Offerta Didattica

 

[1350/2020] - GIURISPRUDENZA

Classe: 
LMG/01
Accesso: 

libero

Codice Corso: 
1350
Ordinamento: 
2020
Anno Accademico: 
2020
Sede: 
Sede di Messina, Piazza Pugliatti, 1 - Sede di Priolo Gargallo, via A. De Gasperi, 17, Priolo Gargallo, Siracusa
Coordinatore: 

Prof. ssa Francesca PELLEGRINO

Lingua: 
italiano
inglese (14 insegnamenti)

Prova finale

La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza consiste nella discussione pubblica della tesi (ossia un lavoro originale), svolta dallo studente, di fronte ad una Commissione che deve valutare la maturità culturale e scientifica, nonché la qualità del lavoro. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore, su proposta del Coordinatore del CdS. La Commissione è composta da almeno sette membri, la maggioranza dei quali sono professori di ruolo dell'Ateneo, titolari di insegnamento nel Dipartimento. Lo studente e il Relatore, nella preparazione della tesi, possono avvalersi della collaborazione di un Correlatore, che può essere un docente di altro ateneo, anche estero, o figura professionale, anche di altra nazionalità, esterna all'Università. La tesi può essere redatta (parzialmente o interamente)  e discussa in lingua Inglese o altra lingua dell'Unione Europea, previo accordo col docente relatore. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110, con eventuale attribuzione della lode, su proposta del Relatore, per le tesi che risultino, a giudizio unanime della Commissione, di alta qualità. 
Il punteggio dell'esame di laurea è pari alla somma tra il punteggio di base ed il voto di valutazione della prova finale. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi, previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all'unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31. Per l'attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri: mobilità internazionale con acquisizione di CFU; conclusione degli studi in corso; acquisizione di almeno due lodi nelle materie di base e caratterizzanti; tirocini formativi e di orientamento extracurriculari presso studi legali, enti pubblici e privati, aziende, organismi internazionali/europei o enti di ricerca. Per l'attribuzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri: la qualità del lavoro di tesi; l'entità dell'impegno profuso nella realizzazione dell'elaborato (ad es. tesi in lingua straniera); la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti il suo corso di studi; la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti; la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato ed i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l'esposizione; la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente. 
La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto su di un argomento attinente ad una disciplina, compresa di regola nei SSD qualificanti l'indirizzo prescelto, nella quale il laureando abbia sostenuto l'esame: nell'elaborato vengono presentati i risultati di un lavoro di ricerca, sviluppato autonomamente dallo studente sotto il controllo di un docente del corso.
Il lavoro per la redazione di tale elaborato, che costituisce un momento fondamentale nel completamento del percorso formativo, contribuirà a rafforzare nel laureato le capacità di misurarsi in un lavoro di ricerca e di stendere i risultati delle proprie riflessioni in modo chiaro ed approfondito, mettendo anche a frutto le conoscenze acquisite con lo studio degli insegnamenti affini ed integrativi, che qualificano l'indirizzo negli ultimi due anni.
Per valorizzare la prova finale il numero dei CFU ad essa attribuiti è stato aumentato a 18 (rispetto ai 9 precedentemente previsti) e viene richiesta la redazione di un lavoro originale. Tale modifica va inquadrata nella nuova articolazione del corso di laurea, che prevede, nell'ultimo biennio, la scelta di un percorso professionalizzante, ed in particolare prevede negli ultimi due anni 30 CFU di insegnamenti affini ed integrativi qualificanti l'indirizzo prescelto dallo studente, il cui approfondimento costituisce base adeguata per la ricerca e l'elaborazione del materiale bibliografico necessario per la redazione della tesi, assegnata di norma su materie coerenti con l'indirizzo. 
Il voto di laurea, espresso in centodecimi, con eventuale lode, viene attribuito dalla Commissione, su proposta del relatore, sulla base dei risultati della intera carriera dello studente all'interno del corso di studio, dell'elaborato scritto e della sua discussione orale.


