Offerta Didattica

 

GIURISPRUDENZA

DIRITTO ECCLESIASTICO COMPARATO

Classe di corso: LMG/01 - Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza
AA: 2018/2019
Sedi: MESSINA, MESSINA, MESSINA
SSDTAFtipologiafrequenzamoduli
IUS/11Affine/IntegrativaLiberaLiberaNo
CFUCFU LEZCFU LABCFU ESEOREORE LEZORE LABORE ESE
6600363600
Legenda
CFU: n. crediti dell’insegnamento
CFU LEZ: n. cfu di lezione in aula
CFU LAB: n. cfu di laboratorio
CFU ESE: n. cfu di esercitazione
FREQUENZA:Libera/Obbligatoria
MODULI:SI - L'insegnamento prevede la suddivisione in moduli, NO - non sono previsti moduli
ORE: n. ore programmate
ORE LEZ: n. ore programmate di lezione in aula
ORE LAB: n. ore programmate di laboratorio
ORE ESE: n. ore programmate di esercitazione
SSD:sigla del settore scientifico disciplinare dell’insegnamento
TAF:sigla della tipologia di attività formativa
TIPOLOGIA:LEZ - lezioni frontali, ESE - esercitazioni, LAB - laboratorio

Obiettivi Formativi

L’insegnamento mira a far conseguire agli studenti una adeguata conoscenza delle principali problematiche legate ai rapporti tra il diritto statale e la religione che emergono nell’attuale panorama europeo, sviluppando una indagine comparata dei diritti ecclesiastici nazionali dei Paesi membri dell’Unione e approfondendo i molteplici profili di rilevanza del fenomeno religioso nei nuovi assetti dell’ordinamento comunitario. Attraverso la ricerca delle «concordanze» e delle «divergenze» riscontrabili nei diversi sistemi, risulta agevolata l’individuazione dei possibili equilibri tra le esigenze di uniforme tutela dei diritti dell'uomo e il rispetto per le identità e specificità che caratterizzano l'approccio nazionale alla disciplina del fenomeno religioso. Dalla particolare prospettiva del rapporto tra il diritto statale, il diritto dell’Unione europea e la religione, si intende così contribuire alla formazione di chi dovrà in futuro esercitare una professione, attinente alla scienza giuridica, misurandosi necessariamente con le questioni poste da una sempre maggiore integrazione dell’Italia nel contesto dell’Europa unita.

Learning Goals


Metodi didattici

Tradizionali - Lezioni frontali con possibilità di intervento degli studenti

Teaching Methods


Prerequisiti

Per sostenere validamente l’esame di Diritto ecclesiastico comparato, gli iscritti al Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza devono avere superato l’esame di Diritto costituzionale I; gli iscritti al Corso di laurea triennale in Giurista delle amministrazioni pubbliche e d’impresa devono avere superato l’esame di Diritto costituzionale. Non sono previste altre propedeuticità, in particolare l’esame di Diritto ecclesiastico comparato si può sostenere anche prima di quello relativo al Diritto ecclesiastico.

Prerequisites


Verifiche dell'apprendimento

La verifica dell’effettiva acquisizione dei risultati di apprendimento è affidata ad un esame finale orale. Attraverso una serie di domande relative a punti cruciali del programma, si tende ad accertare la sufficiente conoscenza e capacità di comprensione acquisita dal candidato, il grado effettivo di maturità critica, la capacità di risolvere problemi giuridici particolari, la correttezza, chiarezza ed efficacia dell’esposizione (con speciale riguardo all’uso appropriato di termini tecnici). Se lo studente dimostra tale sufficienza, il livello di verifica viene approfondito sia con riferimento ai risvolti dei singoli argomenti, sia e soprattutto con riguardo ai collegamenti sistematici tra di essi. Ove lo studente dimostri in tal modo di possedere la padronanza della materia, gli vengono assegnati i punteggi più elevati. Essendo l’arco della votazione espresso in trentesimi, la soglia di sufficienza si colloca sui 18/30; i voti più elevati vanno da 27 a 30/30; in caso di esame particolarmente brillante, la commissione aggiunge al massimo dei voti la lode. Di norma, nel corso dell'esame, vengono poste tre domande principali. A queste domande potranno aggiungersene di ulteriori, qualora esse non abbiano dato indicazioni univoche sull'effettivo livello di preparazione del candidato.

