[3450/2011] - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO
Prof.ssa Concettina Fenga
Prova finale
Le caratteristiche della prova finale sono stabilite nel regolamento del Corso di Laurea. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver conseguito tutti i crediti nelle attività formative e nel tirocinio, previsti dal piano di studi. La prova finale ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione (D. L.gs 502/1992, art. 6, comma 3) ed é organizzata in due sessioni definite a livello nazionale.
La prova finale consiste in:
a) nella presentazione e discussione di un elaborato scritto relativo alle attività di ricerca svolte autonomamente utilizzando le metodologie teorico-pratiche acquisite nell'ambito del corso di studio. (Cfr. D.M. 19 febbraio 2009, art.7).
b) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
Lo studente nella prova pratica dovrà dimostrare di possedere una buona formazione tecnico-pratica, di aver acquisito conoscenze teoriche e pratiche nell'ambito specifico delle tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, di saper comprendere e applicare tecniche innovative. Sotto la guida di un relatore, lo studente dovrà elaborarla in modo originale e dimostrare capacità autonome di apprendimento e di giudizio, di essere in grado di elaborare, interpretare e discutere i risultati ottenuti e di comunicarli, anche con l'uso di mezzi informatici. Alla prova finale, il cui punteggio é espresso in centodecimi, sono attribuiti 5 CFU. Essa, rappresentando il completamento del percorso di formazione professionale e scientifica dello studente, ha lo scopo di conferirgli non solo il titolo accademico della conclusione del percorso formativo ma anche sancire l'acquisizione dell'autonomia professionale, sviluppata per mezzo dei contenuti formativi teorico pratici e applicativi previsti nel percorso di studi, che lo rendono atto a spendersi nel mondo del lavoro.
Requisiti
Sono ammessi al Corso di Laurea gli studenti in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo ai sensi della normativa vigente. Le conoscenze necessarie per l'accesso sono verificate con una prova d'ingresso, come previsto dalle normative vigenti. Sono richieste conoscenze di base di biologia, chimica, matematica e fisica a livello di scuola media superiore, e conoscenze di cultura generale e abilità di ragionamento logico. Inoltre lo studente deve possedere, come pre-requisiti, buona capacità al contatto umano, buona capacità al lavoro di gruppo, abilità di analisi e risoluzione dei problemi, abilità ad acquisire autonomamente nuove conoscenze e informazioni e capacità di valutarle criticamente. L'accesso al Corso di Laurea é a numero programmato in base alla legge 2 agosto 1999 n. 264, ed é subordinato al superamento di un esame di ammissione che consiste in una prova con domande a risposta multipla.
Obiettivi
Il percorso di formazione prevede l'acquisizione di conoscenze scientifiche di base nel campo della chimico-fisica, della biologia, della struttura e del funzionamento del corpo umano, dell'ecologia, della statistica e dell'epidemiologia; tale studio viene in gran parte completato nel primo anno di corso ed è facilitato dall'ampia offerta di esercitazioni d'aula e di laboratorio. Già nella seconda parte del primo anno gli studenti si confrontano con alcuni temi caratterizzanti del corso: lo studio del comparto specifico delle acque e l'analisi dei rischi fisici negli ambienti di lavoro; tali materie vengono trattate sia nelle lezioni frontali che nelle attività di tirocinio che si svolgono presso le strutture dell'ARPA e presso i servizi delle Aziende Sanitarie dedicati alla prevenzione nei luoghi di lavoro. Nel secondo anno di corso sono esaminati i rischi chimici - ambientali ed occupazionali - e viene preso in esame più complessivamente il tema della tutela negli ambienti di lavoro sotto il profilo della sicurezza, del sistema di controllo pubblico e delle buone pratiche aziendali; parallelamente vengono trattate le basi giuridiche amministrative, penali e del lavoro dell'attività professionale; lo studio teorico viene affiancato dall'esperienza di tirocinio che affronta presso i dipartimenti dell'ARPA i temi dell'inquinamento dell'aria e del suolo e presso le strutture sanitarie o le aziende produttive tratta la prevenzione lavorativa. La seconda parte del secondo anno è dedicata principalmente ai temi della sicurezza alimentare sia nello studio teorico chimica degli alimenti, tecnologie, analisi del rischio, modalità di prevenzione e controllo che nelle applicazioni pratiche di tirocinio. Ad esso si affianca l'insegnamento di scienze umane, che introduce i temi della psicologia del lavoro e delle organizzazioni e della responsabilità professionale. Nel terzo anno viene approfondita la conoscenza delle malattie correlate