La comunità accademica messinese esprime il suo cordoglio per la scomparsa del professor Luca Serianni (Roma, 1947-2022). Di lui piace ricordare non soltanto i meriti scientifici notissimi in tutto il mondo (accademico della Crusca, dei Lincei, dell’Arcadia, dottore honoris causa dell’Università di Valladolid, autore della più importante e consultata Grammatica dell’italiano, oltreché di volumi e saggi fondamentali per la storia della lingua italiana, direttore di riviste linguistiche, consulente ministeriale per i programmi scolastici...), ma soprattutto le qualità umane e la costante vocazione didattica. Per Serianni gli studenti, quelli di scuola non meno dei suoi allievi universitari, sono sempre stati il centro vitale di ogni attività scientifica («Voi per me siete lo Stato», disse agli studenti durante la sua lezione di congedo accademico nel 2017), motivo per cui non si è mai sottratto al costante dialogo con le scuole italiane. Questa sua inclinazione lo ha portato anche a tenere conferenze nelle scuole, non solo nell’università, della nostra città, che del resto gli era carissima, dal momento che l’Università di Messina, Facoltà di Lettere e Filosofia, è stata la sua ultima sede (1977-1979), in qualità di professore incaricato, prima di passare, da professore ordinario, all’Università La Sapienza di Roma (1980-2017, poi emerito). Dal suo magistero messinese discende la nostra prima cattedra di Storia della lingua italiana, tenuta dapprima dal prof. Carmelo Scavuzzo, poi dal prof. Fabio Rossi, entrambi amici di Luca Serianni, il secondo anche allievo, il primo allora giovane collega. Del prof. Serianni tutti ricordano l’apertura mentale congiunta alla straordinaria caratura culturale, la signorile affabilità dei modi e la rara dedizione all’ascolto, in una parola la sua humanitas. Restano e resteranno, a conforto, le tracce del suo insegnamento nella cura affettuosa dedicata ai discepoli non meno che nei suoi libri.
Il cordoglio della Comunità accademica per la scomparsa del prof. Serianni