Il CdS - incardinato nella classe delle lauree L-20 (Scienza della Comunicazione) - risponde alle esigenze di formazione che si pongono in un contesto sociale e in un mercato del lavoro riconfigurati dalla pervasiva diffusione dei media digitali. L’emergenza pandemica iniziata nel 2019 ha accelerato il processo, rivelando l’importanza di una gestione accurata degli strumenti digitali. È diventato evidente, infatti, che di fronte alla velocità dei cambiamenti di una società e di un’economia digitali, rispondere tempestivamente agli emergenti bisogni professionali significa fornire opportunità di inserimento nel mondo del lavoro ai giovani in cerca di prima occupazione e di crescita, attraverso l’aggiornamento delle competenze, a chi è già professionalmente attivo. Ciò è particolarmente importante in un territorio, come quello siciliano e calabrese, caratterizzato da persistente debolezza economica che, negli ultimi anni, ha visto crescere il numero sia di giovani laureati, soprattutto triennali, sia di adulti che decidono di trasferirsi in aree geografiche percepite come più attraenti dal punto di vista delle opportunità occupazionali. In pratica, la qualificazione professionale di quell’insieme di attività legate alla gestione strategica dei media digitali, in particolare dei social media − che è sempre più diffuso, ma spesso gestito in maniera improvvisata − può costituire un’innovativa opportunità di crescita lavorativa per le persone e, allo stesso tempo, può essere occasione di sviluppo del territorio.
L’edizione 2020 del rapporto Digital Economy & Social Index (DESI), continua a collocare l’Italia, ai livelli più bassi rispetto ai Paesi dell’Ue (25 su 28), ed è critica, in particolare, la dimensione “Capitale umano”, che include le competenze digitali di base e avanzate. L'Italia, inoltre, registra, inoltre, un numero di specialisti e laureati nel settore TIC molto al di sotto della media Ue. Anche in relazione alla risposta legata alla pandemia Covid-19, emerge che i risultati conseguiti dal Paese sono limitati per quanto riguarda le competenze digitali e la digitalizzazione delle imprese, così come resta modesto l'uso dei servizi pubblici digitali.
È quindi necessario recuperare il gap di competenze rispetto ad altri Paesi, in settori che vanno dalla pubblica amministrazione alle piccole e medie imprese.
Le competenze relative alla comunicazione digitale trovano campo di applicazione in moltissimi settori: dalla Pubblica amministrazione alla promozione turistica, dalla comunicazione politica alla comunicazione d’impresa, a cui si aggiungono gli ambiti di emergente visibilità che vanno dalla sanità alla scuola.
Le competenze digitali sono trasversali agli ambiti disciplinari. La gestione strategica della comunicazione digitale richiede conoscenze e competenze che spaziano dalla configurazione del sistema mediale (media mainstream e social media) al modo di operare dei media giornalistici, dalle modalità di scrittura efficace al marketing, dall’etica della comunicazione al diritto dell’informazione. Si tratta, in definitiva, di comporre le coordinate concettuali per definire un approccio adeguato a comunicare efficacemente in un ambiente complesso.
Sbocchi professionali
- Tecnici web - (3.1.2.3.0)
- Tecnici della produzione di servizi - (3.1.5.5.0)
- Tecnici degli apparati audio-video e della ripresa video-cinematografica - (3.1.7.2.1)
- Tecnici del montaggio audio-video-cinematografico - (3.1.7.2.3)
- Tecnici dell'acquisizione delle informazioni - (3.3.1.3.1)
- Tecnici del marketing - (3.3.3.5.0)
- Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1)
- Tecnici delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6.2)
- Organizzatori di fiere, esposizioni ed eventi culturali - (3.4.1.2.1)
Parere delle parti sociali
Le consultazioni con le organizzazioni rappresentative dei portatori di interesse sono effettuate dal Dipartimento, nella persona del Direttore, e dai CdS, attraverso i Coordinatori.
Le consultazioni, che hanno scadenza periodica, generalmente annuale, avvengono direttamente, attraverso la convocazione di una riunione alla quale sono invitati a partecipare tutti i potenziali portatori di interesse e nel corso della quale vengono illustrati i manifesti degli studi dei CdS.
