[4097/2013] - METODI E LINGUAGGI DEL GIORNALISMO
libero
Prof. Pasquale De Meo stanza n. 246,
Prova finale
La prova finale si configura come il momento conclusivo di un percorso interdisciplinare teso ad offrire metodologie di analisi e strumenti di ricerca in diversi ambiti della comunicazione. Le metodologie e gli strumenti acquisiti nel corso di laurea saranno essenziali agli studenti per l'ideazione, l'elaborazione e la discussione della tesi di laurea o prova finale.
La prova finale per il conseguimento del titolo consisterà nella discussione dinanzi ad una commissione di un lavoro originale di ricerca, in forma cartacea, accompagnato da elaborato multimediale, in lingua italiana o straniera.
La tesi, che si configura come un lavoro di ricerca originale e possibilmente innovativo, è assegnata al laureando da un docente-relatore su tematiche attinenti il campo della comunicazione nell'ambito delle materie comprese nel piano degli studi di "Metodi e linguaggi del giornalismo". La tesi di ricerca è svolta ed elaborata, anche in formato multimediale, dai laureandi sotto la guida e con l'assistenza di un relatore ed è inoltre sottoposta al giudizio di un correlatore che fa parte della commissione di laurea.
Requisiti
Per accedere al Corso di Laurea Magistrale in Metodi e Linguaggi del giornalismo gli studenti devono possedere conoscenze approfondite nei settori: storico; linguistico; sociologico; filosofico e del pensiero politico. Sono, altresì, considerate propedeutiche conoscenze in ambito giuridico ed economico. Vengono ammessi tutti gli studenti laureati nelle classi di laurea triennale, purché abbiano conseguito complessivi 40 crediti all’interno di almeno quattro dei seguenti S.S.D.: INF/01 Informatica; IUS-01 Diritto privato; L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione; L-FIL-LET/10, Letteratura italiana; L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea; L-FIL-LET/12 Linguistica italiana; L-LIN/01 Glottologia e linguistica; L-LIN/12 Lingua e traduzione – lingua inglese; M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche; M-FIL/03 Filosofia morale; M-FIL/04 Estetica; M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi; M-STO/04 Storia contemporanea; SECS-P/01 Economia politica; SECS-P/02 Politica economica; SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese; SPS/02 Storia delle dottrine politiche; SPS/04 Scienza politica; SPS/07 Sociologia generale; SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi. I requisiti saranno verificati insieme all'adeguatezza della preparazione secondo modalità stabilite dal Consiglio di Corso di Laurea, nell'ambito dei regolamenti di Facoltà e d'Ateneo.
Obiettivi
Il Corso di Laurea in Metodi e Linguaggi si caratterizza per la sua impostazione interdisciplinare finalizzata a dotare gli studenti di solide basi teoriche indispensabili all'osservazione, all'analisi e alla descrizione della società e dei suoi fenomeni, in particolare sotto il profilo socio-politico, storico ed istituzionale. Larga attenzione è data alle conoscenze linguistiche sia per la lingua italiana che per le straniere, al fine di fornire agli studenti una specifica padronanza dei lessici.
Per quanto riguarda gli aspetti più professionalizzanti, il Corso si propone di far acquisire agli studenti:
- approfondite conoscenze teoriche sui metodi e sui linguaggi del giornalismo cartaceo, radio-televisivo e multimediale;
- strumenti metodologici idonei all'analisi sociopolitica e storica, con particolare riferimento agli scenari internazionali, ai fini del lavoro nel campo dell'informazione;
- abilità di scrittura giornalistica, anche per i nuovi media, con particolare riferimento a Internet. Capacità che vengono sviluppate con l'ausilio di attività seminariali e di laboratorio, affiancate alla didattica tradizionale;
- competenze necessarie all'uso delle nuove tecnologie della comunicazione per la gestione ed organizzazione delle imprese giornalistiche e editoriali (cartacee, audiovisive, on line), sia di carattere specialistico che generalista;
- abilità di scrittura e competenze idonee alle attività degli uffici stampa, sia di enti pubblici che privati, acquisite con l'apporto di attività seminariali, affiancate alla didattica tradizionale e alle attività di tirocinio;
- capacità di progettazione e realizzazione di prodotti per l'informazione specializzata e periodica, sia di tipo tradizionale che innovativo.
