[3016/2018] - MEDICINE AND SURGERY
Giuseppe Santoro
Prova finale
La prova finale, a cui sono dedicati 18 CFU, rappresenta un'importante occasione formativa a completamento del percorso di studio. Consiste nella stesura e discussione pubblica di una tesi originale dinanzi a una Commissione di Laurea appositamente nominata e composta ai sensi della normativa vigente e del regolamento didattico di Ateneo. L'elaborato scritto, riguardante un argomento di ricerca inerente alle tematiche che caratterizzano il Corso di Laurea Magistrale, deve essere realizzato dallo studente sotto la guida di un docente relatore ed eventualmente di un correlatore anche straniero.
Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale in Medicine and Surgery, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal Manifesto degli Studi, ad eccezione di quelli assegnati alla prova finale, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.
Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all'Università.
Per il conseguimento della Laurea Magistrale lo studente deve presentare domanda alla Segreteria studenti, controfirmata dal relatore, per il tramite del Direttore, almeno 6 mesi prima dalla data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine farà fede la data del protocollo di ingresso. Per gli studenti in mobilità quest'ultimo requisito verrà attestato dal referente dell'internazionalizzazione.
All'atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente Relatore scelto fra i docenti dell'Università degli Studi di Messina e l'argomento della tesi di laurea. Possono svolgere il ruolo di Relatore anche i supplenti e i docenti assegnatari di un contratto di insegnamento nell'anno accademico di presentazione della domanda.
La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella discussione pubblica della tesi, relativa a un lavoro originale svolto dallo studente. La tesi dovrà essere preferibilmente a carattere applicativo, progettuale o sperimentale, dalla quale la Commissione possa valutare la maturità culturale e scientifica nonché la qualità del lavoro svolto.
Lo studente e il Relatore possono avvalersi della collaborazione di un Correlatore nella preparazione della tesi. Il Correlatore può essere un docente di altro ateneo, anche estero, o essere figura professionale, anche di altra nazionalità, esterna all'Università. In quest'ultimo caso, all'atto della presentazione della domanda di tesi, deve essere prodotta un'attestazione a firma del Relatore in merito alla qualificazione scientifica e/o professionale del Correlatore in rapporto con la dissertazione oggetto di esame. Compito specifico del Relatore e dell'eventuale Correlatore è coordinare le attività dello studente nella preparazione della tesi in relazione al numero di crediti formativi previsti per questa attività.
La tesi, redatta interamente in lingua Inglese, corredata dalla firma del Relatore, deve essere presentata dal candidato ai competenti uffici amministrativi almeno 7 giorni prima della prova finale. Contestualmente, lo studente deve depositare un riassunto della tesi dell'ampiezza di una pagina, in formato cartaceo ed elettronico (MS Word o PDF), presso la Segreteria didattica del Dipartimento che, a sua volta, provvederà ad inoltrarlo ai singoli Commissari d'esame in allegato alla convocazione per la seduta della prova finale.
La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore su proposta del Coordinatore del CdS. La Commissione è composta da almeno sette membri; la maggioranza è composta da professori di ruolo dell'Ateneo, titolari di insegnamento nel Dipartimento. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o docenti a contratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati e assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altro Dipartimento dell'Ateneo, purché nel rispetto dell'Art. 24 comma 2 del RDA. Possono altresì far parte della commissione docenti di altre Università ed esperti di enti di ricerca.
Di norma, il Presidente della Commissione è il Direttore o il Coordinatore del CdS o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. A lui spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l'aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal CdS.
Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110 con eventuale attribuzione della lode.
Il punteggio dell'esame di laurea è pari alla somma tra il punteggio di base e il voto di valutazione di cui ai successivi commi 12 e 13. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi (comunicata dalla Segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi, previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all'unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31.
Per l'attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- Mobilità internazionale con acquisizione di CFU.
- Conclusione degli studi in corso; il criterio è utilizzabile nel caso in cui l'ultimo esame sia stato sostenuto entro la sessione di dicembre e la laurea sia conseguita entro l'ultima sessione utile dell'ultimo anno di corso;
- Acquisizione di almeno due lodi nelle materie caratterizzanti;
- Tirocini formativi extracurriculari e di orientamento presso aziende o enti di ricerca.
Per l'attribuzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- la qualità del lavoro di tesi;
- l'entità dell'impegno profuso nella realizzazione dell'elaborato;
- la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del suo corso di studi;
- la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti;
- la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato e i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l'esposizione;
- la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente.
La lode può essere assegnata, su proposta del Relatore e con giudizio unanime della Commissione, solo per le tesi che risultino a giudizio della Commissione di alta qualità.
Lo svolgimento degli esami finali di Laurea Magistrale è pubblico, così come pubblico è l'atto della proclamazione del risultato finale.
La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione della tesi, anche mediante supporto multimediale, e una discussione anche con domande rivolte allo studente.
I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea, indipendentemente dal numero dei candidati stessi.
Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto.
Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione della tesi.
La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale.
Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli.
La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico.
