Offerta Didattica

 

LINGUE, LETTERATURE STRANIERE E TECNICHE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

LINGUA SPAGNOLA II

Classe di corso: L-11,12 - Lingue e culture moderne
AA: 2016/2017
Sedi: MESSINA, MESSINA
SSDTAFtipologiafrequenzamoduli
L-LIN/07CaratterizzanteLiberaLiberaNo
CFUCFU LEZCFU LABCFU ESEOREORE LEZORE LABORE ESE
9900545400
Legenda
CFU: n. crediti dell’insegnamento
CFU LEZ: n. cfu di lezione in aula
CFU LAB: n. cfu di laboratorio
CFU ESE: n. cfu di esercitazione
FREQUENZA:Libera/Obbligatoria
MODULI:SI - L'insegnamento prevede la suddivisione in moduli, NO - non sono previsti moduli
ORE: n. ore programmate
ORE LEZ: n. ore programmate di lezione in aula
ORE LAB: n. ore programmate di laboratorio
ORE ESE: n. ore programmate di esercitazione
SSD:sigla del settore scientifico disciplinare dell’insegnamento
TAF:sigla della tipologia di attività formativa
TIPOLOGIA:LEZ - lezioni frontali, ESE - esercitazioni, LAB - laboratorio

Obiettivi Formativi

Obiettivi Formativi. Gli studenti spesso tendono a semplificare, uniformare e standardizzare la lingua straniera oggetto di studio. Frequentemente, sono gli stessi professori di lingua che tendono a soffocare la curiosità incipiente che caratterizza la varietà e di conseguenza il patrimonio linguistico della lingua spagnola. Quest’atteggiamento deriva non solo dal fatto che gli stessi materiali o manuali di lingua non affrontano la questione delle variabili in modo adeguato e specifico ma anche dalla necessità di dover insegnare una varietà che permetta agli studenti di farsi capire senza difficoltà da ispanofoni di distinta provenienza geografica. Modulo I: L’insegnamento della materia vuole sviluppare negli studenti, attraverso un approfondimento teorico e un’ attività pratica, con ascolto, lettura e commento di vari testi: 1) la capacità di identificare, in seguito a un accurato studio delle caratteristiche linguistiche proprie di ogni varietà, la provenienza linguistica di un determinato parlante (varietà diatopica); 2) la capacità, in base al rapporto che si stabilisce tra gli interlocutori e alla situazione comunicativa, di distinguere i vari registri (formale, informale); 3) la capacità, in base alla classe sociale ed al grado di istruzione linguistica di un determinato parlante (livello culturale), di riconoscere le diverse forme di usare una lingua (varietà diastratica); 4) la capacità di distinguere le varianti che può presentare una lingua nel corso della sua evoluzione storica (varietà diacronica). Lo studio delle varietà linguistiche contribuisce allo sviluppo della competenza sociolinguistica dello studente. Per raggiungere una padronanza e dominio della lingua spagnola si richiede, dunque, una conoscenza delle varietà linguistiche, tanto diafasiche quanto diatopiche, che ne fanno una lingua di gran cultura. Modulo II.: Il corso si prefigge di consolidare negli studenti la competenza linguistica della lingua presa in esame non intesa solo come conoscenza di regole combinatorie ma anche come memorizzazione delle preferenze che regolano certi gruppi di parole (in particolare, le collocazioni), preferenze che in parte sono arbitrarie e vanno dunque incamerate nel lessico mentale. Lo scopo è avviare gli studenti allo sviluppo della competenza lessicale attraverso lo studio delle combinazioni lessicali proprie ed idiosincrasiche della lingua spagnola (caratteristiche formali e semantiche) e migliorare la competenza fraseologica attraverso l’uso di strumenti linguistici quali i Corpus di concordanza e i dizionari combinatori. Data l’idiosincrasicità delle unità prese in esame, il corso prevede inoltre che lo studente sia in grado di stabilire delle equivalenze pragmatiche tra le due lingue prese in considerazione e di dimostrare l’utilità delle unità fraseologiche nell’apprendimento di una L2, con lo scopo di sviluppare la competenza lessicale e comunicativa, sia per la frequenza con la quale ricorrono nel linguaggio quotidiano sia per la comprensione di alcuni aspetti culturali specifici che esse veicolano all’interno della lingua che le produce. Modulo III.: La materia prevede una parte dedicata alla teoria e pratica della sintassi dello spagnolo. Per la vicinanza linguistica fra lo spagnolo e l’italiano l’analisi tende a riflettere sulle strutture della lingua italiana e della lingua spagnola funzionalmente equivalenti, sulle strutture morfosintatticamente affini ma non identiche tra i due sistemi e sulle dissimmetrie della sintassi verbale per la distribuzione dei modi e dei tempi profondamente differenziate.

