Il 19 marzo, a partire dalle ore 16, la piattaforma Microsoft Teams ospiterà il web seminar sul tema "Le stagioni del Titolo V tra riforme e controriforme", organizzato dal Laboratorio per le riforme e dai Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina. 

L'iniziativasi propone di offrire una sede di discussione delle tante proposte di revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione. Il sostanziale fallimento della riforma del 2001, ispirata a tendenze centrifughe, e le nuove esigenze emerse a seguito della pandemia, che sembrano avallare istanze centripete, ripropongono all’attenzione della dottrina costituzionalistica e dell’opinione pubblica la necessità/opportunità di una nuova revisione del Titolo V che incida sul riparto di competenze legislative e amministrative dello Stato e delle Regioni. Da questo punto di vista, sono tornati al centro del dibattito temi come l’introduzione di una clausola di supremazia (dello Stato nei confronti delle Regioni e degli enti locali), la costituzionalizzazione del sistema delle conferenze, la “regionalizzazione” del Senato, l’allargamento ai rappresentanti delle Regioni della Commissione bicamerale per le questioni regionali e le modalità di esercizio del potere sostitutivo previsto all’art. 120 Cost.

Su questi argomenti, dopo i saluti del Prorettore Vicario dell’Università di Messina, prof. Giovanni Moschella e dei Direttori dei due Dipartimenti, prof. Mario Calogero e prof. Francesco Astone, si soffermeranno i relatori: i proff. Laura Buffoni e Simone Pajno dell’Università di Sassari e il prof. Guido Rivosecchi dell’Università di Padova.

I lavori, preceduti da un’introduzione del prof. Giacomo D’Amico, saranno moderati dal dott. Luciano Ghelfi, giornalista del Tg2 Rai.

Le conclusioni saranno svolte dal prof. Alessandro Morelli, Direttore del Laboratorio per le Riforme

L’evento  sarà trasmesso in diretta streaming sulle pagine Facebook del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche (SCIPOG) dell’Università di Messina e del Laboratorio per le riforme (LabRiforme). Le modalità di accesso sono consultabili all'interno della locandina. Inoltre, è previsto il riconoscimento di 0,25 CFU per gli studenti dell’Ateneo.