Requisiti
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia in lingua inglese occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Sono inoltre richieste: a) le conoscenze definite annualmente dal Decreto Ministeriale dedicato recante la disciplina della prova di ammissione e pubblicate nel bando di ammissione, b) la conoscenza della lingua inglese in qualità di madrelingua o in possesso di certificazione di livello almeno pari al B2 (Common European Framework of Reference of languages - CEFR).
a) Le conoscenze si intendono verificate, complessivamente, con l'ammissione al Corso di Laurea, qualora venga conseguita una votazione uguale o superiore alla soglia minima per l'ammissione definita dal Decreto Ministeriale annuale relativo alle modalità e contenuti delle prove di ammissione per i corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale. Nel caso in cui il Decreto Ministeriale non determini la suddetta soglia per l'ammissione, il Corso di Laurea indicherà la soglia minima oltre la quale si intendono verificate le conoscenze. Qualora la prova a livello nazionale metta in evidenza carenze in Biologia, Chimica e Fisica, valutate con punteggio inferiore al 25% del punteggio massimo per singola disciplina, o gli studenti non abbiamo raggiunto la soglia minima, il Corso di Laurea assegnerà obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso.
b) La conoscenza della lingua inglese è automaticamente riconosciuta ai madrelingua. Per gli studenti non madrelingua inglese è richiesto il possesso di una certificazione di lingua inglese di livello almeno pari al B2 del CEFR. I termini scientifici e tecnici utilizzati nel test di accesso al corso (IMAT) sono considerati superiori al livello B2 di competenza, necessari per gli studenti che intendono intraprendere il corso di laurea internazionale in Medicina e Chirurgia.
Infine, per gli studenti non madrelingua italiana non è richiesto alcun livello di conoscenza di base al momento dell'ingresso al Corso di Laurea ma, al fine di garantire un apprendimento produttivo durante le attività professionalizzanti al letto del paziente, corsi di lingua italiana sono organizzati, già dal primo anno di corso, presso il Centro Linguistico di Ateneo (CLAM), o struttura equivalente, il quale attesterà il conseguimento del livello minimo di conoscenza richiesto: B1 (CEFR).
Obiettivi
Il Corso di Studio si propone di formare medici dotati delle conoscenze multidisciplinari teorico-pratiche, metodologiche e dell'autonomia professionale, decisionale e operativa per la promozione della salute, la prevenzione e la cura delle malattie in Italia e in contesti internazionali; esso fornisce inoltre i fondamenti metodologici della ricerca scientifica e le basi metodologiche e culturali per la formazione permanente.
Il percorso di studi si articola in sei anni, per complessivi 360 crediti formativi universitari (CFU), secondo la vigente normativa italiana ed europea, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche competenze professionali; le attività di natura professionalizzante si svolgono essenzialmente nelle Unità Operative dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico "G. Martino" di Messina, in cui cura e assistenza al malato si coniugano con didattica e ricerca scientifica, e presso gli studi dei Medici di Medicina Generale. Gli studenti hanno a disposizione 18 CFU per la preparazione della tesi e possono personalizzare il proprio piano di studi con attività didattiche elettive di loro particolare interesse, per complessivi 8 CFU (seminari, corsi monografici, partecipazione a convegni e congressi, internati clinici e di ricerca in Italia e all'estero, etc).
Il primo anno è dedicato all'acquisizione delle nozioni fondamentali e metodologiche di fisica, informatica e statistica, delle conoscenze della materia vivente, dell'organizzazione molecolare, cellulare, unitamente all'informazione genetica, e tissutale degli organismi viventi, dell'ontogenesi e dell'architettura del corpo umano e un corso che avvicini subito lo studente alla dimensione clinica;
il secondo anno conduce alla conoscenza della morfologia e del funzionamento normale degli organi e apparati e dei meccanismi di base dei processi morbosi, consolidando, inoltre, le prime conoscenze della dimensione clinica;
dal terzo al quinto anno la preparazione è volta all'acquisizione di abilità cliniche, tramite corsi integrati di discipline medico-chirurgiche in cui la didattica frontale viene affiancata dall'attività professionalizzante;
il sesto anno è focalizzato sull'abilità di ragionamento clinico, da parte dello studente, applicando le conoscenze e il metodo scientifico appresi in precedenza all'esame di casi clinici e chirurgici, anche in situazioni di emergenza. Il percorso formativo, per poter svolgere l'attività di medico chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici, si conclude con la preparazione e discussione della tesi, che rappresenta un momento formativo importante per la maturazione di capacità speculative originali fondate sul metodo scientifico.
