Vincenzo Fiaschè, 23 anni, laureando in giurisprudenza presso il nostro ateneo racconta la sua esperienza di tirocinio Maeci-Crui presso l’Ambasciata italiana a Kampala (Uganda).
“Da gennaio ad aprile ho svolto un tirocinio presso l’Ambasciata d’Italia in Uganda, con accreditamento anche in Ruanda e Burundi.
Essendo l’unico tirocinante dell’Ambasciata ho avuto la possibilità di sperimentare tutti i settori di intervento di un ente diplomatico-consolare all’estero. Passando da attività consolari, in cui ho potuto imparare il procedimento di accoglimento o diniego delle richieste di visto per l’Italia e l’organizzazione delle procedure per il voto degli italiani all’estero in vista del referendum costituzionale del 29 marzo, poi annullato a causa dell’emergenza sanitaria, ad attività più prettamente diplomatiche come la redazione di discorsi per gli eventi ufficiali e la stesura di relazioni e messaggi indirizzati al Ministero degli Affari Esteri italiano riguardanti la situazione politica, economica e sociale dei Paesi di accreditamento. A tal proposito ho, ad esempio, seguito durante tutto il corso del tirocinio l’evolversi della crisi diplomatica e dei contrasti tra Ruanda e Uganda e la delicata situazione di tensione sociale in Burundi in vista delle imminenti elezioni presidenziali.
La parte più entusiasmante è stata quella relativa alle attività che richiedevano la partecipazione a riunioni ufficiali con altri enti diplomatici, autorità ugandesi, imprenditori italiani, ONG e in particolare presso la Delegazione dell’Unione Europea che attraverso meeting plurisettimanali svolge un ruolo di collante tra le missioni diplomatiche dei paesi membri, riunioni alle quali, guadagnandomi la fiducia dei miei tutors, ho potuto presenziare autonomamente rappresentando la nostra Ambasciata. Altro ruolo dinamico è stato quello dell’organizzazione di eventi. Ho investito molto tempo, ad esempio, nell’organizzazione della partecipazione dell’Ambasciata all’Uganda-EU Business Forum, tramite la predisposizione di uno stand informativo e nell’organizzazione, di concerto con il Ministero dell’Ambiente ugandese e l’Ambasciata del Regno Unito, dell’Africa Climate Week.
Non meno ricca di emozioni è stata l’esperienza personale nel nuovo contesto ambientale. Kampala è una città che non dorme mai, sempre attiva e con mille sorprese dietro l’angolo, che tuttavia sconta sfortunatamente le classiche contraddizioni sociali dei paesi in via di sviluppo. Infatti lussuosi hotel e centri commerciali si alternano a drammatiche situazioni di povertà nelle baraccopoli della città. Quello ugandese è comunque un popolo giovane, estremamente amichevole e ospitale e con tanta voglia di fare, pertanto non ho fatto fatica fin da subito a stringere belle amicizie con miei coetanei che mi hanno accompagnato nella scoperta della città e del resto del Paese, in cui si è investiti e sommersi dalla natura tipica delle zone equatoriali.
Consiglio ai miei colleghi di partecipare al bando Maeci-Crui, possibilmente scegliendo una meta in cui potranno immergersi in un contesto completamente nuovo e diverso dal nostro, e ringrazio l’Università di Messina per avermi dato l’opportunità di vivere questa esperienza estremamente formativa e incisiva per il mio percorso universitario e umano”.