Si è svolta questo pomeriggio, presso l'Aula Magna del Rettorato, la presentazione di "Libellula", un laboratorio di monitoraggio civico della spesa pubblica locale, attivato nella sua versione pilota nella città dello Stretto. Il progetto è cofinanziamento della fondazione internazionale The Open Society Initiative for Europe e della no-profit tedesca MitOst e presentato da Parliament Watch Italia, l’associazione costituita nel 2016 a Messina e dedicata alla sperimentazione di pratiche di Open Government.
I lavori sono stati aperti dal Prorettore Vicario, prof. Giovanni Moschella e da Francesco Saija, presidente di Parliament Watch Italia. Sono intervenuti anche Giampaolo Cordiale, co-segretario generale della Camera delle Regioni del Consiglio d’Europa e Stefano Pizzicannella della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Il Progetto nazionale per un Governo aperto - ha detto il prof. Moschella - vede l'Università di Messina in prima fila nell'adesione ai monitoraggi civici delle buone pratiche e dell'apertura di prassi e procedure partecipative. Il forte raccordo con la comunità e le istituzioni rientra, a pieno titolo, negli obiettivi della Terza Missione perseguita dall'Ateneo ed il laboratorio Libellula può offrire molti spunti di riflessione collaborativa, in una fase in cui si avverte la forte cesura tra cittadini e istituzioni e la necessità di riattivare il circuito della comunicazione reciproca . Ho sempre creduto, inoltre, che gli Atenei abbiano anche il compito di creare ed implementare, nelle nuove generazioni, la cultura partecipativa, della legalità e del senso delle istituzioni; ciò per far sì che l'Università non sia una monade senza finestre, ma un luogo aperto e capace di costruire un rapporto fecondo con la società civile”.
"Per raccontare ciò che vuole rappresentare Libellula - ha commentato Saija -bisogna partire dal concetto di Governo aperto: si tratta di quel governo in grado di comprendere che è importante rendere i propri processi aperti alla collaborazione dei cittadini, per creare in loro fiducia. Libellula, in tal senso, è un laboratorio di monitoraggio civico che crede fortemente nella battaglia culturale di questa tipologia di governo. Chi governa deve accettare di condividere dati con gli intermediari dei cittadini, ovvero associazioni, stampa, enti a scopo educativo, singoli cittadini attivi che rappresentano quell'ecosistema di soggetti che potrà fare da ponte per creare il dialogo tra le istituzioni e la gente comune. Libellula auspica un passaggio del 'locale' al governo, destinando una piccola parte delle risorse riservate ai settori in cui si riscontrano più sprechi al coinvolgimento sinergico delle parti sociali e istituzionali".
Il laboratorio è fondato sulla necessità di maggiore trasparenza nelle informazioni dalle pubbliche amministrazioni verso i cittadini, ha l’obiettivo di avviare una collaborazione con le istituzioni nei processi di progettazione, implementazione e controllo della spesa pubblica, settore che, dati alla mano, è caratterizzato da determinate inefficienze. “Libellula” punta a formare, nel tempo, una comunità di cittadini in grado di influenzare le politiche pubbliche sui processi di spesa al fine di prevenire corruzione e sprechi e promuovere, nel contempo, la crescita di fiducia, coesione e capitale sociale.
La presentazione di “Libellula”è stata, invece, curata da Giuseppe D’Avella di Parliament Watch Italia, Andrea Nelson Mauro dell’associazione onData, Carlo Vermiglio del Dipartimento di Economia dell’Università di Messina.
Nel corso dell'iniziativa si è svolta anche una sessione dedicata agli “esempi a cui guardare” in tema di monitoraggio civico, con i rappresentanti di Transparency International Italia, ActionAid, del progetto del MIUR “A scuola di Open Coesione” e dei territori in cui si stanno sperimentando pratiche di governo aperto, tra cui il Comune di Palermo, le Madonie e la valle del Fiume Simeto.
L'epilogo dell'incontro è stato caratterizzato degli interventi dei partecipanti finalizzati alla costruzione della comunità partner di “Libellula”, a cui hanno già aderito decine di soggetti locali.