L'attività didattica è organizzata su base semestrale tramite lezioni, esercitazioni, seminari, laboratori e tirocini presso aziende ed enti convenzionati. In base al percorso formativo proposto attraverso insegnamenti singoli e corsi integrati, il corso di laurea magistrale in Metodi e Linguaggi del Giornalismo si propone di fornire ai laureati approfondite conoscenze e specifiche metodologie che, anche in una prospettiva interdisciplinare, consentono di sviluppare capacità di osservazione, analisi e comprensione dei fenomeni della società per renderli intelligibilmente fruibili e immediati nel variegato mondo dei mass media attraverso i linguaggi specifici dell'informazione.
La conoscenza, la comprensione e l'analisi degli aspetti politici, storici, sociali, economici, culturali, etici, ecc. della società di massa sono oggetto di studio nei specifici settori disciplinari che consentono l'acquisizione di conoscenze metodologiche e pratiche essenziali per lo sviluppo di capacità critiche e abilità professionali nei diversi campi della comunicazione. L'apprendimento atteso tende a caratterizzare le abilità professionali per facilitare le diverse attività connesse al mondo della comunicazione all'interno di enti, società e istituzioni. Al raggiungimento di tali obiettivi, con specifico riferimento ai linguaggi settoriali, contribuisce una solida preparazione acquisita con competenze nell'ambito sociologico che riserva particolare attenzione per i processi comunicativi (SPS/08, SPS/10); nell'ambito storico che unisce, in una visione di lungo periodo, conoscenza del passato e comprensione del presente (M-STO/02, M-STO/02, SECS-P/12); nell'ambito socio-linguistico e letterario che consentono, anche in lingua inglese e in una seconda lingua straniera, l'analisi linguistica dei testi giornalistici e dei linguaggi della comunicazione (L-FIL-LET/11, L-LIN/01, L-LIN/07); nell'ambito storico-politologico per fornire strumenti di conoscenza del pensiero politico e di analisi delle realtà istituzionali (SPS/02, SPS/03); e in ambito filosofico per consentire di delineare le problematiche connesse alla critica e alla deontologia dell'informazione (M-FIL/03, M-FIL/06).
Le capacità di comprensione saranno sviluppate attraverso diverse modalità di insegnamento (lezioni frontali, seminari, esercitazioni, laboratori, tirocini e partecipazione a incontri interdisciplinari). Anche se la modalità preminente è costituita dalle lezioni frontali, sono presenti in modo incisivo e significativo anche altre forme di didattica come seminari e laboratori, ma anche dibattiti e incontri periodici con esperti del mondo della comunicazione su argomenti pertinenti i ssd del corso di laurea, mentre i tirocini consentono di far acquisire prime conoscenze dirette nel campo professionale. Le competenze acquisite, verificate attraverso prove in itinere, sono accertate da un esame finale nei singoli ssd (e/o da una prova pratica negli insegnamenti professionalizzanti).
Utilizzando gli strumenti teorici e metodologici integrati dall'esperienza formativa acquisita nel corso degli studi e dall'uso delle nuove tecnologie dell'informazione, i laureati applicheranno le conoscenze specifiche e le competenze professionali nel mondo del lavoro, dimostrando abilità nella progettazione e realizzazione di attività nel campo dell'informazione e della comunicazione; capacità di esercitare abilità organizzative nel coordinare e promuovere lavoro di gruppo nel complesso mondo dell'informazione; capacità di applicazione delle più moderne tecniche dell'informazione multimediale, per l'elaborazione delle informazioni con finalità editoriali.
