Il laureato opera nell'ambito della “Diagnostica per Immagini e Radioterapia”: un settore il cui interesse specifico è rappresentato dalle tecniche di imaging basate sulla acquisizione, la formazione e l'elaborazione di immagini in ambito clinico e sanitario. L'attività ha una forte valenza tecnologica ed è promossa a vario livello in termini di conoscenza dei processi innovativi.
Le articolazioni e le diversificazioni applicative, sempre in linea con i riferimenti normativi nazionali ed europei, autoalimentano la formazione delle figure professionali secondo il processo evolutivo delle tecnologie e delle procedure.
I laureati del CdL, appartenente alla classe SNT/3, sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 3, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell'area radiologica, e dovranno essere dotati:
1. delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale;
2. delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie, ai sensi delle direttive CEE, all'esercizio della professione di Tecnico di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia con un adeguato livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa;
3. della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente;
4. di competenze comportamentali, della capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo;
5. della capacità di applicare, nelle decisioni professionali, anche i principi dell'economia sanitaria;
6. della capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente.
Per realizzare i risultati sopra definiti il CdL mette in atto opportuni strumenti didattici rappresentati oltre che dallo svolgimento tematico dei vari corsi integrati con la loro successione e progressione formativa, anche da esercitazioni a tema preventivato, da frequenza sistematica e diversificata di attività di tirocinio nelle varie strutture e unità operative del Policlinico Universitario. Alcuni sbarramenti nel corso del primo anno rappresentano propedeuticità previste proprio nell'ottica di garantire le possibili acquisizioni successive.Tali capacità devono essere conseguite nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. In particolare, i laureati nella classe devono essere dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, nelle materie caratterizzanti e affini o integrative tale da consentire loro sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico, sia la massima collaborazione con il medico e con gli altri laureati della classe o di altre classi dell'area tecnico-sanitaria. I laureati del CdS devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Le finalità formative comprendono anche la acquisizione e la applicazione delle norme di radioprotezione, essenziali nell'ambito professionale. Lo specifico ruolo professionale e l'ambito occupazionale di elevato impatto sociale, comportano come criteri formativi la capacità di operare in gruppo, la conoscenza di principi dell'economia sanitaria e la individuazione dei problemi sanitari della comunità in genere. Il laureato si inserisce nell'ambito di un servizio sanitario con diffusione capillare sul territorio e deve muoversi con versatilità tra le diverse articolazioni tecniche di ambito radiologico ( Rx, TC, RM, medicina nucleare, radioterapia, ecc.