[2011/2009] - MEDICINA VETERINARIA
prof. Giuseppe Piccione
Prova finale
La prova finale prevede la presentazione di una dissertazione scritta in una lingua della Comunità Europea. Lo studente svolge tale dissertazione sotto la guida di un relatore al fine di dimostrare il possesso delle specifiche competenze professionali contemplate fra gli obiettivi formativi qualificanti e specifici. Lo studente espone l'argomento della tesi e lo discute sulla base delle eventuali domande della Commissione. Al termine dei lavori questa assegna al candidato il voto di laurea tenendo in considerazione la discussione dell'elaborato e il curriculum didattico del candidato. La tipologia di tesi può essere sperimentale o compilativa, ma, in ogni caso, deve possedere requisiti di originalità. La realizzazione della tesi di laurea richiede un congruo numero di CFU.
Requisiti
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o titolo equipollente, conseguito anche all'estero e riconosciuto idoneo. Sono richieste conoscenze riguardanti: biologia, chimica, fisica, matematica e cultura generale, accertate con il test d'ingresso, secondo modalità stabilite dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che annualmente definisce con apposito decreto il numero programmato degli accessi.
Obiettivi
Il corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria si inquadra perfettamente negli obiettivi formativi della classe, cui si rimanda.
Il corso, a ciclo unico, ha, come obiettivo formativo specifico, l'acquisizione di una preparazione culturale e di conoscenze professionali peculiari, necessarie per svolgere la professione del Medico Veterinario. I laureati del corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria dovranno svolgere prevenzione sanitaria, anche attraverso esami post-mortem, a tutela della salute animale ed umana; dovranno essere in grado di effettuare visite cliniche e utilizzare metodologie innovative nel campo della diagnostica, della terapia e del controllo delle malattie infettive ed infestive; dovranno esercitare il controllo dell'igiene e della qualità degli alimenti e delle produzioni zootecniche, nonché il controllo sanitario degli allevamenti. A tale scopo il percorso didattico prevede un'iniziale formazione di base volta ad acquisire e/o migliorare le conoscenze: di fisica applicata alla biologia e suoi riflessi nella funzione degli organismi viventi, di chimica inorganica e organica con particolare riferimento alle macromolecole biologiche e agli acidi nucleici e al loro metabolismo, soprattutto negli animali di interesse veterinario, ivi comprese le moderne indagini di tipo biochimico e biomolecolare, di biologia animale e vegetale, delle discipline della morfologia, con particolare riferimento
all'anatomia clinica, e della fisiologia animale di base e applicata, dell'endocrinologia e dell'etologia. Le discipline di base svolgono un ruolo fondamentale, in quanto forniscono quelle conoscenze propedeutiche alla comprensione dei contenuti e delle finalità delle discipline caratterizzanti. Queste hanno inizio con le discipline zootecniche, che trattano in dettaglio le tematiche di allevamento, nutrizione, miglioramento genetico delle specie di interesse veterinario, con nozioni di filiera produttiva e di tecnologie mangimistiche. La formazione prosegue con la disamina delle principali malattie infettive ed infestive, incluse quelle emergenti con particolari ripercussioni nella sanità pubblica. Le discipline anatomopatologiche ed ispettive forniscono gli elementi necessari al riconoscimento di aspetti lesivi determinati da varie noxae patogene ed i provvedimenti da adottare in sede di controllo sanitario ai fini della salvaguardia della salute umana, nonchè della tutela igienica degli alimenti di origine animale lungo le filiere. Bisogna garantire, poi, le conoscenze delle cause e dei meccanismi patogenetici atti a fornire le basi per la diagnosi e la terapia delle patologie d'organo e di apparato negli animali. Il percorso prevede ancora conoscenza dei residui farmacotossicologici ai fini della sicurezza alimentare, della farmacovigilanza e delle problematiche ecotossicologiche. Le discipline dell'ambito clinico forniscono gli elementi diagnostici utili al riconoscimento delle malattie ed i possibili interventi di terapia e prevenzione, sia per gli animali da compagnia che da reddito, ivi compresi gli animali non convenzionali, senza trascurare gli aspetti legislativi e medico-legali. Gli studenti completano il percorso formativo con discipline "affini ed integrative" e "a scelta", in parte personalizzandolo e caratterizzandolo in ambiti specifici. Ampio spazio è dato alle attività di tirocinio, anche sotto forma di stage presso strutture esterne, al fine di assicurare la formazione pratica necessaria all'espletamento della professione. Infine, viene garantito un congruo periodo di tempo da dedicare alla stesura della tesi di laurea, affinché possegga caratteristiche di originalità.
