Il Prof. Alessandro Tripodo ed il Dott. Giuseppe Sabatino, rispettivamente del Dipartimento MIFT e del CERISI dell’Università di Messina, hanno partecipato in qualità di coautori, ad uno studio i cui risultati sono stati recentemente pubblicati nell’articolo “Rolling Ironstones from Earth and Mars: Terrestrial Hydrothermal Ooids as a Potential Analogue of Martian Spherules” sulla rivista Mineral (MDPI).
La ricerca ha riguardato l'interpretazione di dati mineralogici e geochimici registrati su Marte dai rover della NASA (National Aeronautics and Space Administration). Tali dati hanno messo in evidenza la presenza di sferule ad ematite (denominati "Blueberry") che mostrano caratteristiche simili alle sferule ferrose scoperte nella sabbia idrotermale dell'Isola di Panarea.
Lo studio ha dimostrato che le caratteristiche morfologico/tessiturali, mineralogiche e geochimiche delle sferule marziane e delle rocce sedimentarie che le contengono, sono analoghe alle corrispondenti sferule di ferro che attualmente si formano sul nostro pianeta nel sistema idrotermale sottomarino attivo al largo dell'isola di Panarea (Isole Eolie, Mar Tirreno Meridionale). I fluidi idrotermali associati all'attività vulcanica consentono a questi grani sferoidali terrestri di formarsi e accrescersi. L’importante scoperta fatta a Panarea fornisce significativi indizi di una antica attività idrotermale anche sul Pianeta Rosso, e lo scenario idrotermale dell'isola può essere considerato come un potenziale analogo per la comprensione dei processi geologici passati e della potenziale connessione tra questi e possibili forme di vita su Marte.
Il gruppo di ricerca coinvolto in questo studio comprende anche la Prof.ssa Simona Quartieri (già professore ordinario di Mineralogia presso il MIFT), ricercatori afferenti all’INGV di Palermo - sezione di operativa di Milazzo, il Centre for Exploration Targeting - University of Western Australia, il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia (DSCG), il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’ Università di Bologna (BiGeA), la Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN) - Sede Territoriale Sicilia, il Dipartimento di Ecologia Marina Integrata – Milazzo, il Department of Geology, University of Johannesburg, il Dipartimento di Scienze della Vita e Ambientali (DISVA), l’Università Politecnica delle Marche, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) - Laboratorio di Milazzo e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) Trieste.