Assessment


Programma del Corso

Il PROGRAMMA si articola in tre parti principali: I) Il Diritto ecclesiastico e la comparazione giuridica: Genesi e sviluppo del diritto ecclesiastico comparato. Tendenze generali sulla rilevanza del fenomeno religioso nella attuale società europea. II) Lineamenti dei diritti ecclesiastici nazionali dei paesi dell’Unione europea: I sistemi di relazioni tra Stato e confessioni religiose (con part. riferimento alla Grecia, Inghilterra, Danimarca, Francia, Irlanda, Austria, Germania, Spagna, Belgio, Romania, Bulgaria). I problemi attuali della libertà di religione. I sistemi di finanziamento delle confessioni religiose. La tutela penale del fenomeno religioso. I diversi modelli di insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Religione, matrimonio e famiglia. III) La protezione della libertà religiosa in seno al Consiglio d’Europa e all’Unione europea: La Convenzione europea sui diritti dell’uomo del 1950. La tutela della libertà religiosa nell’ordinamento dell’Unione europea. Il problema della competenza comunitaria in materia religiosa. Più specificamente, la prima parte del Corso è dedicata alla ricostruzione dei profili teorici riguardanti l’applicazione del metodo comparativo di studio al diritto ecclesiastico. Ricostruisce le origini di tale disciplina, ne traccia le diverse fasi di evoluzione ed introduce allo studio dei temi oggetto di successivo approfondimento anche attraverso l'analisi delle tendenze generali sulla rilevanza, dal punto di vista sociologico, del fenomeno religioso nell’attuale realtà europea. La seconda parte presenta i lineamenti dei diritti ecclesiastici nazionali dei Paesi membri dell’Unione europea, approfondendo in particolare i diversi sistemi di relazioni tra Stato e confessioni religiose, le risposte date alle nuove esigenze di tutela della libertà di religione individuale e collettiva, i casi di intervento finanziario pubblico a sostegno delle confessioni, la punizione della blasfemia, delle offese alle credenze religiose, dei delitti contro il culto religioso e la libertà di religione (in senso stretto), dell'incitamento alla discriminazione o all'odio religioso, i diversi modelli di insegnamento della religione nelle scuole pubbliche, il matrimonio religioso e le vicende di diritto familiare. La terza e ultima parte è dedicata agli strumenti di protezione della libertà religiosa esistenti in seno al Consiglio d’Europa e all’Unione europea, con approfondimenti sugli orientamenti della giurisprudenza della Corte dei diritti umani di Strasburgo e sulle questioni emergenti del nuovo Diritto ecclesiastico europeo.

Course Syllabus


Testi di riferimento: È consigliato il testo di A. LICASTRO, Il diritto statale delle religioni nei paesi dell’Unione europea. Lineamenti di comparazione, seconda edizione, Giuffrè, Milano, 2017. Il libro, aggiornato ai più recenti sviluppi normativi e giurisprudenziali che interessano la disciplina, presenta una illustrazione agile, ma al tempo stesso puntuale e rigorosa, dei temi su cui verte l’esame. Si dà così la possibilità a tutti gli studenti di disporre di un testo che rispecchia l’impostazione metodologica adottata, come le soluzioni ai diversi problemi proposti, nell’ambito del Corso delle lezioni.

Elenco delle unità didattiche costituenti l'insegnamento

DIRITTO ECCLESIASTICO COMPARATO

Docente: ANGELO LICASTRO

Orario di Ricevimento - ANGELO LICASTRO

GiornoOra inizioOra fineLuogo
Lunedì 10:30 12:30Dipartimento di Giurisprudenza - Sez. Martines
Note: Il ricevimento è sospeso nei giorni di svolgimento degli esami
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