A seguito dell’ entrata in vigore del Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 26 “Attuazione della Direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 marzo 2014, è stata modificata la precedente disciplina relativa alla sperimentazione animale, in linea con quanto previsto dall’Unione Europea e con i più recenti sviluppi scientifici in tema di benessere degli animali, incrementando le norme minime per la loro tutela in ordine alla regolamentazione ed alle procedure da seguire per l’autorizzazione e lo svolgimento dei progetti di ricerca che richiedono l’utilizzo di animali a fini sperimentali.
Ai sensi di quanto disposto dal suindicato Decreto Legislativo è stato istituito presso l’Ateneo, con D.R. n. 2953 dell’11 novembre 2014, l’Organismo Preposto al Benessere degli Animali (O.P.B.A.). E' l’organo di riferimento tecnico ed amministrativo dell’Ateneo in materia di protezione degli animali. Svolge le funzioni indicate dall’art. 26 del richiamato D.Lgs. n. 26/2104 ed ha competenza generale in tema di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, su tutte le strutture dell’Ateneo che effettuano attività di ricerca scientifica che prevedano l'impiego di animali, nonchè su stabilimenti di enti pubblici che, in base all'art. 25 comma 3 del D.Lgs. n. 26/2014, ne facciano richiesta specifica.
In particolare, l' O.P.B.A. ha tra i propri compiti quello di esprimere un parere tecnico-scientifico motivato sui progetti di ricerca che prevedono l’utilizzo di animali a fini scientifici o didattici e sulle eventuali successive modificazioni, nonchè quello di trasmettere i progetti di ricerca che abbiano ottenuto una valutazione positiva al Ministero della Salute, per la necessaria autorizzazione.
Ai sensi del citato art. 26, ai fini del rilascio del parere di cui sopra, l'O.P.B.A. valuta:
- la corretta applicazione del D.Lgs. n. 26/2014;
- la rilevanza tecnico-scientifica del progetto;
- gli obblighi derivanti dalle normative europee e internazionali o farmacopee per lo sviluppo e la sicurezza dei farmaci e i saggi tossicologici relativi a sostanze chimiche e naturali;
- la possibilità di sostituire una o più procedure con metodi alternativi;
- l'adeguata formazione e la congruità dei ruoli professionali del personale utilizzatore indicato nel progetto;
- la valutazione del danno/beneficio.