Le conoscenze specifiche e le competenze professionali, che nel corso degli studi magistrali saranno acquisite ed affinate attraverso la partecipazione ai laboratori e ai seminari finalizzati alla didattica e ai progetti di comunicazione elaborati dal corso di laurea o dalle strutture dell'ateneo, saranno ulteriormente ampliate e qualificate attraverso le attività di tirocinio e stage nell'ambito della comunicazione presso istituzioni pubbliche e aziende private (uffici stampa, redazioni di giornali, radio, televisioni, blog, siti web, ecc.). Gli strumenti teorici e pratici acquisiti nel corso dell'attività didattica frontale e delle previste attività laboratoriali e seminariali forniscono ai laureati una competenza che maturerà attraverso un percorso didattico tendente ad una più completa espressione del livello culturale anche attraverso la partecipazione a incontri interdisciplinari, convegni di studio nazionali e internazionali, stage, ecc.
Con le conoscenze così acquisite i laureati saranno pienamente in grado di applicare capacità di comprensione e abilità professionali nell'analisi dei fenomeni politici, economici e socio-culturali in relazione ai settori della comunicazione e dell'informazione nel contesto nazionale e/o internazionale (fondamentale è, in tale ottica, l'obiettivo di una buona conoscenza di una o più lingue straniere da parte degli studenti durante il corso di studi). La capacità di applicare conoscenza e comprensione delle competenze maturate è verificata attraverso test in itinere e nell'esame finale sia sul piano teorico che su quello professionalizzante.
Relativamente alle modalità e agli strumenti didattici attraverso cui vengono conseguiti e verificati i risultati attesi, il corso di laurea prevede non solo periodiche verifiche, prove in itinere ed esami finali in forma scritta e/o orale nei singoli insegnamenti, ma organizza anche la partecipazione degli studenti a seminari interdisciplinari e incontri di studio con esperti del settore della comunicazione e dell'informazione che consentono efficaci forme di verifica delle modalità di apprendimento e dei contenuti delle discipline.
Risultati
I risultati attesi possono essere classificati in tre macroaree:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). In base al percorso di formazione del Corso Magistrale in Metodi e Linguaggi del Giornalismo, l'apprendimento atteso da parte del laureato è incentrato sulla capacità di osservare e analizzare i fenomeni della società, rendendoli fruibili attraverso i linguaggi specifici dell'informazione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). I laureati applicheranno le proprie conoscenze nel mondo del lavoro, dimostrando competenze nella progettazione e realizzazione di attività nel campo dell'informazione e della comunicazione.
Autonomia di giudizio (making judgements). I laureati saranno in grado di accedere ad una profonda decodificazione della realtà, grazie all'applicazione degli strumenti teorici acquisiti e attraverso lo sviluppo dell'attenzione critica.
Abilità comunicative (communication skills). I laureati acquisiranno avanzate abilità specifiche dei metodi e dei linguaggi del giornalismo, nelle sue molteplici variabili (uffici stampa, agenzie, giornali, radio, televisione, internet... ).
Capacità di apprendimento (learning skills). I laureati dovranno acquisire padronanza dei metodi, dei linguaggi, degli strumenti e delle tecnologie dell'informazione in modo tale da potere in futuro accedere con facilità agli aggiornamenti del settore, per elaborare e progettare autonomamente la comunicazione nei contenuti e nelle forme tradizionali e multimediali.
Sbocchi professionali
Il corso di laurea è stato progettato in funzione dell’inserimento dei laureati in quegli ambiti del campo giornalistico che si vanno a consolidare per l’influenza delle nuove tecnologie e dell’aumentata complessità sociale. Pensiamo in particolare alle professioni in tre ambiti principali: quello dei media informativi, che prevede figure che operano nelle agenzia di stampa, nelle testate giornalistiche tradizionali e digitali con diverse periodicità; quello dello delle strutture nelle organizzazioni pubbliche e private che gestiscono le relazioni con i media, che necessitano di figure come addetti stampa o progettisti dell’immagine coordinata dell’ente; quello della comunicazione interna in organizzazioni pubbliche e private, che prevede figure in grado organizzare e gestire strumenti per la efficace circolazione delle informazioni tra dipendenti e dirigenti.
Il corso di laurea prepara in particolare alle professioni connesse con i media informativi, attraverso figure attive nelle agenzia di stampa, nelle testate giornalistiche tradizionali e digitali; connesse alle strutture di comunicazione nelle organizzazioni pubbliche e private che gestiscono le relazioni con i media, attraverso figure di addetti stampa o progettisti dell’immagine coordinata dell’ente; connesse alla comunicazione interna in organizzazioni pubbliche e private, che prevede figure in grado organizzare e gestire strumenti per la efficace circolazione delle informazioni tra dipendenti e dirigenti.
