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Melania Scorrano
Melania Scorrano
Neuroestetica dell'iperrealismo
Abstract (ita)
La neuroestetica nasce come campo d’indagine tra le neuroscienze e l’arte. Punto focale della mia ricerca è l’analisi dello stato dell’opera tra questi due versanti ed i possibili sviluppi scientifici tra la conoscenza del sistema cervello-corpo durante la fruizione di opere d’arte contemporanee. Sappiamo che ad essere implicati nel processo di decodifica dell’immagine vi sono sia i centri di elaborazione visiva che le zone superiori del cervello che, a loro volta, contribuiscono a reclutare i sistemi emotivi cerebrali come l’amigdala, l’ipotalamo e il sistema modulatorio dopaminergico (Kandel, 2017). Ma non sono solo i sistemi cerebrali i maggiori referenti della nostra percezione: il sistema-corpo, legato ed interconnesso ad essi, collabora anch’esso per fornirci una visione cognitiva unitaria (Rowlands, 2010). Da questa percezione del mondo circostante parte la nostra conoscenza basata su fattori genetici quanto esperienziali personali. Cosa ci offre la fruizione dell’arte oltre alla normale percezione delle immagini quotidiane? La panoramica artistica, interconnettendo diverse variabili e la possibilità di aprire scenari inusuali, è in grado di sollevare molteplici questioni legate alla percezione e all’emozione e si pone come interessante modalità per implementare lo sviluppo e la conoscenza anche a livello neuroscientifico. Indagando maggiormente su uno degli aspetti più squisitamente interconnesso che lega il concetto di «Unheimliche» (Freud, 1919) che ben si coniuga all’ambito scultoreo dell’arte iperrealista e gli ultimi studi generati sulla conoscenza della teoria dell’uncanney valley (Mori, 1970) ci si rende facilmente conto che alcune teorizzazioni di natura filosofica estetica ben si conciliano con le ultime scoperte di natura scientifica. Appare quindi fondamentale indagare i filoni che dipartono dal dialogo tra i diversi attori fino a qualche tempo fa distanti tra loro: il fenomeno artistico figlio del nostro contemporaneo, le visioni estetiche filosofiche e le scoperte neuroscientifiche, affinché ogni attore sia parte attiva di un unico processo.
Parole chiave: arte, neuroscienza, embodied cognition, perturbante, iperrealismo