Il corso
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Il corso di laurea magistrale in Lingua e cultura italiana forma docenti di italiano come lingua straniera o seconda e operatori culturali, capaci di svolgere attività in istituzioni scolastiche e universitarie, pubbliche e private, in Italia e all'estero. La formazione offerta vuole creare possibilità di attività anche in enti locali e organismi internazionali (come CPIA - Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti, scuole di italiano, ambasciate, consolati, istituti italiani di cultura, istituzioni culturali, biblioteche ecc.) che operano per l'inserimento e l'integrazione di minori e adulti migranti o per la promozione e l'insegnamento della lingua e della cultura italiana nel mondo.
Il corso, che si rivolge a italiani e stranieri, fornisce, tra l'altro, la maggior parte dei requisiti d'accesso alla nuova classe di concorso per l'insegnamento (non soltanto nella scuola secondaria di I e Il grado e nelle scuole per adulti, ma anche in quella primaria e dell'infanzia) in Italia e all'estero A-23 (Lingua italiana per discenti di lingua straniera), come pure agli esami di certificazione in didattica dell'italiano come lingua straniera (DITALS e altri). Per la sua natura, il corso non si limita a fornire un solido bagaglio metodologico sui temi portanti della Linguistica e della Letteratura italiana, della Linguistica generale e della Glottodidattica, ma anche elementi costitutivi del sapere interculturale, multilingue e intermediale tipico delle società contemporanee, dalle tecniche di comunicazione e d'interfaccia tra linguaggi e società agli aspetti socioeconomici e tecnologici, come testimonia la presenza di discipline quali l'Antropologia culturale, la Teoria dei linguaggi, la Sociologia dei processi culturali, l'Informatica, la Storia delle religioni e altre discipline storiche, la Politica economica, le Lingue e le letterature arabe e ispano-americane, oltre alla Lingua inglese, e altre discipline ancora.
Il corso, che si rivolge a italiani e stranieri, fornisce, tra l'altro, la maggior parte dei requisiti d'accesso alla nuova classe di concorso per l'insegnamento (non soltanto nella scuola secondaria di I e Il grado e nelle scuole per adulti, ma anche in quella primaria e dell'infanzia) in Italia e all'estero A-23 (Lingua italiana per discenti di lingua straniera), come pure agli esami di certificazione in didattica dell'italiano come lingua straniera (DITALS e altri). Per la sua natura, il corso non si limita a fornire un solido bagaglio metodologico sui temi portanti della Linguistica e della Letteratura italiana, della Linguistica generale e della Glottodidattica, ma anche elementi costitutivi del sapere interculturale, multilingue e intermediale tipico delle società contemporanee, dalle tecniche di comunicazione e d'interfaccia tra linguaggi e società agli aspetti socioeconomici e tecnologici, come testimonia la presenza di discipline quali l'Antropologia culturale, la Teoria dei linguaggi, la Sociologia dei processi culturali, l'Informatica, la Storia delle religioni e altre discipline storiche, la Politica economica, le Lingue e le letterature arabe e ispano-americane, oltre alla Lingua inglese, e altre discipline ancora.