Ampio successo per il webinar internazionale “Trasporto aereo post Covid-19: ritorno al passato o salto nel futuro?”
Numerosissimi utenti collegati e ampio successo di visualizzazioni e dialogo, in occasione del Webinar Internazionale di Diritto Aeronautico sul tema “Trasporto aereo post Covid-19: ritorno al passato o salto nel futuro?” svoltosi lunedì 25 maggio sulla piattaforma Microsoft Teams.
L’incontro, trasmesso anche in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo, è stato organizzato dalla prof.ssa Francesca Pellegrino, in collaborazione con il CUST Euromed, con i dottorandi e dottori di ricerca di Diritto della navigazione, e con il supporto tecnico del CIAM.
L’alto spessore dei relatori, provenienti da diverse parti del mondo, ha reso il dibattito vivo e acceso fino a tarda serata. Ospite d’onore, l’Ing. Salvatore Sciacchitano, Presidente del Consiglio dell’ICAO, Agenzia specializzata dell’ONU, con competenza primaria in materia di regolamentazione e sviluppo dell’aviazione civile.
Il webinar è stato inaugurato dai saluti del Rettore dell’Università di Messina, prof. Salvatore Cuzzocrea, che ha ringraziato gli organizzatori e gli illustri relatori per l’elevatissimo livello di interesse del seminario. Anche il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, prof. Franco Astone, è intervenuto per salutare e ringraziare gli addetti ai lavori, e ha voluto da subito evidenziare come l’emergenza COVID-19 stia investendo il trasporto aereo, provocando un profondo stallo del settore e generando forti difficoltà alla mobilità di tutti.
In collegamento da Montreal, ha preso quindi la parola il Presidente del Consiglio ICAO Sciacchitano, presentato dalla prof. Pellegrino, che ha condotto i lavori.
Il Presidente ha efficacemente rilevato come la crisi mondiale sta incidendo in modo ancora più marcato sul trasporto aereo che in altri settori; ha voluto anticipare che l’ICAO sta finalizzando un “recovery plan”, per consentire agli Stati appartenenti all’Organizzazione, regolamentazioni uniformi per la tutela del passeggero, avendo riscontrato, altresì, la necessità che il passeggero riprenda “confidenza” con il trasporto aereo, in modo che si torni a volare in sicurezza, senza paura, anzi con la certezza che non vi siano rischi di contagio.
Successivamente, il dott. Tony Licu, Head of Unity Safety di Eurocontrol, in collegamento da Bruxelles, ha analizzato l’attuale andatura del traffico aereo, constatando un drammatico impatto dell’emergenza da Covid-19 sull’aviazione, e sull’intera catena dei servizi di supporto, avendo riportato dati preoccupanti negli ultimi mesi (circa il 93 % di traffico aereo in meno rispetto allo scorso anno), riscontrando, purtuttavia, un timido segnale di ripresa da parte delle compagnie, che oggi effettuano all’incirca 6mila voli al giorno.
Il prof. Giuseppe Vermiglio, già Ordinario di diritto della navigazione presso l’Università di Messina ed ex Direttore del CUST, ha invece inquadrato la questione sotto un profilo squisitamente teorico, avendo rilevato la necessità di rivisitare le già esistenti categorie giuridiche, del diritto alla mobilità e della sicurezza, in un nuovo concetto di bene comune globale.
A seguire, è intervenuta la prof.ssa Maria Piera Rizzo, ordinario di diritto della navigazione e attuale Direttore del CUST, che ha auspicato, nel difficile bilanciamento tra diritto alla salute e libertà di circolazione, che l’offerta di trasporto aereo possa riassestarsi nel più breve tempo possibile, secondo i criteri di proporzionalità e ragionevolezza, per evitare che vengano compromessi tali diritti fondamentali nel loro nucleo essenziale.
La prof.ssa Francesca Pellegrino, ordinario di diritto aeronautico e coordinatrice dell’evento, ha a questo punto preso la parola, andando ad evidenziare esaustivamente tutti gli aspetti del trasporto aereo che sono stati travolti dalla pandemia da COVID-19, tra cui: calo delle prenotazioni, crisi di liquidità delle compagnie, aumento dei costi per le misure di protezione e distanziamento tra passeggeri, possibile crisi del modello “low cost”, ma soprattutto carenza di omogeneità nelle regole a livello internazionale. La prof.ssa Pellegrino ha, quindi, ritenuto opportuno segnalare quali sono le nuove “sfide” del futuro: trasformazione digitale, automazione del trasporto, la sostenibilità ambientale, la riforma del controllo del traffico aereo a livello europeo, la competitività dell’intero sistema aeroportuale, e una revisione del cd. “risk managment”.
