La Sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti ha ospitato un Seminario di approfondimento sulla figura di Santa Cecilia (Patrona della Musica e dei Musicisti) nell’ambito delle iniziative culturali e musicali frutto del protocollo siglato, meno di un anno fa, dall’Università di Messina e dal Conservatorio “Arcangelo Corelli”.
Cecilia era una ragazza patrizia (III secolo) che volle consacrarsi alla verginità tanto che fece convertire il suo sposo al cristianesimo, e per questo motivo furono entrambi condannati a morte. In seguito, sebbene in vita Cecilia fu mai una musicista, fu canonizzata e raffigurata (probabilmente a causa di una interpretazione dell’antifona di introito della Messa nella festa a lei dedicata) con uno strumento musicale, un piccolo organo portativo, tra le braccia.
Ai lavori, moderati dal prof. Filippo Grasso, Delegato dell’Ateneo alle Iniziative Scientifiche nel settore del Turismo, sono intervenuti il Vescovo Ausiliare di Messina, Mons. Cesare Di Pietro, il prof. Salvatore Bottari (afferente al Dipartimento DiCAM), Don Domenico Messina (docente Facoltà di Teologia di Sicilia), la Storica dell’arte del Museo Regionale di Messina, dott.ssa Alessandra Migliorato.
“Il tema di oggi – ha detto il prof. Grasso – ovvero, l’approfondimento sulla figura di Santa Cecilia nel giorno del suo ricordo, verrà esplorato da quattro punti di vista differenti: quello religioso, con il contributo di Mons. Di Pietro, quello musicale-coreutico, grazie a Don Domenico Messina, quello artistico, attraverso l’intervento della dott.ssa Migliorato e quello storico, mediante l’analisi del prof. Bottari. L’Ateneo, con questo evento, vuole testimoniare ancora una volta la sua volontà inclusiva, aprendosi alle istanze di variegate realtà territoriali”.
“Santa Ceclilia – ha commentato Mons. Di Pietro – pur sottoposta all’arroganza ed alla violenza del martirio si mise a cantare le lodi di Dio, grazie alle quali è ricordata, perché sentiva dentro, nel cuore, un senso di giubilo e di esultanza che non veniva da lei; dunque, è un esempio di come il canto e la musica siano in grado di sprigionare il meglio di noi stessi, le nostre energie positive ed i valori spirituali che racchiudiamo. Si tratta di un’espressione artistica-spirituale del nostro animo ed ecco perché il Conservatorio, a buon diritto, merita l’ospitalità delle aule universitarie”.
“Con l’Università e con il contributo del teatro – ha aggiunto il dott. Ministeri – abbiamo presentato un pacchetto di iniziative dedicate alla Santa martire, celebrata da tutti i musicisti. Dopo l’approfondimento della sua figura qui in Ateneo, speriamo che la Cerimonia di consegna del Premio Santa Cecilia (prima edizione), in teatro, possa avere successo e divenire importante. Concluderemo con il Concerto inaugurale dell’Anno Accademico 2019-2020 del Conservatorio ‘Arcangelo Corelli’, con l’Orchestra Sinfonica diretta dal Maestro Bruno Cinquegrani. Sarà un bel Concerto, in cui verranno valorizzate tutte le nostre eccellenze musicali”.
“Per me è un onore – ha concluso la dott.ssa Migliorato – poter descrivere, al termine del seminario, il dipinto di Giovanni Francesco de Rosa, detto Pacecco, che raffigura Santa Cecilia. Nel dipinto la Santa martire, attraverso varie soluzioni compositive, viene rappresentata come fosse in una scena mondana di concerto, con figure molto idealizzate, eleganti ed abbellite”.
La Cerimonia di consegna del Premio Santa Cecilia (prima edizione) si svolgerà, alle ore 17 al Teatro Vittorio Emanuele, mentre, il Concerto si terrà, alle ore 21, presso il Santuario Sant’Antonio.