Sulla rivista Platinum il progetto "Aeromat" di UniMe
All'interno del nuovo numero di Platinum “Aziende & Protagonisti” (edizione di luglio 2021), disponibile nelle edicole in allegato a Il Sole 24 ORE, ha trovato ampio spazio il progetto "Aeromat" siglato UniMe. Un articolo di approfondimento - scaricabile anche online dal sito web dedicato platinum-online.com - intitolato "Modelli fisico-numerici per la meteorologia" ha infatti fedelmente descritto il lavoro condotto dall'Ateneo peloritano per unire la ricerca sperimentale e la modellizzazione meteo-ambientale alla ricerca legata all’impatto delle ceneri vulcaniche.
In particolare, l'obiettivo è quello di fornire un supporto scientifico costante a chi costruisce velivoli, ai piloti di aeromobili e a chi gestisce il traffico aereo, per evitare che la pre- senza di cenere nell’aria possa creare problemi (come ben sa, anche in Italia, chi opera negli scali di Catania, Comiso, Reggio Calabria o Napoli, spesso condizionati da emissioni vulcaniche come quel- le dell’Etna, Stromboli e dell’area vesuviana).
Lungo questo percorso, il progetto "Aeromat" portato avanti, nello specifico, dal Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e Scienze della Terra (MIFT)di cui è responsabile scientifico nazionale il prof. Salvatore Magazù,
Decano di Fisica sperimentale dell’Ateneo messinese e docente all’Università francese di Tours, già premiato dall’Accademia Francese delle Scienze, Magazù coordina un partenariato composto da dieci tra enti di ricerca e aziende nazionali e una ricca serie di attività di cui "Aeromat" è la punta di diamante.
Aeromat abbina il monitoraggio sperimentale con un modello meteorologico funzionale alla previsione della dispersione delle ceneri ed, a questo punto del programma, sono in via di acquisizione nuovi celiometri per monitorare la concentrazione di ceneri vulcani- che; è in fase di progettazione, inoltre, un drone ex novo con motore a idrogeno. Nel progetto c’è anche una sezione dedicata allo studio, mediante tecniche sperimentali, dei materiali impiegati e della sensoristica in volo. L'obiettivo più ambizioso è quello di creare un centro di competenze meteorologiche in Sicilia. "Oggi non esiste - ha detto il prof. Magazù - e l’idea è quella di riuscire a realizzarlo proprio a Messina".