
Quest’anno il programma Erasmus festeggia il suo trentesimo anniversario. Erasmus ha sostenuto milioni di giovani e di professionisti dell’istruzione nei loro viaggi all’estero, nei loro studi, nell’acquisizione di nuove esperienze e competenze. Le Università in Europa sono state completamente trasformate da questo programma così come l’intera società europea ha conosciuto cambiamenti straordinari. Come ha affermato lo scrittore italiano Umberto Eco: “Erasmus ha creato una prima generazione di giovani europei”.
Dal 2015 in avanti il programma Erasmus+ ha allargato le sue frontiere raggiungendo anche i paesi del Mediterraneo meridionale, fungendo da catalizzatore per una trasformazione che ha messo al centro delle attività delle Università la cooperazione internazionale.
È trascorso molto tempo da quando l’Unione Europea ha raccolto le richieste di molte fra istituzioni ed organizzazioni a sostegno di un programma di mobilità per studenti che fosse aperto alle istituzioni accademiche dei Paesi del bacino del Mediterraneo meridionale con lo scopo di coinvolgere studenti e ricercatori di ambo le sponde. L’ultima iniziativa di rilievo in tal senso è stata rappresentata nel 2011 dall’appello di cinque membri del Parlamento europeo per stimolare la Commissione Europea a creare un Erasmus mediterraneo.
L’UNIMED aderì a quell’appello lanciando durante la sua Assemblea generale del 2011 una petizione online rivolta alla Commissione europea con l’obiettivo di promuovere la dimensione internazionale del programma Erasmus e ad ampliare la sua azione anche alle Università del Mediterraneo meridionale. La petizione raccolse 6.000 firme da 55 paesi diversi ed è stata consegnata nel Gennaio 2012 all’allora Commissario europeo per l’istruzione e la cultura. L’obiettivo, raggiunto, era mostrare il forte interesse e la necessità di avere un programma Erasmus a livello euromediterraneo.
A cinque anni di distanza, siamo ancora più convinti che l’estensione dei programmi di mobilità ai paesi del Mediterraneo meridionale sia lo strumento giusto per fornire agli studenti ed ai giovani dei paesi del Mediterraneo la possibilità di contribuire a creare le condizioni per l’istituzione, da parte delle future generazioni politiche, di una nuova dimensione della cooperazione nel bacino Mediterraneo.
Per tutti questi motivi ed in linea con la petizione del 2011, chiediamo oggi che sia ulteriormente rafforzata la dimensione internazionale del programma Erasmus, in particolare per quanto riguarda le due azioni “International Credit Mobility” e “Capacity Building for Higher Education”. Riteniamo che i rappresentanti delle istituzioni accademiche debbano e possano contribuire alla definizione di nuovi modelli di educazione che siano capaci di costruire comunità per un futuro pacifico e prospero.
Il programma Erasmus+, attraverso le sue azioni, può altresì sostenere le istituzioni di istruzione superiore nella regione euromediterranea nella definizione di una risposta coerente e concreta per l’integrazione degli studenti rifugiati, condividendo le buone pratiche e le diverse esperienze in corso e attraverso l’attività di rafforzamento delle loro competenze.
Per tutti questi motivi, l’UNIMED chiede il vostro sostegno per questa nuova petizione al fine di raggiungere, insieme, come nel 2011, risultati concreti a beneficio del futuro degli studenti, dello staff e delle istituzioni di istruzione superiore nell’area euromediterranea.
Firmando questa petizione, ci aiuterai a chiedere alla Commissione europea quanto segue:
- Il rafforzamento la dimensione della mobilità internazionale del programma Erasmus+ (periodo di programmazione 2021-2027) per aiutare studenti, docenti e personale ammnistrativo ad acquisire nuove competenze, a sostenere il loro sviluppo professionale ed approfondire la conoscenza e comprensione di altre culture. Tale rafforzamento deve avvenire attraverso l’aumento del numero di borse di studio dalle circa 8.000 attuali su base annuale (studenti e personale e da sud a nord e viceversa) fino a 30.000;
- Il sostegno ai Paesi del Sud del Mediterraneo per promuovere un programma di mobilità regionale Sud-Sud;
- L’integrazione di studenti e accademici rifugiati nei sistemi di istruzione superiore euro-mediterranea;
- Il rafforzamento e consolidamento della dimensione “Capacity Building” per poter sviluppare, condividere e trasferire buone pratiche e approcci innovativi nei campi dell’istruzione, della formazione e della gioventù.
Il fondatore dell’UNIMED, Prof. Franco Rizzi, ha detto: “Il Mediterraneo è il nostro destino” e noi, come UNIMED, siamo convinti che dovremmo vivere insieme questo destino, mano nella mano, promuovendo la visione per una nuova generazione Erasmus mediterranea e per un regione di pace e prosperità.
Per aderire alla petizione : https://erasmuspetition.uni-med.net/it/