Il Dipartimento di Scienze Matematiche ed Informatiche, Scienze Fisiche e Scienze della Terra (MIFT) del nostro Ateneo sarà al centro di ricerche finalizzate alla fattibilita’ e alla progettazione di un innovativo impianto per la produzione di energia geotermica. La costruzione di un impianto a struttura ramificata costituisce un significativo passo in avanti in materia di impianti ad energia rinnovabile.
Le tecnologie previste per la ricerca di energia geotermica prevedono lo sfruttamento del calore generato dalle cosiddette Hot Dry Rocks (HDR): consiste nella produzione di energia elettrica a partire da rocce calde e secche presenti nel sottosuolo, a profondità superiori a 4/5 km.
L’impianto consentira’ una produzione estremamente efficiente di energia rinnovabile, soprattutto in territori come quello Siciliano, in cui il gradiente geotermico e’ relativamente elevato.
Il problema energetico è di stretta attualità ed in questo contesto, la Sicilia e l’Università di Messina, sono in primo piano per quanto riguarda la ricerca e la divulgazione di nuove tecnologie di produzione energetica, specialmente quelle green.
Il progetto, coordinato dal Prof. Magazù, ordinario di Fisica sperimentale dell’Ateneo messinese, nasce da una collaborazione tra il Dipartimento MIFT, l’INGV di Palermo del Dott. Francesco Italiano e la Leartek, un’azienda, diretta da Gino Bartalini, che si occupa di fonti di energia rinnovabile e impianti minerari in contesti internazionali e che sarà responsabile della realizzazione dell’impianto.
Il primo importante passo per l’avvio del progetto è stato l’incontro, avvenuto lunedì 14 Giugno presso l’osservatorio sismologico dell’Ateneo Peloritano, dei partner Unime, INGV e della Leartek per la quale, oltre a Gino Bartalini, erano presenti anche il Dott. Antonino Caldarella, il Prof. Sergio d’Offizi e l’Avv. Caterina Cavallaro. Le prime attività riguarderanno lo studio di fattibilità tecnica e ambientale dell’opera.
Il gruppo di ricerca del MIFT, coordinato dal Prof. S. Magazu’ ricomprende competenze multidisciplinari ed è determinato a mettere in campo l’esperienza maturata nei settori riguardanti la fisica sperimentale, il monitoraggio ambientale e la geofisica per procedere alle attività di caratterizzazione fisico-chimica, mediante tecniche spettroscopiche complementari, di campioni provenienti dalle aree che saranno individuate come adatte a conseguire gli obiettivi fissati dalla ricerca,
Queste attività saranno integrate da osservazioni satellitari del territorio, da analisi climatiche e da attività di monitoraggio meteorologico ed ambientale mediante modellizzazioni fisico-matematiche. Queste ultime sono gia’ operative presso l’Ateneo Peloritano in seno ad una collaborazione stipulata tra il Dipartimento MIFT ed il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ed a numerosi altri progetti, il cui responsabile scientifico è il Prof. Magazù. Si prevede che le attivita’ dell’iniziativa, che si svolgeranno presso l’Osservatorio di Sismologia di Messina, forniscano primi risultati gia’ entro il 2021.