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Su "GENE" lo studio del genoma G. creatinolyticus LGCM 259, in equipe studiosi UniMe
I risultati sul sequenziamento di un batterio, ritrovato in alcune lesioni sottocutanee di una cavalla (il riferimento è al genoma Glutamicibacter creatinolyticus LGCM 259), sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica "GENE". Lo studio ha coinvolto il prof. Giuseppe Mazzullo (Dipartimento di Scienze veterinarie dell'Università di Messina), la dott.ssa Claudia Rifici (Dottore di Ricerca in Scienze veterinarie presso UniMe) e diversi altri studiosi, all'interno di una equipe internazionale. Il lavoro ha permesso di registrare la sequenza genomica del batterio, che è stato isolato in Italia, con la cavalla in questione che mostrava diversi noduli sottocutanei diffusi con intensa vascolarizzazione.
Nello specifico, le indagini scientifiche hanno avuto lo scopo, attraverso una serie di analisi partite da alcune valutazioni patologiche, di studiare il comportamento biologico di ceppi batterici nel determinismo delle lesioni piogranulomatose nel cavallo. In particolare, in questo studio sono stati effettuati il sequenziamento e l'analisi genomica di G. creatinolyticus LGCM 259 e ulteriori analisi comparative eseguite tra 4 rappresentanti di diversi membri del genere di habitat diversi e disponibili nel database NCBI. Lo studio ha permesso di dimostrare che il genoma LGCM 259 trasporta geni codificanti importanti fattori di virulenza essenziali nella vitalità, virulenza e patogenicità, con elevata diversità interspecifica e un possibile meccanismo adattivo responsabile della sopravvivenza di ciascuna specie nella sua nicchia specifica. Inoltre, G. creatinolyticus LGCM 259 presenta geni di resistenza a 6 diverse classi di antibiotici e metalli pesanti, quali rame, arsenico, cromo e cobalto-zinco-cadmio e che potrebbero essere alla base dell'adattamento nell'ospite, della virulenza. La caratterizzazione mediante sequenziamento dell'intero genoma di un ceppo patogeno di G. creatinolyticus e il suo deposito in banca dati (www.ncbi.nlm.gov/), permetterà di arricchire le conoscenze eziologiche, patologiche ed epidemiologiche dell'infezione negli animali, nonché di fornire utili dati per la corretta applicazione di iter diagnostici e protocolli terapeutici.
Lo studio è già disponibile su PubMed, un motore di ricerca gratuito relativo alla letteratura scientifica biomedica, e verrà ampliato con un lavoro descrittivo dal punto di vista clinico, patologico, microbiologico, biologico-molecolare.