Risultati
Dato non disponibileSbocchi professionali
Funzione in un contesto di lavoro:
1. Medico veterinario nel contesto delle attività assistenziali medico-chirurgiche riferite agli animali da compagnia e da reddito.
2. Medico veterinario del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) a garanzia della sanità animale e e della qualità delle produzioni
agro-zootecniche
3. Medico veterinario del SSN per la gestione della sicurezza degli alimenti di origine animale
4. Medico veterinario del SSN nel contesto dei Laboratori di Prova Ufficiali
5. Medico veterinario libero professionista a supporto degli allevamenti
6. Medico Veterinario libero professionista a supporto dell'industria mangimistica, farmaceutica ed alimentare
Competenze associate alla funzione:
1. Patologia, medicina e chirurgia veterinaria.
2. Malattie infettive ed infestive, zootecninia e nutrizione animale, legislazione veterinaria.
3. Ispezione degli alimenti di origine animale e legislazione veterinaria.
sbocchi professionali:
1. Professionista impegnato in ambulatori e cliniche veterinarie.
2. Professionista impegnato in attività sanitarie medico-veterinarie in allevamenti di animali da reddito.
3. Medico Veterinario del Sistema Sanitario Nazionale.
4. Medico Veterinario impegnato in Istituti e laboratori di ricerca pubblici e privati.
5. Professionista impegnato nelle industrie mangimistiche, farmaceutiche ed alimentari.
Parere delle parti sociali
In questa sessione si prendono in considerazione due incontri con le organizzazioni rappresentative delle professioni, convocati, nel primo caso (30/10/2008) dalla Presidenza dell'allora Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Messina mentre, nel secondo caso (23/04/2013), per via telematica, dal Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria.
L'incontro con le Parti Sociali, tenutosi in data 30/10/2008, si è rivelato proficuo al fine della revisione dell'ordinamento ex DM 509/99 e, altresì, per instaurare rapporti più continui e collaborativi tra le parti. Nel corso di tale incontro è stata sottolineata la pregnante necessità di una maggiore qualificazione del laureato in Medicina Veterinaria in diverse attività specialistiche, alla cui realizzazione possono anche contribuire, tramite opportune convenzioni e coerentemente con le esigenze del mondo del lavoro, gli enti pubblici e privati presenti sul territorio. In particolare è emersa l'esigenza di un maggiore coinvolgimento del Medico Veterinario in attività di laboratorio, intese queste ultime sia in termini di autocontrollo che di diagnostica clinica, nonché nell'ambito di attività sanitarie in realtà produttive quali aziende zootecniche e di acquacoltura, fortemente presenti in alcune province. E' stata inoltre messa in risalto l'opportunità di un'implementazione delle attività cliniche specialistiche anche in funzione dell'emergente figura del veterinario aziendale. Relativamente al parere del 23/04/2013, questo è stato reso nel corso della riunione del Consiglio di Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Sicilia, su invito telematico da parte del Coordinatore del CdLM. Il Consiglio, dopo ampia discussione, ha ritenuto di sottolineare l'importanza della formazione veterinaria nei settori della Sicurezza Alimentare, della Bioetica animale, della Tutela ambientale e della Medicina comportamentale.