Nelle acque di Capo Milazzo ha ripreso il mare una tartaruga Caretta caretta curata presso l'OVUD d'Ateneo
Nei giorni scorsi un giovane esemplare di tartaruga Caretta caretta, riabilitato presso l'Ospedale Veterinario Universitario Didattico dell'Università di Messina, ha ripreso il mare nelle acque dell'Area Marina Protetta di Capo Milazzo. Contestualmente, l'OVUD, ha collaborato in sinergia con l'Associazione Marevivo ONLUS e con l'AMP milazzese, come già avvenuto in passato.
Il rapporto collaborativo fra le parti sociali è vitale, come sottolineato dal prof. Santo Caracappa (Coordinatore amministrativo OVUD), per la salvaguardia di queste importanti specie dell'ambiente marino: “La maggiore informazione - ha affermato - e la cooperazione con le associazioni ambientaliste, come avvenuto in questo episodio, nonché il supporto delle Capitanerie, dei pescatori e dei diportisti, oggi, contribuiscono a salvare molte tartarughe del mare. Queste creature sarebbero diversamente destinate ad estinguersi a causa degli innumerevoli rischi che corrono in acqua per effetto dell’inquinamento, per la presenza delle plastiche e per le catture accidentali. Grazie alla maggiore sensibilizzazione, questi esemplari vengono aiutati in tempo e riescono a giungere presso i Centri di soccorso in condizioni che favoriscono il loro recupero; rimane essenziale continuare a educare tutti ad una maggiore responsabilità nei confronti del mare e dei suoi abitanti”.
Al suo arrivo presso il porto di Milazzo, la tartaruga Caretta caretta è stata accolta da un comitato d’onore composto, fra gli altri, dal Comandante della Capitaneria di Porto locale, Massimiliano Mezzano, dal Sindaco di Milazzo, Pippo Midili, dal Presidente dell’AMP Giovanni Mangano e dai giovani volontari ed educatori ambientali di Marevivo. A coordinare la liberazione è stato il biologo Carmelo Isgrò.