiva. In un’altra serie di ricerche, abbiamo potuto isolare dei dodecapeptidi in grado di mimare le caratteristiche antigeniche del polisaccaride capsulare di MenB. Questi peptidi erano particolarmente immunogenici quando somministrati sotto forma di minigeni inseriti in opportuni vettori plasmidici per la vaccinazione a DNA. In altri studi è stata analizzata l’immunogenicità e l’attività protettiva di vari antigeni di Cryptococcus neoformans.
-Lo studio dei meccanismi della risposta immune innata nella patogenesi della criptococcosi, una patologia infettiva emergente sempre più frequente per la sua associazione con la malattia da HIV. I risultati ottenuti in questo lavoro di ricerca hanno dimostrato che gli interferoni di tipo I, un’importante famiglia di citochine primarie, svolgono un ruolo fondamentale nella patogenesi dell’infezione criptococcica in quanto topi difettivi per il recettore degli IFN di tipo I o per l’IFN-beta sono incapaci a controllare la crescita in vivo di Cryptococcus neoformans; ciò era correlato alla capacità degli IFN di tipo I di regolare la polarizzazione della risposta citochinica dell’ospite orientandola verso una risposta linfocitaria protettiva di tipo Th1.
-L’identificazione dei meccanismi di difesa antimicrobica messi in atto dall’ospite nei confronti delle infezioni causate da batteri extracellulari quali gli streptococchi di gruppo A e di gruppo B. La nostra ricerca ci ha permesso di identificare l’esistenza di un sistema di riconoscimento batterico a livello fagosomiale, biologicamente rilevante e non ridondante, capace di operare in alcune cellule dell’immunità innata quali le cellule dendritiche convenzionali ma non nei macrofagi o nelle cellule dendritiche plasmocitoidi, che presumibilmente viene “allertato” dalla presenza di RNA batterico; pertanto, alcune categorie di batteri, eludendo i processi di maturazione fagosomiale o alterando l’integrità del fagosoma stesso, possono evitare non soltanto il killing diretto, ma anche il riconoscimento immunitario che avviene all’interno del lisosoma. Questo sistema di riconoscimento richiede la presenza del recettore endosomiale TLR7, della molecola adattatrice MyD88 e del fattore di trascrizione IRF1, il quale svolge un ruolo cruciale nelle risposte sia dell’immunità innata che di quella adattativa.
-L’analisi del ruolo svolto da alcune citochine primarie nel corso delle infezioni causate da Candida albicans, il più frequente agente patogeno fungino umano, che sebbene si comporti in condizioni normali come un abituale commensale dellle mucose umane di alcuni distretti anatomici, è capace di causare severe infezioni in pazienti ospedalizzati o immunocompromessi. I risultati sperimentali ottenuti hanno permesso di identificare alcuni importanti componenti di C. albicans capaci di svolgere un ruolo importante nella patogenesi delle infezioni sostenute da questo microrganismo grazie alla loro abilità a determinare la produzione di differenti citochine primarie servendosi di recettori presenti sulle cellule dell’immunità innata per l’attivazione di diverse vie di traduzione del segnale. In particolare, l’analisi dei dati sperimentali ha permesso di determinare che le cellule dell’immunità innata principalmente responsabili della produzione di citochine primarie in risposta a C. albicans erano le cellule dendritiche convenzionali e che gli acidi nucleici di C. albicans erano coinvolti nella patogenesi dell’infezione causata da questo micete in quanto sia il RNA che il DNA di Candida erano in grado di indurre livelli significativi di interferon-β; il rilascio di questa citochina era altresì significativamente ridotto in assenza, rispettivamente, dei recettori TLR7 e TLR9 e del tutto dipendente dalla molecola adattatrice MyD88 e dal fattore di trascrizione IRF1.
-Lo studio del ruolo svolto dagli inflammasomi nel corso delle infezioni sperimentali sostenute dagli streptococchi di gruppo B. E’ stato infatti dimostrato che l’attivazione di questi complessi multiproteici citosolici determina l’induzione della caspasi-1, un enzima capace di indurre la maturazione di molecole quali l’interleuchiina-1 beta e l’interleuchina-18, due citochine coinvolte nei meccanismi di difesa dell’ospite nei confronti delle infezioni. I dati del nostro lavoro di ricerca hanno dimostrato che gli SGB erano in grado di indurre la secrezione di alti livelli di IL-1 beta e di IL-18 nelle cellule dendritiche convenzionali ma non nei macrofagi. La produzione di queste due citochine dipendeva dall’induzione della caspasi-1 e dalla conseguente attivazione dell’inflammasoma NLRP3 e della sua molecola adattatrice ASC. I risultati in vitro venivano confermati in vivo grazie all’utilizzo di un modello sperimentale murino d’infezione streptococcica ed all’impiego di topi geneticamente difettivi per la caspasi-1, NLRP3 ed ASC; infatti i dati ottenuti hanno dimostrato che la letalità era significativamente incrementata in tutti e tre i ceppi murini difetti saggiati in seguito all’infezione con SGB.



Attività assistenziale

-Dirigente Biologo di I° livello presso l’Unità Operativa Complessa di Micologia e Micobatteriologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina dal 2008 al 2009. 
-Dirigente Biologo di I° livello presso la sezione di Micologia e Micobatteriologia ed il laboratorio centralizzato dell’Unità Operativa Complessa di Patologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina dal 2010 al 31/03/2017.
-Dirigente Biologo di I° livello presso la UOC di Microbiologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina dal 01/04/2017 a tutt'oggi.
-Dal 14/04/2011 titolare di un incarico di Alta Professionalità conferitogli dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina.
-Dal 01/07/2020 Vicedirettore della UOC di Microbiologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina
Nell'ambito clinico-assistenziale l'attività della Dott.ssa Mdiri si esplica a tutt'oggi nel campo della microbiologia clinica con particolare attenzione alla diagnostica micobatteriologica e micologica. Nell'ambito della diagnostica microbiologica l'attività assistenziale è stata rivolta all'identificazione tramite tecniche automatizzate o di biologia molecolare di varie specie batteriche in campioni clinici di differente tipologia ottenuti da pazienti ricoverati nelle diverse UOC della struttura sanitaria o di provenienza esterna ed alla diagnosi sierologica indiretta della risposta anticorpale nei confronti di numerose malattie infettive. Nel settore della micobatteriologia il contributo assistenziale viene esplicitato nelle attività diagnostiche erogate dalla UOC quali la ricerca di micobatteri mediante esame microscopico e colturale con metodo tradizionale e fluorimetrico, identificazione ed antibiogramma di Mycobacterium tubercolosis da vari campioni biologici e la ricerca diretta su campione biologico di M. tubercolosis mediante amplificazione genica e Real-Time PCR; particolare attenzione è rivolta alla determinazione diagnostica della presenza di infezione tubercolare latente fra determinate categorie a rischio della popolazione ed all'isolamento ed identificazione mediante ibridazione di micobatteri atipici nei pazienti affetti da fibrosi cistica. Nell'ambito della micologia, la Dottoressa Midiri si occupa, oltre delle attività diagnostiche micologiche di base, della sperimentazione e successiva applicazione di tecniche molecolari per il rilevamento di miceti da campioni di sangue. Questa intensa attività ha portato alla messa a punto di metodi alternativi (più economici e rapidi) per l'identificazione di miceti da colonia.
 

I dati visualizzati nella sezione sono recuperati dalla Procedura Gestione Carriere e Stipendi del Personale (CSA), dalla Procedura Gestione Studenti (ESSE3), da Iris e dal Sito Docenti MIUR.

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