L’Università di Messina ha deliberato, in occasione della seduta degli Organi Collegiali dello scorso 8 Aprile, di erogare un contributo a supporto della mobilità degli studenti UniMe iscritti ad un corso di studi con rilascio di doppio titolo con Università straniere.
Un corso di studio che rilascia un titolo doppio o congiunto è un programma integrato, istituito da UniME con una o più università estere, che permette agli studenti di frequentare una parte dei corsi presso la propria Università e una parte presso le università partner. Si tratta di programmi di studio integrati, attivati sulla base di una convenzione con una Università straniera che consentono, al termine dello svolgimento di una parte della carriera presso l’Università partner, di ottenere sia il titolo rilasciato dalla propria Università di origine sia quello offerto dall’Università partner.
Un’opportunità unica per gli studenti Unime, che hanno la possibilità di ottenere un titolo di studio immediatamente riconosciuto in Italia ed uno immediatamente riconosciuto nel Paese dell’Università ospitante. Ad oggi sono attivi presso Unime 5 corsi di studio internazionali con doppio titolo presso i Dipartimenti di Ingegneria, Economia e Civiltà Antiche e Moderne.
La possibilità di accedere al contributo dipenderà da appositi bandi che ogni dipartimento pubblicherà per i Corsi di Laurea interessati.
“Questa iniziativa si inserisce in una strategia più ampia, che intende supportare l’internazionalizzazione della nostra offerta formativa e le opportunità per i nostri studenti in termini di arricchimento della propria formazione universitaria e di spendibilità del titolo sul mercato del lavoro. Pur in un momento complicato come quello che stiamo vivendo, lavoriamo affinché i corsi di studio che rilasciano titoli doppi o multipli crescano nel prossimo futuro” ha sottolineato il Prorettore all’Internazionalizzazione Prof. Antonino Germanà.
Gli studenti iscritti a corsi di studio internazionali, selezionati dai rispettivi Dipartimenti, che non siano beneficiari di altri contributi a supporto della mobilità per il successivo anno accademico, potranno dunque usufruire di un contributo ad hoc.