Oltre 1000 i partecipanti alla Conferenza sul tema della “Just Culture” nel settore trasporti
Si è tenuta nei giorni scorsi l’annuale Conferenza internazionale sul tema “Just culture across industries: Continuing to learn from each other”, organizzata da EUROCONTROL (The European Organisation for the Safety of Air Navigation), in collaborazione con l’Università di Messina-CUST, con l’ICAO (International Civil Aviation Organization) e con l’ERA (European Union Agency for Railways).
L’evento, che si sarebbe dovuto tenere quest’anno a Messina-Taormina, a causa dell’emergenza Covid-19, si è svolto sulla piattaforma Zoom, coinvolgendo oltre mille partecipanti tra magistrati, esperti ed operatori, collegati da varie parti del mondo. Nel corso della Conferenza è stato anche lanciato il Manifesto della Just Culture.
Durante i lavori è stata messa in luce dal Dott. Ton Licu, a capo della “Safety Unit” di EUROCONTROL, la fattiva collaborazione scientifica da anni instaurata tra l’Università di Messina, e per essa il CUST, e l’Organizzazione aeronautica di Bruxelles, che ha permesso ad un gruppo di brillanti giovani studiosi messinesi, specializzati in materia di trasporti, di dare un significativo contributo – in qualità di “legal experts” – allo sviluppo in Europa della “just culture”. Quest’ultima espressione fa riferimento a quella “cultura nella quale gli operatori in prima linea o altre persone non sono sanzionati per azioni, omissioni o decisioni da essi adottate sulla base della loro esperienza e formazione, ma nella quale non sono tuttavia tollerate la negligenza grave, le infrazioni intenzionali e le azioni lesive” (Reg. UE 691/2010 e 376/2014). Ciò significa che tutte le attività aeronautiche svolte da piloti, assistenti di volo, controllori del traffico areo, personale dell’handling o della manutenzione ecc., che vengano condotte in buona fede, secondo le procedure standard e nel rispetto della formazione ricevuta, non dovrebbero essere oggetto di sanzioni penali, disciplinari o amministrative. Ma questo non significa garantire un’impunità assoluta, essendo esplicitamente escluse sia le violazioni dolose che quelle derivanti da una grave negligenza dell’operatore.
Il tema, di estrema rilevanza, rientra tra le ricerche che il CUST ha in corso da anni e i cui risultati sono contenuti in numerose pubblicazioni.
Le interessanti relazioni, tra le quali quella della Prof.ssa Francesca Pellegrino sul concetto di “Just Culture”, hanno, da diversi punti di vista, messo in luce i vantaggi in termini di miglioramento degli standard sicurezza che deriverebbero dall’applicazione di questi principi di diritto dell’Unione europea, che si pongono in netta contrapposizione rispetto alla diffusa cultura della colpa (Blame Culture), volta ad individuare ad ogni costo un responsabile in caso di incidente aereo o di altro disastro che si verifichi nel settore dei trasporti.
La giornata conclusiva della Conferenza si terrà il 17 novembre.