Grande interesse per il webinar di Diritto aeronautico
Il 14 maggio si è tenuto il Seminario webinar sul tema “Violazione dello spazio aereo e sicurezza del volo”, organizzato nell’ambito delle attività didattiche del Dottorato di ricerca in Scienze giuridiche del Dipartimento di Giurisprudenza, coordinato dalla Prof.ssa Concetta Parrinello. Oltre alla docente, che ha aperto i lavori, e all’intervento introduttivo della Prof.ssa Francesca Pellegrino, il Prof. Umberto La Torre, ordinario di Diritto della navigazione nell’Università di Catanzaro e membro del CUST (Centro Universitario di Studi sui Trasporti) e il Col. Dott. Alfonso Ariu dell’Aeronautica Militare hanno tenuto le relazioni.
All’iniziativa hanno partecipato oltre un centinaio di persone tra docenti del settore, dottorandi e dottori di ricerca, cultori della materia, studenti delle cattedre di diritto aeronautico e di diritto della navigazione, studenti di istituti superiori di Messina e dell’Istituto nautico e aeronautico Ciliberti di Crotone, che sono intervenuti nel corso del dibattito, dimostrando grande interesse per il tema. Le relazioni sono state intervallate e arricchite dal richiamo a tanti casi pratici di violazione dello spazio aereo, nonché dalla proiezione di slides e video. Eccellente l’assistenza tecnica assicurata dagli uffici dell’Ateneo, e in particolare da Vincenzo Brunello, Nicola Schepis, Marco Todaro e Roberta Maisano.
Si riporta una sintesi dei temi che sono stati trattati nel corso del Seminario.
Gli aeromobili civili si spostano, seguendo rotte certificate, lungo spazi aeri controllati dalle competenti autorità aeronautiche. Lo spazio aereo è sovrastante il territorio e soggetto alla sovranità dello Stato.
Il comando dell’aeromobile, intendendosi per tale ogni macchina destinata al trasporto per aria di persone e cose (art. 743 c. nav.) è affidato, dall’esercente, al pilot in command. Questi è il più alto in grado tra i componenti dell’equipaggio e la massima autorità a bordo, alla quale l’equipaggio deve prestare obbedienza. Il pilot in command, per converso, è gravato da responsabilità per la corretta condotta del velivolo, deve attenersi alle prescrizioni dei manuali operativi, seguendo la rotta (flight plan), osservando le Regole dell’aria (Annesso 2 Convenzione di Chicago), alle quali potrà derogare solo ove la loro applicazione dovesse, nel caso concreto, pregiudicare la sicurezza.
Durante il volo il personale di condotta deve interfacciarsi via radio con i servizi di controllo del traffico aereo, che garantiscono (Annesso 11 Convenzione di Chicago) .la separazione tra aeromobili in volo ed il corretto flusso delle informazioni di sicurezza.
Sono queste talune delle disposizioni, perennemente modificate ed aggiornate, che consentono il regolare esercizio del volo aereo in condizioni di sicurezza.
Delicati problemi sorgono nel caso in cui l’aircraft dovesse interrompere i collegamenti radio, e/o deviare dalla rotta, ovvero l’equipaggio, a mezzo apposite comunicazioni convenzionali, dovesse segnalare un indebito impossessamento del velivolo.
La questione è emersa in tutta la sua drammatica attualità dall’11 settembre 2001, ove il mondo intero ha preso atto della pericolosità dell’aeromobile, che, da mezzo di trasporto da tutti apprezzato per la sua capacità di ridurre la dimensione spazio-temporale, per la versatilità del suo impiego a vantaggio di un’ utenza non più elitaria di passeggeri, rischia di tramutarsi in una terribile arma di distruzione di massa. Pertanto, ove l’aeromobile si trovi esposto ad un “atto da inferenza illecita” quali provvedimenti possono essere attuati, e da chi, per proteggere la comunità viaggiante ed i terzi sulla superficie?
Il tema è ampio poiché spazia dalle contromisure difensive minime, attraverso le quali il comandante avvisa le competenti autorità e queste, a loro volta, avvisate o comunque altrimenti allertate, dovranno tra loro attivarsi per lo scambio delle informazioni, a quelle più drastiche per scongiurare il peggio. Queste misure sono graduate e calibrate in maniera proporzionale alla gravità della minaccia.