Il sito del COSPECS non è più aggiornato dal 2023. Vai sul nuovo sito

Riflessioni del Direttore del Dipartimento Cospecs sulla questione degli esami di profitto e la presa di posizione dell'associazione studentesca #UDU. Come dovrà essere l'università dopo la pandemia?


All’attenzione di:
UDU Messina - Unione degli Universitari
sindacato studentesco
www.udumessina.it

Care studentesse, cari studenti,
ho appena letto la lettera che stamattina avete mandato al Magnifico Rettore e, per conoscenza, anche ai direttori di dipartimento. Mi permetto, quindi, di sottoporre alla vostra attenzione alcune brevi e franche riflessioni su quanto scrivete.
Innanzi tutto, sono d’accordo con il provvedimento del Rettore sulle modalità di ripresa dell’attività didattica nelle prossime settimane. È ispirato ad una logica costruttiva: non possiamo lamentarci continuamente che l’università così è incompleta, sopportando numerosissime difficoltà didattiche, e poi continuare a conservare la vita universitaria come è senza considerare che la vita tutt’intorno sta riprendendo finalmente a correre. La ripresa, d’altronde, non consisterà soltanto in buone opportunità; richiederà anche alcuni sacrifici da parte di tutti: gli studenti, i professori e il personale tecnico-amministrativo.
Il punto in questione, tuttavia, è proprio quello che avete sollevato nella lettera e che in definitiva mi ha risolto a scrivervi: “A quale normalità vogliamo tornare?”. Ecco, è di questo che dovremmo parlare. Ma bisogna fare molta attenzione a non partire con il piede sbagliato. Così come li abbiamo fatti finora, gli esami di profitto sono una esperienza dimezzata. Spesso ci si sente a scatti, si parla tra persone che non si sono davvero conosciute durante le lezioni, gli occhi degli studenti sembrano il più delle volte strabici, guardano dappertutto intorno allo schermo, eccetto dove dovrebbero. È una esperienza frustrante dalla quale dobbiamo venire fuori. Ci servono modalità di interazione più sofisticate prima di considerare gli esami di profitto e di laurea sulle piattaforme informatiche come qualcosa da conservare e non come una fonte di reciproca frustrazione. È possibile farlo, ma ci servono tecnologie migliori e protocolli più maturi e condivisi.
L’università post-pandemica può essere una straordinaria opportunità, se saremo in grado di approfittare delle nuove tecnologie e nello stesso tempo tenerci stretto ciò che abbiamo sperimentato come produttivo nella vita accademica tradizionale. Prendiamo come esempio il ricevimento degli studenti: se lo faremo in modalità mista, riusciremo a offrire un servizio potenziato e più flessibile. Una volta stabilita la forma e la tecnologia soggiacente i nuovi esami di profitto, anche questi ultimi possono giovarsi della modalità mista. Lo stesso vale per i tirocini, i seminari di studio e i convegni scientifici.
Ma non possiamo permetterci di partire con il piede sbagliato. Nessuno di noi – i docenti, il personale amministrativo, gli studenti – può iniziare questa discussione partendo dalla difesa e basta di ciò che durante la pandemia ha rappresentato un vantaggio soggettivo. Il risultato sarebbe soltanto il ritorno alle cose come erano prima, amplificando il divario con i sistemi universitari che invece saranno in grado di approfittare di ciò che nel frattempo abbiamo imparato a fare con le tecnologie informatiche.
Ciò che invece, a mio avviso, dovremmo fare è sobbarcarci qualche sacrificio nelle prossime settimane e nel frattempo impegnarci in una discussione pubblica su come immaginare l’università post-pandemica. Che sia una università più smart e tecnologica, ma anche più esigente di quella che abbiamo sperimentato negli scorsi mesi. Ne va della qualità dell’esperienza accademica di ciascuno di noi e per voi anche di ciò che avrete imparato per la vita fuori dall’università.
Un caro saluto,

Pietro Perconti

Direttore del Dipartimento di scienze cognitive, psicologiche, della formazione e degli studi culturali

UDU Messina - Unione degli Universitari

  • Segui Unime su:
  • istagram32x32.jpg
  • facebook
  • youtube
  • twitter
  • UnimeMobile
  • tutti