Learning Goals


Metodi didattici

. Lezioni frontali metodo induttivo

Teaching Methods


Prerequisiti

Prerequisiti. Competenza linguistico-comunicativa della lingua spagnola relativa al livello B2 secondo il Marco Comune Europeo di Riferimento.

Prerequisites


Verifiche dell'apprendimento

Modalità dell’esame scritto Blocco unico: Comprensione orale: a) dettato [Punti 10]. Competenza grammaticale: a) 40 items [Punti 10]. Produzione scritta: redazione di un breve testo argomentativo 150/200 parole [Punti 10]. Tempo previsto per lo svolgimento dell’intera prova: 3 ore La prova è propedeutica all’esame orale e deve essere superata integralmente. L’intera prova è valutata in trentesimi (_/30) ed è superata se il punteggio minimo riportato è di 18/30; le singole parti che la compongono sono sufficienti se riportano un punteggio minimo di 6/10; è tollerato un punteggio minimo di 4/10 in una sola delle tre parti se il punteggio riportato nelle altre due consente comunque di raggiungere una votazione di 18/30. Modalità dell’esame orale L’esame di Lingua Spagnola II orale comprende la lettura e commento di un brano, sia dal punto di vista della comprensione dei contenuti che della sintassi, a cui farà seguito un colloquio che verterà sui contenuti del corso monografico. Lo studente dovrà dimostrare la conoscenza di concetti chiave quali 'lingua standard' e 'dialetto', facendo riferimento alle varietà dello spagnolo peninsulare e nel mondo, con particolare attenzione agli aspetti fonologici, lessicali e morfosintattici, alle varietà legate alle classi sociali o al gruppo di appartenenza, in particolare l'argot. Dovrà inoltre dimostrare di conoscere i tratti distintivi delle UFS, in particolare delle collocazioni. L’esame verificherà la conoscenza degli argomenti relativi al proprio programma, valutando inoltre: a) il livello linguistico orale e scritto richiesto; b) il grado di approfondimento degli argomenti proposti e la proprietà di linguaggio; la maturità del candidato dimostrata attraverso la provata capacità di arricchire, con proprie pertinenti osservazioni, quanto studiato.

Assessment


Programma del Corso

Modulo I. Le varietà linguistiche. Varietà diamesica o funzionale. Differenze tra lingua parlata e lingua scritta. Varietà diacronica. Origini dello spagnolo. Sostrato e superstrato. Lo spagnolo arcaico, medievale, classico, moderno, dei giorni nostri. Primi documenti scritti; Alfonso X, il saggio. La grammatica di Nebrija. Fondazione della Real Academia. Varietà diatopica. Le varietà della Spagna (settentrionali e meridionali). Parlate regionali e locali. Lo spagnolo d’ America. Varietà diastratica o sociale. Classe sociale dei parlanti. Grado d’istruzione dei parlanti. Lo spagnolo colto, medio, volgare. Varietà diafasica. La situazione comunicativa. I registri: formale, informale, colloquiale, familiare, ecc. Lo spagnolo colloquiale. Differenza tra colloquiale/volgare. Il linguaggio proverbiale. I linguaggi speciali: gerghi, argot. Il linguaggio parlato dai giovani. Linguaggi settoriali. Modulo II. collocazioni: tratti distintivi fondamentali delle UFS con maggiore riguardo alle collocazioni; la collocazione nella linguistica ispanica (Corpas Pastor,1996; Alonso Ramos 1993; Higueras García, 2004, 2006); tipologia di collocazioni, caratteristiche formali e lessico-semantiche; la classificazione delle collocazioni secondo Koike (2001); collocazioni prototipiche e non prototipiche (Higueras, 2006); tipologia di attività, analisi di materiali didattici; la frequenza d’uso (distribuzione geografica e sociolinguistica); aspetti discorsivi (preferenza per determinati tipi di registri); i dizionari combinatori della lingua spagnola, corpus e programmi di concordanza: Dice, Crea, Redes, Práctico. Modulo III. Sintassi. Analisi della sintassi spagnola. La frase semplice. Categoria e funzioni. Il gruppo nominale. Il gruppo aggettivale. Il gruppo avverbiale. Frase ed enunciato. Il soggetto. Il predicato. Il complemento diretto. Il complemento indiretto. I pronomi con funzione di complemento diretto e indiretto. Il complemento circostanziale. L’ attributo. Il predicativo. Il complemento d’ agente. Gli elementi extrafrasali. I valori grammaticali di se. Proposizioni coordinate e subordinate. Subordinate sostantive. Subordinate di relativo. Subordinate circostanziali. Osservazioni sulla diversa sintassi dello spagnolo e dell’italiano. Costrutti peculiari dello spagnolo (alcuni esempi: uso dell’ausiliare avere al posto dell’ausiliare essere; l’impiego dell’accusativo preposizionale in sostituzione del semplice complemento oggetto adoperato in italiano; Uso frequente della forma verbale estar + gerundio e dell’aggettivo possessivo in riferimento a nomi indicanti una parentela, parti del corpo e indumenti personali; trasformazione della subordinata di modo infinito in una di moto finito, ecc.)

