Nell'ambito della Rassegna Culturale Mare, Mito, Messina, il 25 giugno, alle ore 18, l'Aula Magna "Vittorio Ricevuto" del Polo Papardo ospiterà la performance "Cinque stanze per Stefano D'Arrigo", a cura del prof. Dario Tomasello.
La formula della performance vede coinvolte Maria Andronaco, Federica Giglia, Aurora Grasso e Lorena Pagano, studentesse del DAMS di Messina. La "stanza" è intesa quasi come unità strofica di una canzone unica ed eterogenea, dedicata all’immensa avventura dello scrittore messinese di cui ricorre nel ’22 il trentennale della morte. Ogni stanza scandisce un aspetto non solo del testo di D’Arrigo, ma dell’immaginario multiforme ed epico da cui esso scaturisce e che esso ha rilanciato in misura così felice e suggestiva.
Si tratta di una performance nello “Stretto” non solo perché si svolge a ridosso dei luoghi topici del suo svolgimento (e con alle spalle i suggestivi pannelli del compianto Ghersi), ma anche perché cimentarsi con tale prova significa appunto concentrarsi, di là da ogni calembour, con le forche caudine di una lingua e di uno stile estremamente impervi.
Una lingua e uno stile che nel mare trovano la scaturigine più immediata. È così che il massimo esegeta del romanzo darrighiano, Walter Pedullà, ha inquadrato la questione: «Lo Stretto è un fiume che, pieno di cadaveri di marinai, sembra l’Acheronte ma la fessura fra Scilla e Cariddi simboleggia quella da cui nasce l’uomo. Nel mare si nasce e si muore, siamo quasi solo acqua. Secondo Savinio, la parola ebraica «maru» significa deserto e morte, ma anche madre e mare, acqua in cui si annega e che è pure liquido amniotico. Si son dati convegno tutte le lingue e tutti i miti del Mediterraneo in Horcynus Orca, che racconta splendori e misteri, epica ed epicedio, sapori e saperi dell’insondabile elemento che abbraccia l’Isola, nonché la Penisola, insomma la Terra».
Rassegna Culturale Mare, Mito, Messina: performance "Cinque stanze per Stefano D'Arrigo"
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Sabato, Giugno 25, 2022