Questo pomeriggio, l’Aula Magna del Rettorato ha ospitato la Lectio magistralis del Generale di Brigata Maurizio Ferla, Comandante dei Carabinieri per la Tutela Ambientale su “Il Comando Carabinieri per la tutela ambientale: funzioni e competenze. Problematiche emergenti a livello nazionale e criticità applicative della normativa prevista dal titolo VI Bis del Codice Penale”, in occasione dell’ultima giornata della IV edizione della Summer School “Tiziano Granata” in Geologia forense e reati ambientali, organizzata dal Dipartimento MIFT e diretta dalla prof.ssa Roberta Somma.
Nella corso della lezione conclusiva, a cui hanno preso parte il Prorettore all’Internazionalizzazione Antonino Germanà ed il Direttore del Dipartimento MIFT prof. Fortunato Neri, l’intervento del Generale ha rappresentato l’opportunità per analizzare e conoscere le implicazioni del titolo VI Bis del Codice Penale “Delitti contro l’ambiente”, introdotto con la legge del 22 maggio 2015 n. 68 al fine di garantire un intervento massiccio sui reati ambientali e ‘nuovi’ eco-reati ed una risposta del legislatore alla necessità di assicurare adeguata copertura penale alle più gravi manifestazioni di aggressione alla natura ed al territorio.
Il Generale di Brigata Ferla ha illustrato le difficoltà interpretative della normativa, che ha visto l’inserimento dei delitti di inquinamento ambientale e disastro ambientale:” Qualche articolo del Titolo VI Bis andrebbe rivisto ed è importante che venga tolto il termine ‘abusivamente’ , che nonostante una sentenza della Corte di Cassazione abbia ricondotto ad una interpretazione non restrittiva ma estensiva, è comunque un avverbio che nella pratica cerca di riportare la teoria del danno cosiddetto “accettabile”, dando origine a molti casi di archiviazione e quindi la norma rischia di essere frustrata “.
Le attività teoriche e pratiche della Summer School hanno visto coinvolti studenti universitari, laureati, professionisti, addetti ai lavori, appassionati alla disciplina e appartenenti alle Forze dell’Ordine. Il corso con un percorso di alta formazione di 40 ore, ha rappresentato un’opportunità di crescita professionale, di approfondimento ed aggiornamento scientifico sui principi delle Geoscienze seguiti dagli esperti durante lo svolgimento di casi giudiziari collegati a reati contro la persona, il patrimonio e l’ambiente.