Si è svolta presso l'Aula Cannizzaro la tavola rotonda intitolata "Messina e i suoi mari: risorse ed opportunità. Un polo acquatico per rilanciare dal mare lo sviluppo della città". L'iniziativa, voluta dall'Ateneo in connubio con il consorzio CoNISMa e Marevivo, ha aperto i festeggiamenti in occasione della Giornata Europea del Mare, promossa (sin dal 2008) dalla Commissione Europea. I lavori sono stati aperti dai saluti del Direttore del CoNISMa, Edoardo Papa e del giornalista Mario Primo Cavaleri (Marevivo), moderatore dell'iniziativa.
"Sono molto contento - ha esordito - Edoardo Papa - di partecipare a questo incontro, testimonianza importante del rapporto fra Messina e il CoNISMa. Quest'ultimo è un consorzio che si propone di promuovere e coordinare la ricerca scientifica ed applicativa nel campo delle scienze del mare; per farlo, mira a favorire la sinergia fra le università consorziate e gli enti pubblici e privati di ricerca, gli enti locali e zonali, le strutture produttive. La mia presenza qui simboleggia l'elevata attenzione agli ambiti di ricerca in campo marittimo dell'Università di Messina e del Sud Italia". Il consorzio è suddiviso in Unità locali di ricerca, fra cui anche quella di Messina, presieduto dalla prof.ssa Concetta Gugliandolo. Al suo interno vi sono 45 afferenti al CoNISMa, con una massiccia presenza giovanile.
“L'occasione odierna - ha esordito il dott. Mario Primo Cavaleri (Marevivo) - rappresenta un'importante possibilità di riflessione per declinare un nuovo rapporto fra la città e il mare. Un'opportunità per rivedere le priorità e riaffrontare dei temi caldi come, ad esempio la Metropolitana veloce dello Stretto. Si può migliorare e l'incontro di oggi testimonia che i tempi sono maturi".
Il primo ad addentrarsi nelle tematiche della tavola rotonda è stato il prof. Salvatore Giacobbe, autore di una analisi degli aspetti naturalistici e paesaggistici dello Stretto di Messina. “Biotecnologie blu” è stato, invece, il sottotitolo dell'intervento della prof.ssa Concetta Gugliandolo la quale, coadiuvata dalle immagini, ha evidenziato l'importanza degli studi compiuti, negli anni, su biomolecole e organismi abissali immortalati nelle profondità delle acque messinesi. "Organismi e molecole - ha ricordato - che sono le medicine del mare e possono avere effetti benefici sull'uomo". L'ing. Domenico Amato ha, infine, rilanciato l'idea dell'acquario nella parte orientale della Zona Falcata. "Un'area - ha detto - perfetta per un'idea progettuale e una riqualificazione urbana finalizzata ad un polo acquatico cittadino".