Si concluderà sabato 4 maggio il Convegno Internazionale sui rinvenimenti monetali e la numismatica digitale "The 8th Joint Meeting of ECFN and nomisma.org on Coin Finds and Digital Numismatics”, a cui partecipano studiosi di numismatica, docenti universitari, curatori di rilevanti collezioni monetali e informatici, provenienti dalle più prestigiose Istituzioni universitarie e museali d’Europa e Stati Uniti, coinvolti in progetti innovativi nel campo della numismatica digitalein genere e in particolare in relazione ai rinvenimenti monetali.
L'iniziativa è stata inaugurata venerdì 2 maggio a Villa Pace, mentre in Aula Magna i relatori sono stati accolti dai saluti del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea e del Direttore del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, prof. Giuseppe Giordano . Durante la sessione pomeridiana in Accademia Peloritana, invece, i lavori verteranno sull'iconografia monetale. Nel corso della giornata conclusiva, l'attività sarà incentrata su progetti digitali riguardanti vari campi della numismatica. Il Convegno si concluderà con una tavola rotonda e una discussione finale sulle monete in contesto archeologico e lo status della numismatica digitale.
Il meeting rappresenta un importante appuntamento annuale che per la prima volta si svolge a Messina, a riconoscimento della proficua attività del settore scientifico della Numismatica presso l'Ateneo peloritano, che occupa una posizione all’avanguardia nel campo grazie al Progetto DIANA (Digital Iconographic Atlas of Numismatics in Antiquity), ovvero, un Atlante digitale (realizzato grazie alla collaborazione fra numismatici einformatici dell'Università di Messina) relativo alle iconografie monetali antiche, elaborato secondo il metodo del Progetto LIN- Lexicon Iconographicum Numismaticae.
Il Comitato Scientifico è composto, oltre che dalla prof.ssa Mariangela Puglisi, docente di Numismatica presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, anche dai proff. ed esperti Rahel Ackermann (Inventar der Fundmünzen der Schweiz), Andrew Meadows (University of Oxford, New College) e David Wigg-Wolf (Deutsches Archäologisches Institut, Römisch-Germanische Kommission).