Dopo la lunga chiusura dovuta ai lavori di ristrutturazione del polo di Papardo, il centro di Criogenia riattiva la produzione di azoto liquido.
L’ importante risultato è frutto dell’azione congiunta dell’Amministrazione dell’Ateneo, degli Organi di Governo e di chi, come il personale tecnico -Sigg. Emanuele Cosio e Domenico Bonanno- con specializzata competenza e professionalità, ha saputo e voluto fornire supporto e sostegno alla ripresa.
L’attivazione di tale servizio presso il Centro assicura la possibilità di avere in tempi celeri forniture di azoto, che saranno gratuite per i ricercatori dell’Ateneo. Entro breve si prevede anche di riprendere la produzione di elio liquido.
Come uso comune l'azoto liquido viene impiegato per raffreddare magneti superconduttivi nelle apparecchiature di risonanza magnetica nucleare, per lo svolgimento di esperimenti “al freddo” nel laboratorio di Fisica delle Basse Temperature, per il funzionamento di sensori di rivelazione sensibili e per il mantenimento di campioni biologici o facilmente degradabili (crioconservazione).
Recentemente l’azoto è stato anche proposto come alternativa all’idrogeno liquido per il trasporto e l’accumulo di energia proveniente da risorse rinnovabili. Una economia ad azoto liquidorientra fra le proposte ipotetiche per l’economia futura. Fra i progetti “green” in cantiere del centro vi sono la possibilità di utilizzare l’azoto liquido come un mezzo per immagazzinare localmente l’energia catturata da sorgenti rinnovabili e la realizzazione di motori marini ad azoto liquido.
E’ anche importante considerare che a livello globale, la crescente domanda di azoto liquido nel mercato dei gas industriali e dei prodotti elettronici si prospetta come un fattore chiave alla base della crescita del mercato di questo liquido nel prossimo sessennio. A tale crescita contribuisce anche l'aumento dell'uso di azoto liquido come refrigerante in settori quali la medicina, l'industria, la ricerca e la cucina. Questo pone valore alle attività produttive del centro e apre lo spazio a ipotesi di nuovi sviluppi.
Le richieste di azoto liquido, corredate da informazioni della quantità e dell’uso relativo, potranno essere inviate a centro.criogenia@unime.it. Per ulteriori info sul Centro e sui servizi erogati https://www.unime.it/it/centri/criogenia