Il percorso formativo si contraddistingue per:
- l'armonica e progressiva acquisizione delle conoscenze fornite dalle scienze di base e delle abilità cliniche;
- la valorizzazione del rapporto medico-paziente attraverso il precoce contatto sin dagli inizi del corso e integrato alle scienze di base e cliniche;
- la pratica clinica, particolarmente solida, attraverso un considerevole numero di crediti e un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, per gestire in modo professionale la complessità della medicina;
- una visione multidisciplinare e integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia, con una formazione orientata alla prevenzione e alla promozione della salute centrata sull'uomo sia nella sua globalità che specificità di genere e di popolazione e alla comunicazione interculturale;
- l'utilizzo della metodologia scientifica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di genere;
- l'applicazione di metodologie didattiche interattive che consentono allo studente di svolgere un ruolo attivo come il Problem Based Learning, il Case Method, il Problem Solving, le Concept Maps, la discussione di casi clinici e del trigger clinico, nonché laboratori, esercitazioni, didattica a piccoli gruppi, conferenze e seminari interdisciplinari;
- prove d'esame articolate oltre che nelle tradizionali modalità orale o scritta anche in una sequenza di item utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, come l'Objective Structured Clinical Examination, il mini-Clinical Evaluation Exercise, il Direct Observation of Procedural Skills.
La lingua ufficiale del Corso per lezioni, attività pratiche ed esami è l'inglese. Al fine di garantire un apprendimento produttivo durante le attività professionalizzanti al letto del paziente, corsi di lingua italiana sono organizzati, nei primi due anni, presso il Centro Linguistico di Ateneo (CLAM), o struttura equivalente, il quale attesterà il conseguimento del livello di conoscenza richiesto: B1 (Common European Framework of Reference of languages).
Risultati
Medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici. |
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funzione in un contesto di lavoro: Il laureato è preparato a svolgere il compito di promozione della salute e prevenzione delle malattie, nonché di diagnosticare le patologie, predisporne il trattamento terapeutico adeguato e monitorarne il conseguente decorso applicando i principi etici e di responsabilità legati alla professione medica. |
competenze associate alla funzione: Il Corso di studio permette l'acquisizione di competenze, anche trasversali, tali da consentire lo svolgimento adeguato delle funzioni legate alla professione. In particolare: - conoscenza delle basi scientifiche e preparazione teorico-pratica indispensabili ai sensi della direttiva vigente per l'esercizio della professione medica; - acquisizione di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio interdisciplinare ai problemi di salute delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente che le circonda; - competenza nell'esaminare in una visione unitaria i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli criticamente anche alla luce delle conoscenze scientifiche di base; - conoscenza dello stato della salute internazionale, delle tendenze globali della morbilità e della mortalità delle malattie nell'era della globalizzazione; - abilità, esperienza e sensibilità per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi prioritari legati alla salute dal punto di vista etico, preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo; - capacità di comunicare con chiarezza e umanità con il paziente e i suoi familiari, anche in contesti internazionali e multiculturali; - capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità intervenendo in modo competente, in base ai principi di efficacia e di appropriatezza della pratica clinica; - capacità di collaborare con diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo, anche in contesti internazionali e multiculturali; - conoscenza della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente; - conoscenza dei metodi e capacità di interpretazione critica delle conoscenze per la partecipazione a gruppi di ricerca in ambito scientifico. |
Sbocchi occupazionali: I principali sbocchi occupazionali, a livello nazionale e internazionale, del laureato in Medicine and Surgery, previo superamento dell'esame di abilitazione e iscrizione all'albo, sono rappresentati dall'esercizio della professione in: − Aziende sanitarie e ospedali pubblici e privati; − Studi medici privati; − Organizzazioni sanitarie e umanitarie. La Laurea Magistrale è, inoltre, requisito indispensabile per l'accesso: − alle Scuole di Specializzazione di Area Medica, Chirurgica e dei Servizi; − ai Corsi di Formazione Specifica in Medicina Generale. Infine il laureato può proseguire i propri studi in Master di II livello, Dottorati di Ricerca e intraprendere attività lavorativa nel campo della ricerca di base, traslazionale e clinica. |
Sbocchi professionali
I principali sbocchi occupazionali, a livello nazionale e internazionale, del laureato in Medicine and Surgery, previo superamento dell'esame di abilitazione e iscrizione all'albo, sono rappresentati dall'esercizio della professione in: − Aziende sanitarie e ospedali pubblici e privati; − Studi medici privati; − Organizzazioni sanitarie e umanitarie. La Laurea Magistrale è, inoltre, requisito indispensabile per l'accesso: − alle Scuole di Specializzazione di Area Medica, Chirurgica e dei Servizi; − ai Corsi di Formazione Specifica in Medicina Generale. Infine il laureato può proseguire i propri studi in Master di II livello, Dottorati di Ricerca e intraprendere attività lavorativa nel campo della ricerca di base, traslazionale e clinica. |
Parere delle parti sociali
I Rappresentanti delle Organizzazioni rappresentative della produzione di beni e servizi e delle professioni hanno espresso parere favorevole all'istituzione del Corso di Laurea Internazionale in Medicina e Chirurgia, sottolineando che la proposta di istituzione, oltre a essere coerente con le esigenze dell'ambito sanitario internazionale, con le effettive possibilità occupazionali dei laureati e l'eventuale proseguimento in scuole di specializzazione e dottorati di ricerca, è inoltre un'opportunità per il territorio messinese e il suo tessuto economico-produttivo, potendo contribuire ad una maggiore internazionalizzazione dell'Ateneo e a creare sinergie di rete con centri sanitari di altri paesi.