Requisiti

Per l'ammissione al CdS si richiede il possesso del titolo di scuola secondaria superiore previsto dalla normativa vigente o altro titolo riconosciuto dagli organi competenti dell'Università. La verifica viene effettuata mediante test TOLC SU (Studi Umanistici) CISIA, che saranno erogati nelle date e secondo le modalità stabilite e opportunamente pubblicizzate sul sito. Il test TOLC per il corso di laurea magistrale in giurisprudenza di Messina è composto da 30 quesiti di comprensione del testo, 10 quesiti relativi alle competenze acquisite negli studi e 10 quesiti di ragionamento logico. Il test si supera rispondendo correttamente a 16 domande. Non è prevista alcuna penalizzazione per le risposte errate. Nel caso in cui la verifica della preparazione non abbia esito positivo, saranno assegnati degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno del Corso. In caso di mancato assolvimento degli OFA, lo studente sarà iscritto come ripetente al primo anno di Corso.

Obiettivi

L’offerta didattica per l’a.a. 2020/2021 prevede un Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza rinnovato per rispondere alle più attuali istanze di formazione giuridica.
Nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti la classe di appartenenza (D.M. 25/11/2005), il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, erogato sia nella sede di Messina che nella sede accreditata di Priolo Gargallo, persegue i seguenti obiettivi formativi:
- assicurare, nella prima fase del processo formativo (primo triennio), l'acquisizione della piena conoscenza del metodo giuridico e dei fondamentali contenuti culturali e tecnici necessari per la formazione del giurista, garantendo la completezza della formazione, sia di base sia caratterizzante, prevista per la classe di laurea, orientando i contenuti degli insegnamenti in rapporto agli obiettivi formativi della classe stessa;
- permettere, nella seconda parte del percorso formativo (biennio finale), l'acquisizione di conoscenze avanzate e professionalizzanti, quale completamento e arricchimento della formazione accademico-culturale del giurista, sì da garantire una preparazione specialistica, molto apprezzata nel mercato del lavoro.
Quanto agli obiettivi specifici dei vari percorsi:
- un percorso, più orientato alle professioni legali, si propone di sviluppare nello studente la necessaria consapevolezza critica delle nozioni già oggetto di studio negli insegnamenti di base e caratterizzanti, con un potenziamento che riguarda gli aspetti processualistici pratici, anche attraverso i laboratori curriculari. Alla fine del percorso, lo studente sarà in grado di comprendere gli aspetti giuridici qualificanti le singole problematiche, attraverso l'analisi dei contrasti interpretativi e dell'evoluzione del "diritto vivente". Durante il corso, gli studenti possono anche svolgere un semestre di pratica forense anticipata;
- un percorso, più orientato all'impresa e alla P.A., nonché alle problematiche laburistiche sottese, si propone di approfondire le modalità con cui le imprese interagiscono sui mercati, anche internazionali, i meccanismi di sviluppo dei settori produttivi e i rapporti fra struttura produttiva e mercato. La rilevanza di insegnamenti specialistici proposti nel percorso valorizza anche quanto emerso nel corso della riunione di Comitato di indirizzo del 6 novembre 2019 rispetto all'esigenza di arricchire le conoscenze e competenze degli studenti, funzionali al superamento dei concorsi nella Pubblica Amministrazione (vista anche la recente riapertura dei concorsi pubblici e il successo in essi riscosso da tanti laureati del Dipartimento);
- un percorso, di respiro internazionale ed europeo, si propone di fornire gli strumenti necessari per poter analizzare le dinamiche di integrazione e collaborazione tra i vari ordinamenti e di acquisire quelle conoscenze e competenze necessarie per lavorare come funzionari nelle organizzazioni internazionali o nelle istituzioni dell'Unione europea. Gli studenti possono anche conseguire un doppio titolo, italo-spagnolo, grazie ad un accordo di collaborazione tra l'Università degli Studi di Messina e l'Universidad de Castilla-La Mancha (Spagna)

