Offerta Didattica
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
STORIA DEGLI APPARATI STATALI DALL'UNITA' ALLA REPUBBLICA
Classe di corso: LM-63 - Scienze delle pubbliche amministrazioni
AA: 2022/2023
Sedi: MESSINA
SSD | TAF | tipologia | frequenza | moduli |
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SPS/03 | Caratterizzante | Libera | Libera | No |
CFU | CFU LEZ | CFU LAB | CFU ESE | ORE | ORE LEZ | ORE LAB | ORE ESE |
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8 | 8 | 0 | 0 | 48 | 48 | 0 | 0 |
LegendaCFU: n. crediti dell’insegnamento CFU LEZ: n. cfu di lezione in aula CFU LAB: n. cfu di laboratorio CFU ESE: n. cfu di esercitazione FREQUENZA:Libera/Obbligatoria MODULI:SI - L'insegnamento prevede la suddivisione in moduli, NO - non sono previsti moduli ORE: n. ore programmate ORE LEZ: n. ore programmate di lezione in aula ORE LAB: n. ore programmate di laboratorio ORE ESE: n. ore programmate di esercitazione SSD:sigla del settore scientifico disciplinare dell’insegnamento TAF:sigla della tipologia di attività formativa TIPOLOGIA:LEZ - lezioni frontali, ESE - esercitazioni, LAB - laboratorio
Obiettivi Formativi
Il corso ha come obiettivo quello di fare acquisire allo studente specifiche competenze e conoscenze metodologiche relative alla ricostruzione storica e all’analisi critica della sfera costituzionale e istituzionale italiana, con particolare riferimento alle strutture e agli apparati dello Stato e delle sue articolazioni interne a livello sia centrale che periferico. Lo studente sarà in grado di -comprendere le trasformazioni della società contemporanea, in particolare sotto il profilo politico-istituzionale - di utilizzare le molteplici chiavi interpretative acquisite per individuarne criticamente problematiche e proporne eventuali soluzioni.Learning Goals
Metodi didattici
Un aspetto fondamentale dell’attività didattica è rappresentato dall’approccio alle fonti (giuridiche, ma non solo), con la lettura in aula, che aiuta lo studente a meglio percepire le dinamiche di un percorso che rischierebbe altrimenti di rimanere puramente teorico. Altro momento didatticamente importante è, ove possibile, l’organizzazione di seminari tematici con la partecipazione di esperti. Durante il corso vengono utilizzati strumenti di supporto alla didattica, in particolare videoproiettore e PC, per la visione di appositi power-point o di filmati e DVD.Teaching Methods
Prerequisiti
Lo studente dovrà avere conoscenze di base dei processi di trasformazione delle istituzioni italiane nel loro sviluppo in età contemporanea.Prerequisites
Verifiche dell'apprendimento
Colloquio orale sugli argomenti trattati nei testi in programma, nelle date riportate sul calendario degli appelli degli esami. Il colloquio sarà volto ad accertare, oltre le abilità e competenze previste dagli obiettivi formativi e dai contenuti del corso, anche la capacità espositiva e la proprietà di linguaggio. È possibile prevedere prove intermedie in itinere le cui modalità saranno rese note dal docente all’inizio del corso.Assessment
Programma del Corso
Il programma, sviluppato tramite lezioni frontali, intende ripercorrere i momenti più significativi dell’evoluzione degli apparati statali in Italia fra il 1848 e il 1948, con uno sguardo fino a vicende più recenti. In particolare Il programma, sviluppato tramite lezioni frontali, intende ripercorrere i momenti più significativi dell’evoluzione degli apparati statali in Italia fra il 1848 e il 1948, con uno sguardo fino a vicende più recenti, ed è articolato in due parti: 1) Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana e alla sua attuazione: il configurarsi dei poteri del Presidente del Consiglio e della Presidenza. Ruolo, attribuzioni, uffici. I decreti Ricasoli (1867) e Depretis (1876). Il progetto Cairoli sulla Presidenza (1878-1879) e l’istituzione dell’Archivista Capo (1880-1881). Le riforme crispine: l’istituzione della Segreteria della Presidenza (1887) e la legge sul riordinamento dell’amministrazione centrale. L’età giolittiana: Il decreto Zanardelli (1901). L’influenza della guerra e la crescita degli apparati centrali. Il Fascismo: dal presidente del consiglio al capo del governo. Il dibattito sull’esecutivo in seno all’Assemblea costituente. L’approvazione finale degli articoli 92 e 95. La legge sulle attribuzioni del Presidente del Consiglio del 1998. 2) Le amministrazioni periferiche in Italia dall’Unità alla Repubblica: i rapporti centro-periferia tra federalismo e regionalismo, fino alla riforma del titolo V della Carta costituzionale. La piemontesizzazione. Decentramento amministrativo regionale e “liberalizzazione” del regime (1859-1861). Decentramento burocratico regionale ed adeguamento dell’amministrazione periferica alle realtà preunitarie. Il rifiuto del modello regionale. Il malcontento amministrativo. Liberaldemocrazia e regione. Fascismo e regione. Dalla Resistenza alla Liberazione: le molteplici esperienze italiane. L’esperienza siciliana (1943-1946). Dalla Costituente alla Costituzione: l’istituzione della regione. Il problema dell’attuazione delle regioni a statuto ordinario. Il progetto della Fondazione Agnelli e quello della Lega Nord. La cd. legge sul federalismo.Course Syllabus
Testi di riferimento: Il presidente del Consiglio dei Ministri dallo Stato liberale all’Unione Europea, a cura di L. Tedoldi, Milano, Biblion, 2019, pp. 5-410; 485-536.
P. AIMO, Stato e poteri locali in Italia dal 1848 a oggi, Roma, Carocci, 2010.
Esami: Elenco degli appelli
Elenco delle unità didattiche costituenti l'insegnamento
Docente: DANIELA NOVARESE
Orario di Ricevimento - DANIELA NOVARESE
Giorno | Ora inizio | Ora fine | Luogo |
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Giovedì | 11:00 | 13:00 | Si riceve su appuntamento richiesto via mail in presenza o in modalità da remoto su Microsoft Teams Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni, Piazza XX settembre, 4, I piano, stanza 11, tel. 090 6766016 |
Venerdì | 11:00 | 12:00 | Si riceve su appuntamento richiesto via mail in presenza o in modalità da remoto su Microsoft Teams Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni, Piazza XX settembre, 4, I piano, stanza 11, tel. 090 6766016 |
Note: Orario valido da ottobre 2022 a marzo a 2023