al lavoro e della loro prevenzione, sia nelle lezioni frontali che nelle attività di tirocinio. Viene inoltre affrontato in modo complessivo il tema della prevenzione negli ambienti indoor e nelle comunità, con un'attenzione particolare agli aspetti della comunicazione del rischio e all'organizzazione in caso di emergenza; alla formazione teorica si affianca il tirocinio presso i servizi d'igiene ambientale delle aziende sanitarie. Nel secondo semestre la preparazione viene completata con materie attinenti alla fisica ambientale e alle misure di controllo dell'inquinamento. Nella seconda metà del terzo anno acquista particolarmente importanza lo stage per la tesi che introduce con più profondità lo studente nel mondo del lavoro; la tesi finale completa la formazione con l'apprendimento delle modalità di studio ed approfondimento di uno specifico tema e il perfezionamento delle capacità logiche e comunicative del laureando. I laureati sono in grado di individuare i potenziali pericoli presenti negli ambienti studiati, di definirne le caratteristiche fondamentali e/o di usare gli strumenti per raggiungerne una conoscenza più approfondita; sanno misurare l'esposizione ai fattori di rischio ed infine definire il rischio per le popolazioni interessate. Essi sanno inoltre indicare le soluzioni idonee ad eliminare o limitare il rischio e sanno adoperare le modalità di prevenzione a disposizione delle Autorità Pubbliche per il raggiungimento di tale fine, siano esse di promozione alla salute e ai comportamenti corretti o siano coercitive e sanzionatorie e/o applicate in collaborazione con l’ Autorità Giudiziaria.
Risultati
Dato non disponibileSbocchi professionali
Il Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro può lavorare in: Enti pubblici come Dipartimenti di prevenzione e Uffici di sicurezza delle ASL dei comuni o di altri enti pubblici, Ministero della sanità ARPA, aziende private, studi di consulenza, lavoratori autonomi, ENTI PUBBLICI , ASL.
Nelle ASL il Tecnico della prevenzione opera all’interno del Dipartimento di Prevenzione a cui afferiscono i seguenti servizi:
SPRESAL (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro): effettua controlli nei luoghi di lavoro, quali cantieri edili, uffici, fabbriche, aziende.
SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA: effettua controlli ad esempio in:
- progetti edilizi e strutture ad uso sanitario, scolastico, socio-assistenziale, turistico, commerciale, per i quali svolge anche una successiva attività di vigilanza
- sale operatorie
- centri commerciali
- piscine e centri sportivi
- laboratori di tatuaggi
- centri di estetica e solarium
SIAN ( Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione) Interviene ad esempio in:
- aziende di produzione agricola e ortofrutticola
- laboratori alimentari artigianali
- industrie alimentari
- rivendite di alimentari
- aree di deposito di alimenti all'ingrosso
- mezzi di trasporto per alimenti
- acquedotti e stabilimenti di acque minerali
Servizio Veterinario: Interviene ad esempio in macelli e luoghi per la conservazione, trasformazione,lavorazione, trasporto, deposito e vendita degli alimenti di origine animale. Vigila su sanità e benessere animale, sull’igiene degli allevamenti, e ha compiti di farmaco-sorveglianza.
Si occupa anche di movimentazione dei capi, di animali da compagnia e di animali esotici.
ARPA: L'Arpa è l'Agenzia Regionale Protezione Ambiente e opera per la prevenzione, la riduzione e l'eliminazione dell'inquinamento ambientale. All'interno dell'ARPA, il TPALL svolge attività di controllo delle emissioni in atmosfera, della qualità dell'aria, della presenza di microinquinanti, dell'inquinamento idrico industriale e dell'inquinamento acustico, dell'inquinamento del suolo e degli impianti di trattamento dei rifiuti.
MINISTERO DELLA SANITA':USMAF
Gli USMAF sono gli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera, sono Uffici periferici del Ministero della Salute che si occupano del controllo sanitario su passeggeri e merci che transitano attraverso i punti di ingresso transfrontalieri.
AZIENDA PRIVATA:
Il TPALL all'interno dell'impresa privata di medio-grandi dimensioni svolge attività di consulenza riguardo ai fattori di rischio presenti in azienda nellottica di evitare o ridurre i rischi che possono derivare da comportamenti o contesti di lavoro non adeguati alle normative esistenti. In questo modo il TPALL consente anche all’azienda di conoscere la normativa comunitaria e italiana in vigore.
STUDI DI CONSULENZA, LAVORATORI AUTONOMI
Esistono studi di consulenza o lavoratori autonomi che offrono alle piccole imprese servizi di consulenza analoghi a quelli dei TPALL che lavorano stabilmente in imprese di maggiori dimensioni.
Parere delle parti sociali
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