Nell’ambito della manifestazione nazionale “Settimana della Terra”, Unime ha aderito all’iniziativa con una serie di eventi, la manifestazione, giunta alla VI edizione, ha lo scopo di far appassionare i giovani alla Scienza, alle Geoscienze in particolare, e trasmettere l'entusiasmo per la ricerca e la scoperta scientifica. Far conoscere le possibilità che la scienza ci offre per migliorare qualità della vita e sicurezza, investendo su ambiente, energia, clima, alimentazione, salute, risorse e riduzione dei rischi naturali.
Venerdì 19 ottobre si svolgerà il GeoTour dello Stretto organizzato dal Corso di Laurea in Analisi e Gestione dei Rischi Naturali ed Antropici, sempre venerdì alle ore 20 si terrà una conferenza presso il Royal Palace Hotel dal titolo: “Messina…un laboratorio naturale per lo studio del Mediterraneo” , per sabato 20, infine, è stata organizzata dalle 10 alle 12 una visita all’Istituto Talassografico (CNR), nella zona falcata di San Raineri – Messina.
Per gli studenti universitari interessati, la Conferenza, si svolgerà nuovamente sabato, alle ore 10:00, presso l’Ist. Talassografico (CNR). Gli studenti potranno iscriversi gratuitamente entro il 18 ottobre, contattando la coordinatrice dell’evento Dott.ssa Geol. Ester Tigano al numero 328/8237773 oppure alla mail estigano@tiscali.it.
Titolo del doppio Evento: “Messina… un laboratorio naturale per lo studio del Mediterraneo”, relatori, due professionisti, il Geol. Enrico Curcuruto e il biologo Mauro Cavallaro che illustreranno, con l’ausilio di immagini e con la loro lunga esperienza nei propri settori di studio, i caratteri fisiografici, geomorfologici e straordinari dello Stretto di Messina per condurci in un viaggio lungo le sponde dello Stretto, fino alle profondità abissali, passando dalla mitologia ai pesci fossili recuperati nell’entroterra siciliano.
La serata si concluderà con la firma di una lettera di intenti finalizzata alla successiva stesura di un protocollo di intesa tra il Museo Mineralogico – Paleontologico e della Zolfara di Caltanissetta, Mottura, ed il Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina, diretto dal Prof. Spadola. Entrambi i direttori firmeranno per sviluppare una collaborazione per le ricerche in campo museale mineralogico, petrografico, paleontologico e zoologico al fine di promuovere la ricerca, la classificazione dei materiali di interesse museale, le mostre temporanee, la formazione di studenti di scuola primaria e secondaria.
L’altra iniziativa, il Geotour dello Stretto di Messina, organizzato dal corpo docente del Corso di Laurea in Analisi e Gestione dei Rischi Naturali ed Antropici, si snoderà lungo la città di Messina. Nel corso del Tour verranno illustrate le caratteristiche geologiche dell'area dello Stretto di Messina e le fonti di rischio naturale ed antropico.
Il percorso sarà svolto in parte a piedi ed in parte in pullman messo a disposizione dall'organizzazione.
La memoria del devastante terremoto del 28 dicembre 1908 è ancora viva nella città di Messina, che dopo quella data ha faticosamente ricostruito non solo gli edifici ma anche il tessuto sociale. Attraverso la memoria custodita negli edifici della città si ricostruisce la geologia del substrato su cui poggia la città, percorso da una fitta rete di faglie, i cui movimenti determinano una elevata pericolosità sismica.
Si procede poi nelle aree suburbane. Dalle colline messinesi si apprezzano l'attuale morfologia dello Stretto e le sue caratteristiche geopaleontologiche. A Capo Peloro si possono illustrare l'importanza naturalistica e la peculiarità geologica dei laghi di Ganzirri e Faro.
Programma dettagliato
Ritrovo dei partecipanti a Piazza Duomo alle ore 8:00. Partenza per tour a piedi.
La Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani rappresenta un luogo simbolo da cui parte i tour. Edificata in epoca bizantina, probabilmente sui resti di un antico tempio, ha attraversato secoli di storia fino ad assistere al terremoto del 1908, a cui ha resistito. La ricostruzione della città dopo il sisma è ripartita da una quota più alta, sulle macerie spianate e compattate, mentre la Chiesa ha conservato la sua posizione, attualmente sotto il piano di strada. Gli effetti del sisma sulla città rappresentano l'occasione per introdurre il rischio sismico, in relazione al complesso sistema di faglie esistente nell'area, caratterizzata da una intensa attività sismica.
Si procede verso il Duomo, edificato nel 530 d. C. sulle vestigia di un antico tempio romano. Durante la visita, saranno illustrati i materiali lapidei utilizzati nel corso dei secoli e nell'imponente rifacimento dopo il sisma del 1908.
Il tour procede in pullman verso la parte alta della città. Dalla piazza di Cristo Re sarà possibile avere una visione dello Stretto che consentirà di illustrarne Geologia e Natura. Le coperture sedimentarie ed i fossili in essi preservati restituiscono antichi fondali marini sollevati per tettonica. I fossili contribuiscono a determinarne l'età e l'originaria profondità sotto il livello del mare, oltre a dare la possibilità di valutare dislocazioni per faglia.
Si procede poi in pullman dal centro della città verso i laghetti di Ganzirri e Faro. Una sosta lungo la costa sarà l'occasione per illustrare i processi di erosione costiera, mentre guardando cverso monte, si potranno i rischi di dissesto e frane. Il tour si conclude al lago di Ganzirri, che verrà descritto da un punto di vista geologico e idrologico, con riferimenti alla rilevanza naturalistica.
I partecipanti saranno riaccompagnati al punto di partenza, in prossimità del Duomo di Messina.
La durata stimata è di circa 4 ore. Il Geotour è indirizzato principalmente a scuole e famiglie.
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