A far data dal 9 novembre e fino a nuove ulteriori disposizioni, in analogia con quanto disposto dall’articolo 3, comma 4, lettera i del DPCM del 3 novembre, con decreto del rettore, il personale viene posto in modalità agile, fino al raggiungimento della percentuale del 70%.
A tal fine saranno collocati in attività lavorativa esclusivamente da remoto, in via prioritaria, le seguenti categorie:
a) fragili,
b) fruitori di Legge 104/92 per motivi personali,
c) domiciliati in zona rosse;
d) fruitori di Legge 104/92 per motivi familiari,
e) residenti fuori comune che utilizzano mezzi di trasporto pubblici
f) soggetti con figli minori di età inferiore a 14 anni purchè il coniuge non usufruisca di analogo beneficio.
Si dispone che la modalità di lavoro da remoto debba essere svolta durante il previsto orario di lavoro ordinario.
Al fine di garantire l’erogazione dei servizi, almeno il 30% del personale dovrà svolgere attività ordinaria in presenza.
Si identificano, allo stato, le seguenti categorie di lavoratori le cui attività sono ritenute indifferibili, fatte salve le categorie di cui alle lettere a), b) e c): dipendenti del Servizio di prevenzione e protezione, dei servizi di autoparco, dell’ufficio tecnico, della direzione lavori, del protocollo, tecnici di laboratorio, giardinieri, RUP, DEC.
Visualizza D.R. n.2474 del 5 novembre 2020
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