
Conclusa la giornata di studio sull’identità culturale come valore giuridico
Nell'ambito delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico del CdL in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, si è svolta una giornata di studio sul tema “L’identità culturale come valore giuridico nell’ordinamento interno ed internazionale”.
I lavori sono stati introdotti dal Prof. Pierangelo Grimaudo che ha osservato che nell’ordinamento costituzionale italiano si può rintracciare, sebbene implicitamente, un riconoscimento del concetto di patrimonio culturale proprio della comunità nazionale. Questa identità, nel caso italiano, non è la traccia di una etnia, ma il precipitato di una storia scaturente dagli apporti di diversi popoli e culture rielaborato, infine, in un modello peculiare. Un identità quindi complessa ed aperta ad ulteriori arricchimenti, sostenuta dal principio costituzionale della libertà dell’arte, della cultura e della ricerca scientifica e dalla natura plurale della scuola e dell’università.
Diversamente, nello Statuto siciliano manca un riferimento al tema sebbene, proprio il patrimonio identitario dell’Isola avrebbe potuto giustificare la specialità dell’istituto autonomistico.
La relazione principale è stata svolta dall’avv. Fabio Granata, Presidente del Distretto turistico della Val di Noto, che ha esposto la normativa internazionale sui presidi UNESCO, sottolineando la grande capacità attrattiva sul piano turistico del riconoscimento dei siti come “Patrimonio dell’umanità”.
Nello stesso tempo, tali riconoscimenti implicano vincoli di gestione che rinviano alle responsabilità delle istituzioni preposte alla tutela e valorizzazione del paesaggio, del patrimonio urbanistico ed architettonico, che nel caso siciliano corrisponde alla Regione che gode di competenza esclusiva in materia di beni culturali e la Sicilia ha il privilegio di avere ben sette presidi UNESCO, materiali ed immateriali.