L'art 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ha previsto la deifinizione di un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualita' dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealta', imparzialita' e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico. Il codice contiene una specifica sezione dedicata ai doveri dei dirigenti, articolati in relazione alle funzioni attribuite, e comunque prevede per tutti i dipendenti pubblici il divieto di chiedere o di accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilita', in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d'uso, purche' di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia.
Inoltre l'art. 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ha previsto che ciascuna pubblica amministrazione definisca un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di comportamento dei dipendenti pubblci.
Pertanto in questa pagina si pubblica:
Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici emanato con D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62;
il Codice di comportamento dell'Università degli Studi di Messina
Inoltre l'Ateneo ha adottato il proprio codice etico, che, ai sensi del comma 4 dell'art. 2 della legge n. 240/2010, determina i valori fondamentali della comunita' universitaria, promuove il riconoscimento e il rispetto dei diritti individuali, nonche' l'accettazione di doveri e responsabilita' nei confronti dell'istituzione di appartenenza, detta le regole di condotta nell'ambito della comunita'.
Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Codice di comportamento dell'Università degli Studi di Messina