Si è svolto, in modalità teledidattica a causa dell'emergenza pandemica da COVID-19, il corso di formazione "Investigazioni scientifiche nell'ambito degli accertamenti tecnici disposti dell'Autorità Giudiziaria: punti di forza ed eventuali criticità". L'iniziativa, organizzata dalla Scuola Superiore della Magistratura (Formazione Decentrata di Messina), ha visto il fattivo coinvolgimento - in qualità di relatore - della prof.ssa dell'Ateneo peloritano Roberta Somma.

Il corso, rivolto ai Magistrati, ha esplorato argomenti di taglio tecnico-scientifico e pratico riguardanti i principi base delle Scienze Forensi, in generale, e gli accertamenti tecnici nell’ambito della Geologia Forense, in particolare. Al riguardo, la Geologia Forense, basandosi sul celebre "principio di Locard", utilizza le applicazioni delle Geoscienze per la risoluzione di casi giudiziari. Posta tale base, il trasferimento di prove fisiche, dalla scena del crimine al sospettato e alla vittima, è alla base della criminalistica in cui può essere coinvolta in ambito giudiziario la Geologia Forense. Alla fine del corso sono stati presentati due casi studio riguardanti le investigazioni scientifiche svolte nell’ambito di casi giudiziari di rilievo mediatico: il caso dell’omicidio dell’Onorevole Aldo Moro (in cui gli scienziati forensi italiani hanno eseguito accertamenti tecnici su terricci forensi) ed il caso dell’occultamento di cadavere di J. H. (in cui la Polizia americana ha ricercato e trovato il cadavere occultato clandestinamente, tramite l’uso del georadar, dei cani da cadavere e di altre tecniche scientifiche).

Tali attività rappresentano una ideale prosecuzione di quelle organizzare in passato dalla Scuola Superiore della Magistratura (Formazione Decentrata di Messina), che hanno visto impegnati i docenti dell’Università di Messina.