In aggiunta, il CdS, attraverso i suoi docenti, intrattiene rapporti continui con gli Enti e gli Istituti maggiormente vicini per interessi scientifici (Ordine dei Giornalisti Sicilia, testate locali), presso i quali si svolgono anche molti dei tirocini formativi e, a partire dall'A.A. 2016/17, si è dotato di un Comitato d'Indirizzo. La funzione del Comitato è quella di facilitare l'orientamento in uscita degli studenti del CdS, contribuendo a definire le strategie formative in grado di favorire il migliore sviluppo possibile in riferimento al mercato del lavoro.
I componenti del Comitato d'Indirizzo del CdS sono:
- Prof. Giuseppe Giordano (direttore del Dipartimento),
- Prof. Marco Centorrino (coordinatore del CdS),
- Prof. Pasquale De Meo (docente del CdS),
- Dott.ssa Rosaria Brancato (giornalista),
- Dott.ssa Gisella Cicciò (giornalista e già componente del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia),
- Dott. Attilio Borda Bossana (giornalista, già capo ufficio stampa del Comune di Messina e componente del Consiglio di Disciplina territoriale dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia).
- A seguito del Riesame ciclico 2018, i cui riscontri sono stati confermati anche nelle successive attività di riesame annuale, il CdS ha avviato un confronto con le parti sociali - e in particolare con il Comitato d'Indirizzo – mirato a potenziare la corrispondenza dei contenuti dell’offerta formativa con la domanda del mercato del lavoro. I profondi cambiamenti che hanno riguardato negli ultimi anni il mondo dell’informazione, per un verso, e le risultanze sull’andamento dei percorsi formativi fin lì attivati, per altro verso, suggerivano infatti l’esigenza di una modifica dell’ordinamento che consentisse di aggiornare l’impianto del CdS.
Al termine di questo percorso di analisi e riflessione, il 20 ottobre 2020 si è nuovamente riunito il Comitato d’indirizzo del CdS. Il confronto tra tutti i partecipanti alla riunione ha fatto emergere l’esigenza di dare maggiore risalto al tema dei social media, pur non abbandonando gli ambiti del giornalismo e della comunicazione pubblica e privata che avevano caratterizzato il CdS negli anni precedenti. Inoltre, è stata valutata positivamente la possibilità di modificarne la struttura da interclasse (L-16 e L-20) in monoclasse (L-20), così da ricavare un percorso formativo che, avendo come punto di riferimento la comunicazione, potesse affrontare in modo più deciso i temi connessi al mondo digitale.
I rappresentati del mondo del lavoro hanno evidenziato come, in quel momento, il mercato del lavoro facesse registrare una significativa richiesta di web editor. Hanno suggerito, quindi, che all’interno del percorso formativo la gestione dei social media non venisse intesa soltanto nella prospettiva di redazione dei contenuti, ma anche in termini di progettazione e gestione degli spazi on-line attraverso i quali veicolarli.
È stata confermata, poi, l’esigenza – già approfondita in altre riunioni – di potenziare nella nuova proposta progettuale il settore della scrittura e di prevedere attività di esercitazione all’interno dei corsi con vocazione maggiormente professionalizzante.
È anche emersa la necessità di fare confrontare gli studenti con le problematiche connesse alla regolamentazione della professione, proponendo approfondimenti sia sulle norme deontologiche sia su quelle giuridiche (così come previsto anche dal precedente ordinamento).
Infine, è stata posta l’attenzione sull’importanza di affiancare competenze connesse alla comunicazione pubblica con nozioni riguardanti la comunicazione d’impresa, settore nel quale gli stessi giornalisti possono trovare spazi occupazionali.
Inoltre, in data 29 ottobre 2020 si è anche svolta, per via telematica, una più ampia consultazione con le parti sociali, nel corso della quale è stata presentata l'intera offerta formativa del Dipartimento. In quest'ambito, sono state evidenziate le modifiche al progetto formativo del CdS in 'Scienze dell'Informazione', ricevendo riscontri positivi.