Un trattamento di riparazione della cartilagine con cellule staminali mesenchimali, secondo una procedura che viene eseguita in un unico intervento (metodica brevettata all’Istituto Rizzoli), è stato effettuato al Policlinico universitario. La nuova tecnica è stata introdotta dal prof. Francesco Traina, che ha recentemente preso servizio a Messina dopo avere vinto uno dei “concorsi esterni” attraverso i quali l’amministrazione mira a innalzare il livello della ricerca in alcuni settori scientifici. Il prof. Traina proveniente proprio dall’Istituto Ortopedico Rizzoli.
In questa nuova esperienza messinese il prof. Traina sarà coadiuvato da un gruppo di validi chirurghi ortopedici formatisi alla scuola del Rizzoli che si sono aggiunti all’ottima squadra già presente al Policlinico.
Il potenziamento dell’ortopedia ha consentito di eseguire anche altri interventi innovativi di “scuola Rizzoli”, come l’operazione dei pazienti di protesi di ginocchio e anca con tecnica mini-invasiva grazie alla quale non hanno avuto bisogno di trasfusioni postoperatorie e hanno camminato dopo pochi giorni; il trattamento di una frattura di gamba di una donna alla quinta settimana di gravidanza con un nuovo strumentario che ha ridotto l’esposizione alle radiazioni sotto soglia di rischio.
L’idea di fondo è quella di importare a Messina un modello organizzativo di successo come quello di Bologna. La rivoluzione organizzativa è consentita nell’apertura di nuovi ambulatori tematici prenotabili con il CUP cittadino, in modo da avere ambulatori e professionisti di riferimento per ogni distretto anatomico interessato da patologie ortopediche (ambulatorio dell’anca, del ginocchio, della spalla, del piede, del rachide) e un ambulatorio di ortopedia pediatrica.
Grazie al piano di potenziamento già avviato da parte dell’A.O.U. e dall’Università, inoltre, in tempi brevi sarà realizzato un nuovo blocco operatorio, dotato di tutte le tecnologie più avanzate per poter eseguire gli interventi più complessi. Sono, inoltre, in fase di realizzazione un nuovo reparto di degenza e nuovi ambulatori, che garantiranno un maggior comfort per il pazienti ricoverati e per quelli che faranno delle visite specialistiche.