Risultati

Il laureato del CdS magistrale, oltre ad acquisire la conoscenza dei principi e dei profili storico-filosofici culturali del diritto e delle diverse branche del diritto, nonché dei principi di economia, raggiunge un livello di conoscenza specialistica del diritto, anche in riferimento alla dimensione europea e sovranazionale, adeguato ad affrontare l'accesso alle professioni legali e svolgere attività lavorative per le quali è richiesto un approfondito livello di competenza giuridica.
Attraverso un'efficace e stimolante didattica frontale, arricchita da simulazioni, seminari, laboratori, cliniche legali (curriculari), visite di studio, tirocini e stage (obbligatori), i laureati acquisiscono autonomia di giudizio nella valutazione dei diversi dati normativi o giuridici di vario genere, nonché nell'affrontare i temi sociali, etici, economici, connessi,  sviluppando un approccio critico alle problematiche del diritto positivo ed agli orientamenti della giurisprudenza e della prassi. Acquisiscono, altresì, attitudine alla identificazione di scelte interpretative alternative e alla prospettazione autonoma di soluzioni coerenti con il sistema normativo.
Il laureato magistrale acquisirà la capacità: di individuare le fonti e la disciplina dei diversi istituti, di interpretarle e di applicarle nelle diverse situazioni operative, attraverso l'analisi storico-filosofica e le diverse tecniche di interpretazione del diritto, applicate a testi normativi e ad atti, pubblici e privati, di carattere negoziale e processuale, anche se redatti in lingua inglese; di interpretare e applicare principi ed utilizzare avanzati strumenti interpretativi, anche multidisciplinari, nei diversi contesti, da quelli settoriali a quelli comunitari ed internazionali; di argomentare ed esprimere il proprio pensiero in maniera chiara ed adeguata al contesto di riferimento; di risolvere le questioni controverse sulla base di una ricostruzione organica del sistema, con particolare attenzione ai principi generali, agli interessi sottostanti e ai problemi posti dall'esigenza di un loro bilanciamento; di utilizzare il linguaggio specialistico proprio della giurisprudenza; di comprendere l'incidenza esercitata sui rapporti concreti dalle diverse branche del diritto, essendo, ad esempio, in grado di vedere gli aspetti fiscali e le conseguenze economiche delle scelte di qualificazione operate; di collocare i rapporti giuridici nell'ambito della competenza (civile, penale, amministrativa, fiscale, costituzionale, comunitaria ecc.) dei vari organi giurisdizionali; di predisporre ed elaborare testi giuridici di diversa natura (amministrativa, negoziale, processuale, stragiudiziale) adeguatamente motivati e argomentati; di sostenere, anche oralmente, le soluzioni proposte con opportune tecniche di argomentazione giuridica; di elaborare, con rigore logico e con un uso corretto degli strumenti dell'ermeneutica giuridica, soluzioni di casi controversi; di utilizzare, oltre agli strumenti tradizionali, quelli informatici per la ricerca e il reperimento delle fonti e delle regole della prassi negoziale e giurisprudenziale.
Al fine di operare un riscontro, il Coordinatore del Corso di laurea ha contattato per posta elettronica i referenti degli enti - nazionali e stranieri - che hanno ospitato, presso le loro strutture, studenti del Corso ai fini dello svolgimento di attività di formazione extracurriculare (tirocinio, stage, internship), sì da acquisire valutazioni e giudizi sulla qualità del Corso. I tirocini sono stati svolti sulla base di convenzioni stipulate dal Dipartimento o dall'Ateneo, oppure di accordi di collaborazione instaurati dai docenti del CdS.
In particolare, è stato chiesto loro di evidenziare "eventuali pregi e/o difetti riscontrati nella preparazione degli studenti del Corso di studio che hanno svolto o stanno svolgendo attività formativa presso l'ente o azienda convenzionata".
Le risposte pervenute esprimono giudizi estremamente positivi, confermati nelle relazioni dei tutors aziendali, sia con riferimento al livello di preparazione giuridica dei tirocinanti, ritenuto elevato, sia con riguardo alla capacità di applicare a casi concreti le conoscenze teoriche acquisite e al loro senso critico.
L'efficacia della formazione è, in particolare, attestata dall'alto numero di laureati che ogni anno superano brillantemente prestigiosi concorsi pubblici, quali quello in magistratura o notarile, quello per commissari di polizia o di consigliere di Prefettura o di funzionario all'INPS ecc. e vincono premi di laurea.

Sbocchi professionali

La laurea magistrale in Giurisprudenza dà accesso a numerosi sbocchi professionali per l'esercizio di funzioni caratterizzate da elevati livelli di competenza e di responsabilità. Oltre alle professioni tradizionali di avvocato, notaio e magistrato, offre la possibilità di partecipare a gran parte dei concorsi per funzionari e dirigenti nella pubblica amministrazione e permette l’impiego nelle imprese in qualità di responsabile dell'ufficio legale, di giurista o consulente nell’area contenzioso, di responsabile delle risorse umane ecc,, ma dà anche la possibilità di accedere a concorsi per funzionari in organizzazioni e organismi internazionali ed europei.
Essa offre, inoltre, significative opportunità lavorative in vari campi di attività sociale, socio-economica e politica, nel settore tributario e del lavoro, del diritto dell'informatica, nel settore bancario e assicurativo, nel settore dei trasporti, nel settore della concorrenza e del consumo, del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo).

