Offerta Didattica
SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLA NATURA
CONSERVAZIONE DELLA NATURA E SUE RISORSE CON ESERCITAZIONE
Classe di corso: L-32 - Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura
AA: 2019/2020
Sedi: MESSINA
SSD | TAF | tipologia | frequenza | moduli |
---|---|---|---|---|
BIO/07 | Affine/Integrativa | Libera | Libera | No |
CFU | CFU LEZ | CFU LAB | CFU ESE | ORE | ORE LEZ | ORE LAB | ORE ESE |
---|---|---|---|---|---|---|---|
6 | 5 | 1 | 0 | 42 | 30 | 12 | 0 |
LegendaCFU: n. crediti dell’insegnamento CFU LEZ: n. cfu di lezione in aula CFU LAB: n. cfu di laboratorio CFU ESE: n. cfu di esercitazione FREQUENZA:Libera/Obbligatoria MODULI:SI - L'insegnamento prevede la suddivisione in moduli, NO - non sono previsti moduli ORE: n. ore programmate ORE LEZ: n. ore programmate di lezione in aula ORE LAB: n. ore programmate di laboratorio ORE ESE: n. ore programmate di esercitazione SSD:sigla del settore scientifico disciplinare dell’insegnamento TAF:sigla della tipologia di attività formativa TIPOLOGIA:LEZ - lezioni frontali, ESE - esercitazioni, LAB - laboratorio
Obiettivi Formativi
ALearning Goals
AMetodi didattici
Richard B Primack, Luigi Boitani. 2013. Biologia della conservazione. Zanichelli Miller. 1999. Ambiente, Risorse, Sostenibilità. PiccinTeaching Methods
APrerequisiti
APrerequisites
AVerifiche dell'apprendimento
Esame oraleAssessment
AProgramma del Corso
Le risorse naturali, rinnovabili e non rinnovabili. Le risorse aria, idriche, energetiche e biologiche. Lo sviluppo demografico della popolazione umana. I conflitti fra i sistemi naturali e i sistemi socio-economici. I vari livelli di diversità biologica o biodiversità (diversità specifica, genetica, ecosistemica). La diversità interspecifica ed intraspecifica. Le specie endemiche. La ricchezza in specie. Excursus sullo stato delle specie e degli ambienti naturali e seminaturali in Italia. I servizi ecosistemici. le cause della perdita di biodiversità: contrazione e frammentazione degli habitat; sovrasfruttamento; introduzione di specie alloctone; inquinamento e contaminazione globale; il global warming. Inquinamento Atmosferico: gli inquinanti primari e secondari e gli inquinanti indiretti. Lo smog fotochimico, le piogge acide. I clorofluorocarburi e composti simili e la deplezione dell’ozono stratosferico nelle aree polari. Il protocollo di Montreal e la Conferenza di Helsinki. L’effetto serra naturale e l’aumento antropogenico dell’effetto serra. Le immissioni in atmosfera di gas serra provenienti dall’attività antropica e il disboscamento. Molecole di sintesi ad effetto serra. Il global warming potential delle molecole. L’incremento della temperatura globale, i cambiamenti climatici e gli effetti sugli habitat e perdita di biodiversità. Il protocollo di Kyoto e successive modifiche. Habitat Scogliere coralline. Il ruolo delle scogliere a livello globale: biodiversità, funzionalità e i molteplici servizi ecosistemici ad esse associati. Il bleaching dei coralli. L’incremento della concentrazione di anidride carbonica negli oceani e gli effetti sugli organismi marini. L’inquinamento da sostanze xenobiotiche (pesticidi, PCB, IPA, ftalati, policarbonati, composti organometallici). Le modalità di trasferimento degli inquinanti xenobiotici nelle diverse matrici e fasi ambientali e il long range transport. I fenomeni di arricchimento lungo la catena trofica. La contaminazione globale e contaminazione nelle aree remote. Il biomonitoraggio a livello di organismo. Le metapopolazioni, metapopolazioni source e sink. L’eterogeneità ambientale naturale. La riduzione e la frammentazione degli habitat di origine antropica e perdita di biodiversità a livello mondiale, esempi in differenti aree del pianeta. Gli elementi della frammentazione e la riduzione della connettività. L’effetto margine, le variazioni microclimatiche, l’effetto matrice, l’ecotono e le specie generaliste. L’approccio della biogeografia insulare negli studi di frammentazione degli habitat. Valutazione del rischio di estinzione. Stocasticità ambientale naturale, stocasticità demografica, stocasticità genetica, fattori antropogenici. La perdita di variabilità genetica. Il vortice di estinzione. Popolazione minima vitale (MPV), La population viability analysis (PVA) e i livelli probalistici di riferimento. Le aree protette: i parchi, le riserve naturali, le zone umide e la Convenzione di Ramsar. Le aree protette. L’area protetta marina Pelagos. La suddivisione delle aree protette secondo la IUCN. Le liste rosse secondo IUCN; liste rosse su scala globale, su scala regionale e le diverse categorie di minaccia. La normativa nazionale ed europea. La convenzione sulla diversità biologica (CBD) di Rio de Janeiro. Il piano d’Azione strategico 2011-2020 della CBD (COP10). La 2020 Biodiversity strategy dell’unione europea e gli obiettivi. La direttiva Uccelli 79/409/CEE) e la direttiva Habitat 92/43/CEE. La Rete ecologica europea coerente: Rete Natura 2000. La riserva Naturale orientata di Capo Peloro.Course Syllabus
ATesti di riferimento: Richard B Primack, Luigi Boitani. 2013. Biologia della conservazione. Zanichelli
Miller. 1999. Ambiente, Risorse, Sostenibilità. Piccin
Esami: Elenco degli appelli
Elenco delle unità didattiche costituenti l'insegnamento
Docente: SILVANA VANUCCI
Orario di Ricevimento - SILVANA VANUCCI
Dato non disponibile