Course Syllabus


Testi di riferimento: GÓMEZ TORREGO, L. (2001), “El lenguaje actual de los jóvenes”, Carabela, 50, Madrid, SGEL. HIGUERAS GARCÍA, M. (2004). La enseñanza aprendizaje de las colocaciones en el desarrollo de la competencia léxica en el español como lengua extranjera. Tesis doctoral inédita. Madrid: Universidad Complutense de Madrid. MARTÍN PERIS, E. (2001): “Textos, variedades lingüísticas y modelos de lengua en la enseñanza del español como lengua extranjera”,Carabela, 50, 103-136. MORENO FERNÁNDEZ, F. (2001), “Prototipos y prestigio en los modelos de español”, Carabela, 50, Madrid, SGEL. PENADÉS MARTÍNEZ, I. “ Las fórmulas rutinarias: su enseñanza en el aula de E/LE”, Carabela, 50, Madrid, SGEL. SANMARTÍN SÁEZ, J. (2001), “La enseñanza y el aprendizaje del argot en el aula de ELE: del sociolecto de grupo al registro coloquial, un viaje de ida y vuelta” , Carabela, 50, Madrid, SGEL. SARALEGUI, C., BLANCO, C. “El español de América en el marco de los modelos de uso de la lengua española”, Carabela, 50, Madrid, SGEL. SIDOTI, R. (2013). “No frunzas el ceño, ni arrugues la nariz: las colocaciones en la enseñanza de EL2”, IX Encuentro Práctico de ELE “Expresión, Interacción y Mediación Orales en el aula de ELE” Instituto Cervantes de Nápoles, 22 de Junio de 2012, Biblioteca Virtual redELE 2013. SIDOTI, R. (2013). “Aportaciones prácticas a la enseñanza de las colocaciones: tipología de actividades para abordar el fenómeno en el aula de E/LE de forma explícita”, Mediterráneo, Revista de la Consejería de Educación en Italia, Grecia y Albania, 4 – Noviembre 2012, pp. 125-129 e pp. 30-46 (anexo Mediterráneo). Grammatiche Torrego Gómez, L., Análisis sintáctico. Teoría y práctica, Ediciones SM, Madrid. Esercitazioni di lettorato AAVV., Prisma. Avanza. Libro del alumno. Método de español para extranjeros. Nivel B2, Madrid, Edinumen, 2016. C. MORENO, HERNÁNDEZ, C., KONDO, C.M., Gramática. Nivel avanzado B2, Anaya, Madrid, 2009. De PRADA, M., SALAZAR, D., MOLERO, C. M., (2012) Uso interactivo del vocabulario y sus combinaciones más frecuentes, Edelsa, Madrid.

Elenco delle unità didattiche costituenti l'insegnamento

LINGUA SPAGNOLA II

Docente: ROSSANA SIDOTI

Orario di Ricevimento - ROSSANA SIDOTI

GiornoOra inizioOra fineLuogo
Lunedì 10:40 12:00stanza 146
Note:
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