Ad aprire la tavola rotonda è stato il dott. Michele Bufo, direttore generale di Airgest dell’Aeroporto di Trapani, il quale ha sollevato la necessità di far tornare i passeggeri a sentirsi tali, in modo da invogliarli a volare, attraverso l’introduzione di misure in grado di stabilire un livello di fiducia alto nei confronti del trasporto aereo, senza che però ciò comporti una ricaduta negativa sulle tariffe, in termini di aumento.
Ha proseguito, mostrando il punto di vista del gestore aeroportuale, il dott. Giancarlo Guarrera, Direttore Infrastrutture dell’Aeroporto di Bologna, il quale ha parlato di “ecosistema aeroportuale”, e ha prospettato una ricostruzione tra la domanda e l’offerta del trasporto aereo, non prima del 2023.
Il Comandante Dario Catalisano, Safety manager Accident Incident Investigator, ha offerto uno spunto di scientifico ottimismo, prendendo le mosse dall’assunto che il sistema aeronautico è fondato sulle relazioni tra organizzazioni complesse. Tali organizzazioni, invero, sono dotate di una struttura di ruoli funzionali volti al perseguimento di determinati fini e, essendo ontologicamente predisposte per confrontarsi con l’innovazione, possono vantare una intrinseca capacità di adattarsi agli inevitabili cambiamenti per poter tornare a svolgere i propri compiti. La resilienza che le caratterizza, dunque, così come è riuscita a far superare altri momenti di paralisi totale del traffico aereo (Chernobyl, 11 settembre 2001, Volcano aprile 2010), porterà il sistema aeronautico a confrontarsi anche in questa occasione con le mutate condizioni per consentirci, in un prossimo futuro, di tornare a volare.
Condividendo il pensiero espresso dal precedente relatore, anche il Comandante Antonio Chialastri, Docente HF STASA, ha auspicato che l’attuale crisi possa costituire un punto di svolta per ristrutturare il sistema del trasporto aereo. Ha evidenziato, poi, come la pandemia causata da Covid-19 abbia avuto un impatto differenziato su diversi settori, esaminando, fra le altre, le prospettive dei membri dell’equipaggio, nonché quelle delle compagnie aeree. Ha ipotizzato, infine, quali potranno essere i risvolti tecnici, economici e giuridici che, in concreto, i soggetti che operano nel sistema aeronautico si troveranno ad affrontare nel prossimo futuro.
Il Dott. Roberto Di Carlo, Aviation Expert Strategic Consultant ha posto l’accento sull’importanza del sistema di controllo del traffico, il quale riveste un ruolo fondamentale nello svolgimento della navigazione aerea e, conseguentemente, della prestazione del servizio di trasporto. Ha evidenziato, in proposito, che, per garantire la prestazione del servizio essenziale del trasporto, è necessario dichiarare essenziali anche le attività ad esso propedeutiche, fra le quali si annovera, appunto, il sistema di controllo del traffico.
Si è soffermato, poi, sul concetto di volo sanitizzato e sui comportamenti che dovranno essere tenuti dai passeggeri prima, durante e dopo il volo. In proposito, analizzando gli aspetti differenziali delle attività svolte dal viaggiatore, è stata prevista una notevole dilatazione dei tempi di imbarco e sbarco, un crescente ricorso alla robotica ed alle più sofisticate tecnologie, nonché una modifica degli abitacoli dell’aeromobile per renderli idonei a scongiurare la diffusione del contagio. È stato evidenziato, infine, che, a fronte di una attuale diminuzione delle tariffe dovuta ad un’assenza di domanda, si prevede un notevole incremento dei costi dei biglietti entro il 2025, per cui tale aspetto costituirà probabilmente oggetto di un apposito intervento governativo.
Il Comandante Luciano Di Renzo, Safety & Security Consulant and Auditor e Istruttore IATA, ha offerto un contributo tecnico, analizzando i pregiudizi dei passeggeri rispetto alla circostanza che l’aria in cabina possa essere dannosa per la salute nella misura in cui il ricircolo dell’aria possa diffondere il virus tra i passeggeri e l’equipaggio. Ha rilevato, in proposito, che gli aeroplani sono già stati costruiti in modo da ridurre al minimo il rischio di infezioni a bordo. A seguito di un puntuale esame dei dati tecnici, invero, è stato evidenziato come il flusso di distribuzione dell’aria in cabina, nonché il tipo di filtro utilizzato, siano già idonei ad evitare il rischio di diffusione di batteri e virus che provengono dalle persone a bordo dell’aeromobile.
