Il prof. Massimo Villari, docente di Informatica del Dipartimento di Ingegneria, nell’ambito di una divulgazione scientifica come kenyote speaker, ha presentato all’UCC Conference di Zurigo un nuovo sistema (nuovo paradigma) che potrebbe rappresentare il futuro del Cloud, l’ Osmotic Computing.
Osmotic Computing, frutto di un progetto europeo di ricerca realizzato dal prof. Villari insieme a docenti di Cardiff (Prof. Rana), New Castle (Prof Ranjan) e Vienna-TUW (Prof. Dustdar), rappresenta la proposta di un nuovo paradigma di computazione (simile al consolidato Cloud, e i nuovi Fog e Edge) che vuole armonizzare e porre le basi per un nuovo modo di intendere i sistemi informatici.
Il nuovo paradigma mutua le funzionalità dal processo chimico di Osmosi, in cui soluzioni chimiche scambiano molecole attraverso delle membrane che filtrano le soluzioni. Il corpo umano usa questo principio per la respirazione, filtro renale e molto altro.
Nell'ambito informatico le molecole sono assimilate a degli oggetti software che sono liberi di muoversi tra sistemi informatici eterogenei a cui è permesso di condurre il proprio ciclo di vita indipendentemente da dove siano realmente eseguiti attraverso il processo di astrazione (abstracion). Quindi una attività personale iniziata sullo Smartphone potrebbe essere migrata su una Smart TV o Smartcard e viceversa in maniera ‘osmotica'. In questo modo diventa più importante la funzionalità di un servizio a disposizione degli utenti che la sua reale esecuzione.