Parere delle parti sociali

Per offrire le migliori opportunità di inserimento nel mondo del lavoro al termine del percorso formativo, la progettazione iniziale del Corso di studio, e le modifiche successivamente apportate, hanno rielaborato le indicazioni propositive espresse dalle parti sociali.
Di rcente è stato istituito un nuovo organo, il Comitato di indirizzo, che prevede un ampio coinvolgimento, non solo dei rappresentanti delle professioni legali tradizionali, ma anche di innumerevoli altri Enti ed Istituzioni che operano in svariate realtà territoriali e lavorative. Con verbale del Consiglio di Dipartimento del 30 maggio 2019 sono stati designati come componenti del Comitato permanente di indirizzo i rappresentanti del Consiglio Notarile di Messina, Barcellona P.G., Patti e Mistretta, dei Magistrati e dell'Ordine degli Avvocati di Messina, della Provincia, del Comune, della Questura, della Prefettura, della Camera di Commercio, la Confcommercio, la Confindustria, la Confesercenti, la Capitaneria di Porto e dell'Autorità portuale di Messina, della CGIL, CISL, UIL, dell'Ordine dei Commercialisti, degli Ordini dei Consulenti del Lavoro di Messina e di Reggio Calabria, dell'INPS, dell'INAIL, dell'Ispettorato del lavoro, della Federpol, dell'Ispettorato del lavoro e del Centro per l'impiego.
Il Comitato di indirizzo si è riunito più volte e, dopo aver sottolineato che una delle maggiori criticità del corso di laurea, il calo degli iscritti, presente un po' in tutti i Dipartimenti di giurisprudenza italiani, è da ascriversi anche al deficit demografico, ai fini del potenziamento del CdS e della riduzione del numero dei fuori corso, ha suggerito di effettuare un attento monitoraggio delle materie che registrano i maggiori insuccessi, sì da incidere in maniera mirata e di sensibilizzare gli studenti, con tutti gli strumenti possibili, sull'importanza di affacciarsi al mondo del lavoro prima possibile, atteso che le possibilità di accesso si riducono fortemente con l'età. Inoltre è emersa la raccomandazione di valorizzare sempre di più i seminari interdisciplinari, che coinvolgono docenti di diverse discipline su temi di attualità, di ridurre gli attuali indirizzi, prevedendone uno di orientamento alla pubblica amministrazione, di incentivare le prove scritte, di garantire il coordinamento tra i docenti nell'offerta didattica, eliminando doppioni e sovrapposizioni nei programmi, di mantenere sempre alta la qualità della didattica, nel rispetto della tradizione, che ha fortemente valorizzato la preparazione teorica, senza perdere di vista gli aspetti pratici e applicativi, di incentivare la frequenza alle lezioni, di erogare un'offerta didattica attenta alle esigenze del mercato del lavoro (ad es. potenziando il diritto doganale e il commercio internazionale).
In particolare, anche alla luce delle indicazioni contenute nella relazione finale ANVUR, si è preso atto: a) che gli attuali sei indirizzi del CdL magistrale sono eccessivi e rischiano di disorientare gli studenti. Pertanto occorre renderli professionalizzanti; b) che è necessario procedere alla riduzione dei CFU relativi ai diversi insegnamenti ai minimi previsti nella tabella ministeriale; c) che è opportuno valorizzare i CFU recuperati in tirocini curriculari, attività a scelta dello studente, laboratori, e insegnamenti di indirizzo professionalizzanti; d) che è importante potenziare la multidisciplinarietà del CdS attraverso seminari, eventi scientifici, incontri di studio, simulazioni e laboratori; e) che è importante provvedere ad un adeguato coordinamento tra programmi e docenti; f) che è opportuno valorizzare le prove scritte anche nell'ambito di laboratori; g) che è necessario incentivare ancor di più la stipula di convenzioni, anche in ambito internazionale (quali quella stipulata col Collegio Europeo di Parma e quella con il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria), che promuovono importanti occasioni di scambio con istituzioni nazionali, internazionali e dell'UE. Di tutte queste indicazioni si è tenuto conto nella progettazione delle modifiche di RAD del corso di laurea magistrale, che sono state definitivamente approvate dal CUN nell'adunanza del 30 aprile 2020 e che hanno comportato - tra l'altro - una riduzione dei percorsi, una diminuzione dei CFU dei principali insegnamenti, una valorizzazione delle prove scritte e delle esercitazioni pratiche.

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