Il profilo professionale di riferimento dei laureati in Ingegneria Industriale è riconducibile ai seguenti sbocchi occupazionali: Industrie manifatturiere e di trasformazione (chimiche, meccaniche, elettromeccaniche, metallurgiche, alimentari, biomediche, energetiche, farmaceutiche ed elettroniche); Società di servizi per la gestione di apparecchiature ed impianti, Enti pubblici e privati operanti nel settore della produzione e della conversione dell'energia elettrica e/o termica, anche da fonti rinnovabili e nel settore della certificazione e controllo di qualità di prodotti e processi; Laboratori industriali, di prova e caratterizzazione materiali Studi professionali e società di consulenza Aziende ed enti civili e industriali nei quali è richiesta la figura del responsabile della sicurezza nell'ambiente di lavoro e nella protezione ambientale. Sebbene il percorso formativo del corso di laurea in Ingegneria Industriale sia volto a fornire ai laureati una formazione idonea allo svolgimento delle attività professionali di un ingegnere junior, essa è anche adeguata a consentire l'eventuale prosecuzione degli studi in tutti i corsi di laurea magistrale (LM), che rappresentano il naturale proseguimento del corso di laurea in ingegneria industriale con particolare riferimento agli ambiti disciplinari individuati al suo interno (Ingegneria Chimica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria della Sicurezza ed equivalenti) o di master di primo livello. Il Corso di Laurea in Ingegneria Industriale prepara alla professione di: Tecnici meccanici - (3.1.3.1.0) Tecnici del risparmio energetico e delle energie rinnovabili - (3.1.3.6.0) Tecnici della conduzione e del controllo di impianti di produzione dei metalli - (3.1.4.1.1) Tecnici della conduzione e del controllo di impianti chimici - (3.1.4.1.2) Tecnici della produzione manifatturiera - (3.1.5.3.0) Tecnici della sicurezza degli impianti - (3.1.8.1.0)
Sbocchi professionali
In virtù di una preparazione di base multisettoriale, i laureati del Corso di Laurea in Ingegneria Industriale trovano impiego in diversi tipi di industrie, studi professionali, società fornitrici di servizi ed enti pubblici, sia nell'ambito della progettazione di prodotti e servizi, sia nell'ambito della gestione di attività produttive, macchinari e impianti. In particolare, sbocchi occupazionali tipici per la figura professionale sono nelle:
Industrie manifatturiere e industrie di trasformazione (chimiche, metallurgiche, alimentari, farmaceutiche ed elettroniche);
Industrie meccaniche ed elettromeccaniche;
Industrie per il settore biomedico avanzato e sportivo;
Attività di produzione e trasformazione di energia;
Società di servizi per la gestione di apparecchiature ed impianti,
Enti pubblici e privati operanti nel settore della produzione e della conversione dell'energia dell'energia elettrica e/o termica, anche da fonti rinnovabili;
Enti pubblici e privati operanti nel settore della certificazione e controllo di qualità di prodotti e processi;
Laboratori industriali;
Laboratori di prova e caratterizzazione materiali, sia per impieghi industriali che civili;
Studi professionali;
Aziende ed enti civili e industriali nei quali è richiesta la figura del responsabile della sicurezza nell'ambiente di lavoro e nella protezione ambientale.
Società di consulenza.
In ogni singolo caso il laureato possiede gli strumenti per acquisire rapidamente le competenze specifiche richieste alla professione. Sebbene il percorso formativo del corso di laurea in Ingegneria Industriale sia volto a fornire ai laureati una formazione idonea allo svolgimento delle attività professionali di un ingegnere junior, essa è anche adeguata a consentire l'eventuale prosecuzione degli studi in tutti i corsi di laurea magistrale (LM), che rappresentano il naturale proseguimento del corso di laurea in ingegneria industriale con particolare riferimento agli ambiti disciplinari individuati al suo interno (Ingegneria Chimica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria della Sicurezza ed equivalenti) o di master di primo livello.
Parere delle parti sociali
Nel corso degli anni è stata monitorata la validità delle premesse che hanno portato alla progettazione del CdS, nei suoi aspetti culturali e professionalizzanti, attraverso l'indagine sulla base di studi di settore sia a livello provinciale che nazionale in merito alla richiesta della figura professionale dell'ingegnere sia attraverso consultazioni triennali con i principali stakeholders rappresentativi del mondo del lavoro. Il CdS si è inoltre dotato di un Comitato di Indirizzo congiunto con il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica incardinato nello stesso Dipartimento in quanto rappresenta la naturale prosecuzione del percorso triennale, e costituito inoltre da rappresentanze studentesche e del mondo del lavoro sia pubblico che privato quale strumento per consentire di monitorare con maggiore agilità l'attualità dell'offerta formativa proposta e di attuare gli eventuali correttivi.
Le riunioni del Comitato di Indirizzo costituiscono il momento di sintesi del rapporto strutturato, continuativo e sistematico con le organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro, che è stato alla base di un processo che ha portato il Dipartimento a maturare l'offerta formativa per l'A.A. 2020/21.
Oltre agli incontri collegiali i docenti del CdS hanno alimentato negli ultimi anni rapporti costanti con le aziende e gli enti produttori di beni e servizi presenti non solo sul territorio locale ma anche a livello nazionale e internazionale per un continuo confronto sull'efficacia e la completezza dell'offerta formativa, come rinscontrabile anche nell'ampio database delle convenzioni per tirocini curriculari disponibile sul portale del Dipartimento di Ingegneria.