Gli sbocchi occupazionali previsti per i laureati in Metodi e Linguaggi del Giornalismo sono individuati nei diversi comparti delle imprese giornalistiche ed editoriali, con particolare riferimento alle professionalità emergenti nel settore dell'informazione e della progettazione di contenuti multimediali: Addetti agli uffici stampa; Addetti alle agenzie stampa; Operatore della comunicazione nel settore del giornalismo cartaceo, audiovisivo e on line; Addetti alla comunicazione interna di enti, istituzioni ed imprese; Professionisti dell'informazione specializzata e periodica; Professionisti in grado di progettare, organizzare e gestire imprese giornalistiche ed editoriali; Specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine e simili; Redattori di testi tecnici e di testi per la pubblicità; revisori di testi
Parere delle parti sociali
Il giorno 23 marzo 2016, dalle ore 16 alle ore 18, nella Sala Riunioni del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, si è svolta la consultazione con le Organizzazioni rappresentative per la compilazione della SUA CDS 2016. Sono state invitate le seguenti organizzazioni: Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, CGIL, CISL, UIL, Soprintendenza BB. CC. AA., CSA, Ordine Nazionale dei giornalisti, Museo Regionale interdisciplinare, Biblioteca Regionale “G. Longo”, Archivio di Stato, Biblioteca Frati Minori Cappuccini, Istituto storico “G. Salvemini”, Società di Storia Patria di Messina; inoltre, Biblioteca “De Nava” e Museo Nazionale di Reggio Calabria; Soprintendenza dei beni archeologici della Calabria. All’introduzione del Direttore, prof. Mario Bolognari, che ha richiamato l’attenzione sulla formazione di competenze di ampio spettro e flessibili, sono seguite brevi e intense relazioni dei coordinatori dei CDS, che hanno illustrato gli aspetti caratterizzanti dell’offerta formativa e gli sbocchi occupazionali previsti: proff. G. F. La Torre (Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo), S. Mangiapane (Lingue Moderne, letterature e traduzione; Lingue, letterature straniere e tecniche della mediazione linguistica), C. Magazzù (Scienze storiche) P. Amato (Filosofia contemporanea), C. Polto (Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna), D. Gionta (Lettere), R. Faraone (Filosofia), P. De Meo (Metodi e linguaggi del giornalismo), M. Gensabella (Scienze dell’informazione: comunicazione pubblica e tecniche giornalistiche). L’ing. P. Lanzafame, presente a nome della Confindustria e dei Giovani industriali, ha proposto un accordo per la diffusione di un maggior numero di convenzioni per tirocini formativi presso le aziende aderenti all’organizzazione degli imprenditori. Un modo per valorizzare competenze più vicine e coerenti con la cultura d’impresa, ma anche per far innovare le imprese che poco dialogano con le istituzioni culturali. Si è soffermato, quindi, sula necessità di maggiore creatività e di tecnologie innovative sia nel campo delle aziende, sia nel campo della didattica universitaria, per rispondere alle sfide della contemporaneità. La dott.ssa A. Migliorato, presente a nome del Museo interdisciplinare regionale di Messina, ha espresso piena soddisfazione per le esperienze già fatte con stagisti provenienti dal Dipartimento e chiedendo un’intensificazione delle relazioni in questo ambito. Inoltre, ha sottolineato la necessità della formazione di competenze nel campo delle lingue straniere, della comunicazione, della storia dell’arte e dell’archeologia, come figure che potranno inserirsi nel mondo del lavoro. Complessivamente è stato espresso un apprezzamento per l’offerta formativa illustrata e, soprattutto, è stato richiesto un più frequente e intenso scambio di informazioni e suggerimenti tra le parti sociali e l’Università. Il Direttore, nel concludere la riunione, ha raccolto quest’ultima istanza e ha programmato un giro di incontri da svolgersi nel corso del 2016 con specifici partner e su specifici argomenti.