Il Dott. Marco Di Giugno, Direttore Analisi Giuridiche e Contenzioso, ENAC, ha rilevato come la pandemia da Covid-19 abbia fatto registrare per certi aspetti un ritorno al passato mentre, per altri aspetti, ha rappresentato un occasione per rimeditare gli effetti che la liberalizzazione ha prodotto negli ultimi anni. Si è registrata, in particolare, una notevole disparità di trattamento tra il personale delle compagnie low cost e di quelle tradizionali, che si è tentato di arginare mediante un’apposita normativa, nonché una tendenza a traslare la concorrenza tra compagnie sugli aeroporti i quali, al contrario, costituendo una rete, dovrebbero essere neutri. Di Giugno ha quindi posto la necessità che le normative nazionali si pongano in linea con le disposizioni comunitarie e internazionali, al fine di garantire ai competitors delle pari opportunità.
Sul punto, il dott. Flavio Facioni, Policy Advisor presso il Parlamento Europeo, ha rappresentato che, a fronte delle diverse istanze sociali, gli Stati dell’Unione Europea sono stati portati ad adottare misure differenti con tempistiche altrettanto differenti. Ha evidenziato, poi, come le istituzioni comunitarie siano intervenute per fornire linee guida e raccomandazioni volte ad armonizzare le varie misure adottate dai singoli Paesi, soffermandosi su quelle più significative. Nel ribadire l’importanza dell’omogeneità delle regole vigenti, ha concluso sottolineando come il futuro del trasporto aereo potrà essere connotato da un approccio diverso, in cui il valore della concorrenzialità dovrà essere bilanciato con altre esigenze quali la tutela dell’occupazione e dell’industria, nonché dei diritti dei passeggeri.
E’ poi intervenuto l’Avv. Federico Franchina, legal expert presso Eurocontrol, il quale si è soffermato sul rapporto tra vettore aereo e passeggero nel contesto dell’emergenza sanitaria, mettendo in evidenza la precaria tutela di quest’ultimo e richiamando le normative transitorie di recente emanate- ex multis Comunicazione della Commissione Europea del 18 marzo 2020, la Raccomandazione n. 648/2020.
In ottica risolutiva, la prof.ssa Cinzia Ingratoci, associato di diritto della navigazione, ha individuato nella continuità territoriale e nell’accesso al sostegno pubblico del trasporto aereo delle occasioni di sviluppo per garantire, nel rispetto dei principi di trasparenza e del quadro comunitario sui servizi di interesse economico generale, la tenuta del trasporto aereo in un contesto emergenziale ed in vista di una prossima ripresa del mercato.
Nel panel finale di discussione, il dott. Enrico Malato, Base Manager di Ryanair, ha presentato le soluzioni assunte dai vettori aerei low cost, unitisi in questi giorni in associazione di categoria, per adeguarsi alle esigenze in termini di health and safety, sorte in un “mercato alterato”.
In una prospettiva avveniristica, la prof. Adele Marino, associato di diritto della navigazione, ha condotto un’analisi sull’impiego, attuale e futuro dei mezzi aerei a pilotaggio remoto (cd. droni), viste le grandi potenzialità per il trasporto delle merci, nonché per il rilevamento di situazioni di contagio (cd. pandemic drones).
Last but not least, l’Ing. Vincenzo Pennetta, Senior expert flight test EASA, ha presentato le Linee Guida che l’EASA, insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), ha emesso allo scopo di contenere la diffusione del virus e per assicurare la sicurezza dei viaggiatori e del personale sugli aerei in vista del ritorno alla regolarità dei voli sugli aerei dopo le forti restrizioni per l'emergenza sanitaria.
E’ intervenuta, quindi, la dott.ssa Emilia Vermiglio, dottore di ricerca in diritto della navigazione, prospettando dubbi di legittimità, rispetto alla disciplina europea, della normativa nazionale, laddove riconosce al vettore aereo il potere di conferire al passeggero, in sostituzione del rimborso in denaro, un voucher dalla validità di un anno, senza tenere conto degli interessi del passeggero.
Ha chiuso i lavori della tavola rotonda, il prof. Stefano Zunarelli, ordinario di Diritto della navigazione presso l’Università di Bologna e Presidente AIDINAT, evidenziando, alla luce dell’esaustiva panoramica svolta, la necessità di ridefinire il diritto all’incolumità nell’ottica del diritto alla mobilità.