Il documento è stato siglato oggi pomeriggio a Catania, nella sala conferenze del Policlinico Gaspare Rodolico, dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e dai rettori Fabrizio Micari, Francesco Priolo e Salvatore Cuzzocrea rispettivamente alla guida degli atenei di Palermo, Catania e Messina.
"Ringrazio i magnifici rettori delle nostre università perche hanno condiviso un percorso che ci consegna un protocollo all'insegna dell'efficienza e della trasparenza e rende i policlinici univeristari luoghi di ricerca e di formazione, ma anche di assistenza, come i più grandi ospedali del mondo - ha affermato l'Assessore alla Salute Ruggero Razza. "I cittadini troveranno una maggiore disponibilità delle strutture, più reattive dal punto di vista ospedaliero - ha aggiunto - ritorna l'era dei concorsi anche nei policlinici, i giovani entreranno all'interno delle aziende universitarie, mentre fino ad oggi il percorso di crescita è stato legato piu ai profili accademici e meno a quelli assistenziali. La Sicilia è stata una delle prime regioni ad aver attuato il protocollo Anac sulle misure anticorruzione nella Sanità, da oggi sarà trasfuso anche all'interno dei protocolli di intesa tra la Regione e le Università siciliane".
“Esprimo grande soddisfazione – ha dichiarato il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo -. Siamo riusciti ad attivare una collaborazione davvero fattiva tra l’Università di Catania, gli altri atenei dell’Isola e l’assessorato regionale. Desidero manifestare un sentito ringraziamento all’assessore Ruggero Razza che si è prodigato molto e in tempi relativamente brevi siamo giunti a questo grande risultato, a beneficio del nostro Ateneo, certamente, ma anche di tutta la sanità catanese”.
Per le nuove convenzioni invece, è previsto un procedimento di autorizzazione assessoriale e di selezione dei primai universitari attraverso l’applicazione dei principi dell’evidenza pubblica. In particolare per la nomina si procederà mediante una selezione che dovrà avvenire attraverso il ricorso ai principi fondanti delle procedure concorsuali: pubblicità e trasparenza, massima partecipazione e adeguata motivazione della nomina del primario.
Il documento siglato oggi, inoltre, estende la possibilità di far ricoprire l’incarico di direttore di struttura complessa anche ai docenti associati. Vengono, altresì, introdotte la nomina di una Commissione composta dal direttore sanitario aziendale e da docenti esterni all’ateneo del settore scientifico di riferimento, la redazione di un elenco di idonei corredato da giudizi individuali di adeguatezza e la nomina del primario previa intesa col manager dell’Azienda.
Per i docenti privi di incarico di direzione sarà inoltre possibile assegnare la titolarità di programmi interdipartimentali finalizzati all’integrazione delle attività assistenziali didattiche e di ricerca e la facoltà di accesso alle strutture sanitarie per lo svolgimento delle medesime attività.
Fra le misure più significative c’è l’istituzione del “Comitato di valutazione dei conflitti di interesse” (a composizione paritetica tra Università e Azienda ospedaliera universitaria) per il perseguimento della prevenzione dei fenomeni corruttivi con particolare riferimento ai contratti pubblici per l’acquisizione dei beni e servizi, dei farmaci e dei dispositivi sanitari e medicali. Un punto del protocollo è riservato ai giovani ricercatori per i quali sarà previsto lo stesso trattamento economico dei loro colleghi di pari incarico in servizio presso gli ospedali non universitari.
Il protocollo prevede un' azione di autorizzazione e di vigilanza da parte dell’Assessorato nella stipula di convenzioni per la chiamata di professori di prima e di seconda fascia e di contratti per il reclutamento di ricercatori tra il personale sanitario già inserito nella dotazione organica dei Policlinici.
Viene infine affermato l’importante principio secondo cui il criterio dell’organizzazione dipartimentale dei Policlinici diventa il modello ordinario di gestione dell’A.O.U. fondato sul principio di eguaglianza e di parità di coinvolgimento tra dirigenza universitaria e dirigenza aziendale per raggiungere gli obiettivi di assistenza sanitaria rivolta ai cittadini.